Infortuni di un atleta professionista: istruzioni per… l’uso |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Infortuni di un atleta professionista: istruzioni per… l’uso |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Sport, Vari

Infortuni di un atleta professionista: istruzioni per… l’uso

Da Maurizio Mondoni 11/03/2020

Ragionamenti, attitudini, pericoli legati agli stop forzati cui chi pratica lo sport come lavoro è destinato continuamente

Quasi sempre l’infortunio capita nel momento in cui l’atleta è in piena forma e stapuntando a un grande obiettivo e……. tutto in un colpo si ritrova a non potersi più allenare e vedere allontanarsi l’obiettivo prefissato. Basta guardare il volto di un atleta che ha appena subito un infortunio per accorgersi dei pensieri negativi che gli passano per la testa: dolore, il tempo che dovrà passare fuori dalle competizioni e ciò …….. per lui significa accorciare la propria carriera, non essere per un certo periodo protagonista a livello internazionale, non percepire premi o non poter partecipare a eventi sportivi importanti.

Cosa fare?
Ti do un consiglio: “Caro atleta sei solo tu che puoi controllare la situazione con i tuoi atteggiamenti, le tue azioni, i tuoi comportamenti e i tuoi pensieri. Vivi solo nel presente, il passato è andato e lamentarsi non lo cambierà. Il futuro non è ancora arrivato e solo tu, prendendo in mano il controllo avrai l’opportunità di influenzare il futuro. Diventa proattivo, utilizza il tempo dell’infortuni, magari per lavorare su aree che in precedenza avevi trascurato: ad esempio la flessibilità, il core stability, l’equilibrio e la coordinazione!”.

Dopo l’infortunio
Nel periodo dopo l’infortunio è importante che l’atleta mantenga un atteggiamento positivo, è sicuramente il comportamento mentale che gli permetterà di continuare a spingere in avanti sino al momento in cui non sarà completamente guarito per riprendere gli allenamenti. L’importante è che l’atleta in questo periodo sia sempre positivo perché le energie negative rallentano il recupero. E’importante che impari a gestire mentalmente l’infortunio e riesca a convertire in modo funzionale le sue emozioni (la rabbia e il sentimento di impotenza, la paura e l’ansia) attraverso un percorso di consapevolezza e di controllo del suo stato fisico ed emotivo. Non deve cercare di anticipare i tempi, perché quasi sicuramente arriverà un altro infortunio. Per quanto difficile sia, è opportuno che ascolti i consigli dell’allenatore, del coach, del dottore dello psicologo, del preparatore atletico o del fisioterapista
con pazienza. Sì con pazienza! E’ sicuramente è una lotta difficile ma, in relazione alla gravità dell’infortunio, è un test importante per provare il proprio controllo emotivo, la propria forza, le proprie capacità mentali. E’ il suo stato d’animo a determinare l’esito del recupero: se l’atleta si percepisce sfortunato, il percorso sarà molto difficile, se invece riesce a percepirsi come un combattente, la strada sarà in discesa e dal giorno successivo all’intervento potrà partire il conto alla rovescia per tornare più forte di prima. Per un corretto recupero, da considerare in modo assoluto le tecniche di “imagery” e dell’allenamento mentale, che forniscono all’atleta un aiuto nel periodo di
convalescenza, in quanto gli permettono di visualizzarsi in situazioni di gara o di allenamento e aumentano la “voglia di tornare come prima” e sono anche un valido supporto motivazionale. Recenti studi e ricerche hanno dimostrato l’efficacia dell’imagery per una migliore ripresa fisica dell’atleta dall’infortunio: attraverso la visualizzazione del processo della guarigione, il recupero organico risulterebbe agevolato e l’atleta gioverebbe anche di maggiore sicurezza sul suo “essere pronto” al momento della ripresa degli allenamenti. Oltre all’allenamento mentale e all’imagery, la psicologia può aiutare l’atleta a superare il periodo dopo un infortunio. Un atleta professionista che subisce un infortunio è consapevole che rimarrà fermo per un certo periodo di tempo e a livello psicologico, può essere un duro colpo.

E allora?
L’atleta deve accettare il fatto di essersi infortunato (consapevolezza) e spesso non ama essere considerato vulnerabile, mostrare dolore e non avere la possibilità di gareggiare per lui è inammissibile. La prima cosa da fare dopo un infortunio è consultare specialisti, psicologi e professionisti e stabilire con loro un piano di recupero personalizzato con degli obiettivi chiari e precisi da raggiungere: non drammatizzare, non enfatizzare, dare concrete speranze di recupero, seguirlo amorevolmente. Tutto ciò permetterà all’atleta di concentrarsi su quello che è importante: recuperare nel modo più completo e corretto possibile e non piangersi addosso! Di conseguenza il periodo dedicato alla riabilitazione deve essere vissuto serenamente e in questo modo l’atleta si sentirà più sicuro quando ritornerà all’attività agonistica.
“Caro atleta non anticipare i tempi, non abbatterti, apri la mente e fai di tutto per ritornare più forte di prima!”

Tags: infortuni

Condivisione...

Articolo precedente
Lo sport ai tempi del Coronavirus: cancellato Indian Wells!
Articolo successivo
Brava Brignone: adesso sei come Thoeni,Tomba e Gros

Nota sull’autore: Maurizio Mondoni

Post correlati

  • Marco Pastonesi ci offre un capitolo del suo libro “L’Uragano Nero”, premio Bancarella Sport 2017
  • Beccantini: “Il calcio di Allegri è un cocktail vincente. Buffon monumentale”
  • “Con la vittoria di Tokyo sono diventato adulto”
  • Luna Rossa esce a testa alta: i neozelandesi avevano troppi vantaggi per… volare!
  • Italia, Israele, Spagna e Olanda in semifinale all’Europeo di Baseball
  • Calcio e pallacanestro, vittime della globalizzazione…

Ultimi articoli

  • Giro in Testa – Numero “Mondiale” per Gilbert a Vicenza, Contador spaventa in classifica generale
  • Giro in Testa – L’Airone in mezzo alla tempesta: Coppi spalanca le ali in vista di Modena
  • Inter, la voglia anticipata di fare la festa. A Inzaghi…
  • Giro in Testa – Grande confusione a Viareggio: Giuseppe Saronni vince, ma Patrick Bonnet va in maglia rosa
  • Fiocchi di Ghiaccio – Il dramma di Frida Karlsson, il Tour de Ski in Val di Fiemme, l’arrivederci al Martin Fourcade Nordic Festival
  • Azzurro Cenere – Attila Sallusto, il “levriero” paraguaiano che si trasformò in una “divinità napoletana”

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi