A chi quest’anno mette piede per la prima volta al Foro Italico per l’edizione 2025 degli Internazionali di Tennis e magari ha avuto la fortuna di girare per anni gli Slam come quelli del Roland Garros e soprattutto Wimbledon la prima cosa che gli viene in mente è una sola domanda: Roma è finalmente pronta per diventare il quinto Slam?
Il sogno del presidente della FITP Angelo Binaghi che porta avanti con convinzione e che sta pian piano prendendo forma e per rendercene conto basta fare un giro quest’anno per il rinnovato e soprattutto ampliato site del Foro Italico.
Quest’anno in cui abbiamo il numero uno del mondo Sinner ed il neo top ten Lorenzo Musetti si ha l’impressione che gli spazi (in pagina trovate le belle foto della nostra inviata Marta Magni che rendono bene l’idea più di mille parole) siano stati ottimizzati al meglio dopo anni ed anni di esperimenti e che soprattutto si sia trovata una soluzione pratica per evitare gli ‘ammassamenti’ di gente soprattutto dei più giovani in ogni angolo. Quest’anno la vera grandeur francese è a Roma dove si punta a superare i 400 mila biglietti venduti nei quindici di torneo tra qualificazioni e torneo vero e proprio, per un impatto complessivo di oltre 600 milioni di euro che arrivano su Roma in questi giorni di torneo.
“Nel loro percorso di trasformazione, gli Internazionali BNL d’Italia riescono a rinnovarsi e continuare a stupire i suoi spettatori, anno dopo anno con strutture e impianti capaci di integrare arte e funzionalità. Il ‘punto fermo’ resta il Parco del Foro Italico che – in un’atmosfera di grande imponenza e bellezza, tra la suggestione di splendidi mosaici, statue e marmi bianchi – offre la cornice perfetta per ospitare uno dei tornei più importanti del mondo”. Cosi sie legge in una nota della FITP. Una cornice che, grazie all’ambizioso progetto sviluppato da Federazione Italiana Tennis e Padel e Sport e Salute, fa seguito alla costante crescita del pubblico al Foro: un fenomeno stabile nel lungo periodo, strettamente collegato alla crescita del movimento tennistico italiano (il tennis è lo sport che negli ultimi anni ha registrato il maggiore aumento di appassionati), evidenziata anche dai successi ottenuti in questi anni dagli azzurri, come la vittoria delle ultime due edizioni della Coppa Davis e quella dello scorso anno in Billie Jean King Cup (trofei che saranno in esposizione al Foro durante tutta la durata del torneo).
Per questa 82esima edizione, dunque, la superficie del site è passata da 12 a ben 20 ettari.
Ampliamento che ha comportato un cambiamento di baricentro e asse, lo spostamento del punto d’ingresso principale – il pubblico potrà accedere all’impianto attraverso il pittoresco Viale dell’Impero, che collega l’Obelisco alla Fontana della Sfera – ma che, soprattutto, consentirà al tennis di varcare per la prima volta le ‘porte’ di un luogo iconico come lo Stadio dei Marmi intitolato alla leggenda Pietro Mennea. Il tanto atteso ingresso del tennis all’interno di questa magnifica struttura tradizionalmente riservata all’atletica leggera, altra gemma del Foro al pari dello Stadio Nicola Pietrangeli, offre agli appassionati l’opportunità unica di vivere quest’arte sportiva da una nuova ed esaltante prospettiva.
All’interno del ‘Mennea’ sorge la SuperTennis Arena, uno stadio che potrà ospitare oltre 3.000 spettatori, accompagnato da altri due campi dotati di tribune con capienza di 800 posti ciascuna. La SuperTennis Arena, il Campo Centrale, la Grand Stand Arena e il ‘Pietrangeli’, saranno quindi i quattro principali campi della competizione. In totale, il torneo dispone di 9 campi da gioco, cui se ne affiancheranno altri 12 riservati agli allenamenti dei campioni e delle campionesse
in gara: su questo fronte, la novità principale è quella delle due ‘superfici in rosso’ che sorgeranno lungo il Tevere, sotto l’ombra del Ponte della Musica. Da un ponte a un altro: confermatissima la presenza di quello che collega il campo Centrale all’area delle piscine, dedicata anche quest’anno ai giocatori e ai loro team. Un ponte ormai iconico, entrato definitivamente nella storia del tennis e del Foro grazie agli scatti che hanno immortalato, nell’ultima edizione, l’ovazione di una marea sconfinata di tifosi dedicata all’immenso Rafa Nadal.
La visuale quest’anno è veramente stupenda ed anche le piscine entrano in gioco ovvero non sono più nascoste dietro il villaggio commerciale ma sono diventate un luogo magico dove sorseggiare un caffè o un aperitivo.
Certo con la formula ‘allungata’ inevitabilmente ci sono giornate in cui i programmi sono meno allettanti ma come tutte le cose è una questione di abitudine e quest’anno rispetto al 2024 e 2023 le polemiche sulla programmazione delle partite sui vari campi sono state molto minori.
Roma a livello di impianto con l’upgrade di quest’anno secondo noi è pronto a diventare un torneo dello Slam e ad affiancare i quattro che hanno fatto la storia del tennis, bisogna vedere cosa succederà a livello politico internazionale e se chi comanda veramente si sente pronto ad un passo epocale del genere.
da Roma Daniele Flavi (Agl)
Foto della nostra inviata Marta Magni