Sei gare della Formula 1 in salsa 2024 sono già Storia, materiale d’archivio. E mentre Max Verstappen e la sua RB20 rispettano come da copione quello che sembra una sorta di dogma dell’infallibilità, a Milton Keynes emergono le prime crepe in grado di gettare scompiglio in un ambiente fino ad oggi imperturbabile: Adrian Newey lascerà, infatti, il team austriaco a fine stagione e c’è chi giura di vedere per lui un’alba “rossa” all’orizzonte.
Chi certamente avrà “uno studio in rosso” a Maranello a partire dalla prossima stagione è Lewis Hamilton. Le nozze tra l’asso del volante britannico e il Cavallino Rampante sono cosa ormai nota da tempo e i miglioramenti, tangibili, mostrati in casa Ferrari in questo primo scorcio di mondiale fanno ben sperare per il futuro, alimentando tra i tifosi del rossa il sogno di ritornare ai vertici delle classifiche piloti e costruttori grazie all’inossidabile talento del sette volte campione del mondo.
VegasInsider.com ha raccolto pensieri, parole e opinioni del due volte campione del mondo di F1 Emerson Fittipaldi. “Hamilton sta alla Ferrari come LeBron ai Lakers” – una proporzione, quella partorita da O Rato, che rende bene l’idea della palpabile eccitazione che si è fin da subito materializzata nel mondo degli addetti ai lavori sin dai primi istanti dopo l’ufficialità della notizia.
“Stiamo parlando della più grande stella dello sport attualmente in attività che si unisce alla più grande squadra della sua disciplina.”
Ma il bicampione del mondo brasiliano non si è certo fermato qui:
“La decisione di Lewis di accasarsi alla Ferrari è stata una grande sorpresa per tutti, me incluso. Immagino un Lewis molto motivato nella preparazione della prossima stagione: vorrà vincere il campionato a tutti i costi in sella al Cavallino e sono sicuro che darà il 110% in termini di prestazioni, concentrazione. La sua lunga militanza a Brackley porterà molta esperienza in Ferrari. Piloti come Lewis aggiungo sempre quel quid in più alla monoposto. Sono entusiasta di vederlo alla corte della rossa”.
I paragoni per Fittipaldi, però, non finiscono qui, anzi. L’ex pilota carioca ha solleticato, se possibile, ancora di più i sogni dei tifosi della rossa ipotizzando uno scenario ideale nel quale Adrian Newey andrebbe a completare un tridente d’attacco degno del Barcellona di Messi, Suarez e Neymar insieme a Frédéric Vasseur e Lewis Hamilton. L’obiettivo? Un pronto ritorno ai vertici della Ferrari.
“Hamilton e Fred Vasseur saranno come Schumacher e Jean Todt. Non ho dubbi: hanno una lunga storia insieme, avendo lavorato sia ai tempi della Formula 2 che della Formula 3. C’è alchimia, impossibile negarlo”.
Per Fittipaldi la coppia si trova in una situazione molto simile a quella affrontata dal kaiser Schumacher e Jean Todt, il tandem d’attacco in grado di azzannare la F1 e guidare la riscossa della Ferrari nell’ultimo assaggio degli anni ’90.
“Una piacevole coincidenza. Conosco bene Frédéric Vasseur. Ho lavorato per un anno con lui, era il manager del mio team A1. È una persona molto concentrata. Molto seria proprio come Jean Todt. Vasseur ha instaurato un bel rapporto con Lewis, fatto, come tutte le relazioni, di alti e bassi, vittorie e sconfitte, problemi ma si conoscono molto bene e questa sintonia, questa unità d’intenti non potrà che far bene a tutto il team di Maranello.”
L’ex Lotus e McLaren ha poi proseguito nel parallelismo:
“Jean Todt e Schumacher hanno cambiato l’ambiente Ferrari. Hanno dato più motivazione, dedizione al team e aumentato le aspettative. Penso che questo accadrà con Lewis, ne sono più che sicuro. L’ambiente, poi, sarebbe ancora più elettrizzato se ai due dovesse aggiungersi anche Adrian Newey: al momento non sappiamo ancora dove andrà ad accasarsi al termine della stagione.” – continua O Rato – “Sarebbe fantastico vedere Adrian Newey affiancare Lewis Hamilton in Ferrari. Che trio per l’Italia dei motori.”
Fittipaldi ha voluto poi soffermarsi anche sul figlio d’arte nonché cannibale della classe regina Max Verstappen e sulla delicata situazione di Toto Wolff, il team principal di Mercedes, scuderia autrice fin qui di un avvio piuttosto sottotono. Secondo il pilota nativo di San Paolo, Max:
“Ha avuto un fitto scambio di sensazioni con Toto Wolff qualche mese fa. Con Toto che perderà Lewis, non so se Adrian Newey potrebbe essere un’opzione percorribile in quel di Brackley.”
Fittipaldi ha poi chiosato:
“Max si sta lamentando addirittura della macchina in certi frangenti. Non so se ciò stia a significare che l’olandese voglia già mettere le mani avanti per un futuro che si prefigura nebuloso con la dipartita di Newey. Quel che è certo è che si sta lamentando troppo.”
Emerson Fittipaldi si è poi soffermato sulla prestazione del numero uno nell’ultimo GP in Florida:
“Nel primo segmento del GP di Miami, era tre secondi avanti. Ha guadagnato nei primi due giri e poi non è riuscito ad aumentare più il proprio margine e si è lamentato del retrotreno della macchina all’inizio e alla fine della gara.”
Una sinergia, quella tra l’olandese e il manager tedesco, che funzionerebbe:
“Penso che Max e Toto possano lavorare bene insieme, senza dubbio. Toto è una persona molto professionale. Hai il meglio tra le sue mani, sono sicuro che sarà molto motivato e la Mercedes, con l’esperienza che ha, può realizzare ciò che promette.”
E su un possibile futuro a tinte argentee per Adrian Newey, Fittipaldi conclude:
“Nei prossimi mesi capiremo meglio quale F1 ci attenderà nei prossimi anni. Quali equilibri, quali ambizioni animeranno la competizione. Per Adrian potrebbe essere una grande opportunità un’eventuale chiamata da parte di Toto Wolff.”
Il futuro prossimo, però, si chiama Imola, GP che, dopo lo stop forzato dell’anno passato causa alluvione in Emilia – Romagna, è pronto a tornare finalmente in grande stile e guadagnarsi la riconferma in calendario da parte di FIA e Liberty Media dal 2026 in avanti. In casa Ferrari c’è curiosità intorno ai tanto chiacchierati aggiornamenti e in pista si è rivisto anche il prode Oliver Bearman, che tanto ha impressionato in Arabia Saudita, al volante della Haas di Kevin Magnussen. Una tappa che potrebbe rimescolare le carte della stagione, complice l’inaspettata vittoria di McLaren griffata Norris in terra americana.
Appuntamento, dunque, domenica alle ore 15:00 per lo spegnimento dei semafori dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. McLaren e il Cavallino hanno affilato le armi. I cannibali, forse, fanno un po’ meno paura…