Dopo essersi guadagnato un (altro) pezzetto di storia diventando il quinto italiano di sempre ad approdare alla seconda settimana dei Championships, Matteo Berrettini realizza un ulteriore sogno nel corso della sua giovane carriera perché lunedì, sul Centrale di Wimbledon, troverà l’otto volte campione Roger Federer ad attenderlo dall’altro lato del net.
“Se non fossi teso, non sarebbe normale”, ha dichiarato il tennista romano in conferenza stampa, reduce dall’incredibile rimonta con l’argentino Diego Schwartzman.
“È assurdo quello che sta succedendo. Il match di oggi, quello di lunedì… Non so, devo ancora realizzare. Sono molto felice ed orgoglioso. Da piccolo facevo il tifo per Federer, ora vedendo il mio nome in tabellone vicino al suo non posso più (ride, ndr). Sono cresciuto ammirandolo e giocarci sul Centrale di Wimbledon sarà un sogno. So che studia gli avversari consultando le statistiche ma lui non ha bisogno di questo per battermi. Anche io ho iniziato ad utilizzarle ma ho altre priorità. In generale credo sia uno strumento utile per tutti, specialmente per i Top Players come Roger. Il tennis sta crescendo, il che è positivo.
Il fattore chiave per batterlo? Parlerò col mio allenatore, me lo dirà lui (ride,ndr). Sarà sicuramente un’esperienza incredibile e credo di avere le armi giuste per fare il mio match e vedere cosa accade. Mi concentrerò sul servizio e proverò ad essere aggressivo. Dovrò partire al meglio, cercare di non farlo allungare e gestire la pressione. Giochiamo 3 su 5 quindi magari poi avrò tempo di recuperare. Voglio vivermela, come la prima volta che ho giocato con Fabio [Fognini, ndr] sul Centrale di Roma, anche se ricordo che lì non ci capii molto. Adesso ho fatto più esperienza, sono cresciuto e maturato quindi sarò un pochino più pronto, però mi piace l’idea di farmi trascinare dalle emozioni”.