Ugo Humbert si prende la rivincita contro Sonego. Battuto l’anno scorso da Lorenzo al Principato dopo aver mancato quattro matchpoint, questa volta il francese non fallisce e lo sconfigge 5-7 6-3 6-1 dopo 2 ore e 53 minuti di partita lottatissima. 2-2 nei precedenti scontri diretti, “Lollo” aveva vinto le due partite sulla terra l’anno scorso, a Montecarlo, appunto, e al Roland Garros; il francese invece si era imposto sul cemento di Toronto nel 2021 e su quello di Pechino, nel 2023. Ai quarti di finale Ugo sfiderà Casper Ruud, vittorioso contro Hurkacz in due set (6-4 6-2).
Atmosfera da stadio di calcio sul Court des Princes, con la tifoseria italiana e francese in totale delirio per i loro idoli, ‘Lollo’ Sonego (57 ATP) e Ugo Humbert (15). Chi urla a squarciagola il nome di Lorenzo, chi intona La Marseillaise, insomma, una “bolgia” scatenata. Il torinese manda in visibilio gli italiani presenti conquistando un primo set giocato con coraggio e tanta aggressività. C’è grande equilibrio fino al 5-5, poi Lorenzo fa la differenza, spingendo sempre di più e tenendo molto bene gli scambi. Chiude così il primo parziale 7-5.
Grande qualità anche nel tennis del francese che angola moltissimo con palle radenti la rete; entrambi molto agili negli spostamenti da fondo, danno vita a scambi sofferti e tiratissimi. La battaglia è serrata fino a metà del secondo set, in cui Lorenzo perde ben cinque preziosissime palle break sul 2-2, per poi cedere la battuta sul 4-3 Humbert. Da questo momento il 25enne transalpino alza ulteriormente il livello, mantendendo solidità ed incisività. Niente da fare per Lorenzo che, nonostante la nota tenacia, alla fine non riesce ad essere sufficientemente incisivo, cedendo 5-7 6-3 6-1.
Ugo Humbert si issa ai quarti di finale in un Masters ‘1000’ per la terza volta, dopo Parigi-Bercy (2020) e Shanghai (2023); è inoltre il primo francese a qualificarsi ai quarti a Montecarlo dopo Richard Gasquet, nel 2018. Grazie alla vittoria contro Sonego, da lunedì sarà comunque n. 13 del mondo, suo nuovo best ranking.
Dalla nostra inviata a Montecarlo, Laura Guidobaldi