L’incubo è finito. Ancora una volta Jannik Sinner ha vinto agendo al meglio nel nome del suo tennis. Proprio come gli riesce in campo, ha trovato la soluzione ideale nel momento topico del confronto, invece della risposta vincente della discesa a rete contro tempo e della smorzata, ha sfruttato l’ipotesi prevista dall’articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Anti-Doping. E si è accordato per una sospensione di 3 mesi con la Wada, il massimo consesso antidoping dello sport mondiale che il 16-17 aprile l’avrebbe trascinato all’appello di Losanna davanti al CAS, la Cassazione dello sport col rischio di una squalifica di 1/2 anni per responsabilità oggettiva. Cioé non per aver assunto volontariamente sostanze dopanti, come provato dai due test a marzo dell’anno scorso durante il torneo di Indian Wells, ma per non aver vigilato sui pericoli di una possibile contaminazione. Che era avvenuta per intervento maldestro del preparatore atletico Umberto Ferrara e del fisioterapista Giacomo Naldi, poi licenziati dal team. Peraltro talmente credibili nella loro ammissione di colpevolezza che in prima istanza un tribunale indipendente dell’ITIA (l’Agenzia internazionale dell’integrità del tennis), aveva assolto il Profeta dai capelli rossi senza fermarlo nell’attività e senza punirlo. Circostanza inedita nella storia dell’antidoping.
SOSPENSIONE
E’ molto probabile che la WADA abbia cavalcato il caso-Sinner anche per riappropriarsi della sua credibilità a livello dello sport mondiale e magari anche per lanciare una segnale proprio al tennis e alle sue star, a fronte di uno sport sempre più ricco, importante e quindi più vicino alle tentazioni doping. Ed molto probabile che avrebbe fermato il numero 1 del mondo per un congruo periodo di tempo, suscitando le forti preoccupazioni del gruppo-Sinner. Ma, in cambio di una ammissione di responsabilità da parte dell’atleta, peraltro finora esemplare in tutte le sue manifestazioni dentro e fuori al campo, si è accordata con la controparte per la sospensione dalle gare del tre volte campione Slam e bi-campione di coppa Davis dal 9 febbraio al 4 maggio. Il che vuol dire escluderlo automaticamente dal torneo di Doha, al via domani, dove già il 23enne altoatesino si stava allenando, e dai Masters 1000 di Indian Wells, Miami e Montecarlo. Ma così l’azzurro potrà potrà partecipare al “1000” degli Internazionali d’Italia sulla terra rossa di Roma del 7-18 maggio per la gioia sua, del pubblico e della Federazione italiana che tanto bene sta facendo anche a livello organizzativo mondiale, ospitando le ATP Finals e anche la fase finale di coppa Davis.
SENTENZA
Secondo quanto si legge dal comunicato ufficiale, “La WADA accetta la spiegazione dell’atleta sulla causa della violazione come delineato nella decisione di primo grado. La WADA accetta che il signor Sinner non intendesse imbrogliare e che la sua esposizione al Clostebol non abbia fornito alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni e sia avvenuta a sua insaputa a causa della negligenza dei membri del suo entourage. Tuttavia, ai sensi del Codice e in virtù del precedente del CAS, un atleta è responsabile della negligenza del suo entourage. Sulla base dell’insieme unico di fatti di questo caso, una sospensione di tre mesi è considerata un risultato appropriato. Come affermato in precedenza, la WADA non ha chiesto la squalifica di alcun risultato, salvo quello precedentemente imposto dal tribunale di primo grado. La Federazione Internazionale Tennis e l’Agenzia Internazionale Tennis Integrity, entrambe co-convenute all’appello del CAS della WADA, nessuna delle quali ha fatto ricorso contro la decisione di primo grado, hanno entrambe accettato l’accordo di risoluzione del caso. In base ai termini dell’accordo, il Sig. Sinner sconterà il suo periodo di ineleggibilità dal 9 febbraio 2025 alle 23:59 del 4 maggio 2025 (che include un credito per quattro giorni precedentemente scontati dall’atleta mentre era in sospensione provvisoria). In base all’articolo 10.14.2 del Codice, il Sig. Sinner può tornare all’attività di allenamento ufficiale dal 13 aprile 2025. Alla luce dell’accordo di risoluzione del caso, la WADA ha formalmente ritirato il suo ricorso al CAS“.
Non è un pareggio, la sensazione è che ancora una volta Jannik Sinner esca più che mai vincitore da una partita che, non per colpa sua, rischiava di mettersi molto male.
Binaghi: “sarà accolto come merita”
Il tennis italiano abbraccia Jannik Sinner e gli dà il bentornato più che mai a Roma, il torneo nostrano più importante dove manca un campione di casa addirittura dal 1976 con Adriano Panatta e dove il Profeta dai capelli rossi farà il ritorno ufficiale alle gare dopo i 3 mesi di forzato stop per l’accordo WADA. Dove anche la febbre del pubblico sarà moltiplicata col tutto esaurito già garantito, 7000 posti e 3 campi in più e le tribune mobili anche sul Pietrangeli.
BINAGHI
“E’ la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo”, ha detto il presidente FITP, Angelo Binaghi. “Questo accordo tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita. Resta il rammarico per tutto quello che ha dovuto passare e per tutto il tempo che Jannik ha dovuto trascorrere con questo macigno. Se non altro, questo sarà forse l’ultimo grande errore della Wada che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto”.
TERRA PROMESSA
Come noto, completamente diverso com’è dal classico prototipo di tennista italiano, a differenza dai suoi più illustri predecessori, Sinner ha proprio nella terra rossa la superficie meno vincente. E magari questo lungo periodo di allenamento specifico potrà aiutarlo a sfatare il tabù perché dei 18 titoli sul Tour vinti finora, ne ha firmato uno solo sul rosso, a Umago 2022, uno sull’erba ad Halle l’anno scorso e gli altri li ha collezionati tutti sul duro. Del resto, proprio in proiezione terra, aveva scartato il “1000” di Montecarlo, troppo vicino ai tornei sul cemento nordamericano di Indian Wells e Miami che l’avrebbe costretto a una preparazione più sommaria, ed aveva optato per una inedita puntata all’appuntamento ATP di una settimana dopo a Monaco di Baviera. Nella nuova situazione, sia pur forzata dalla WADA, avrà più tempo per prepararsi sulla superficie specifica.
PRESSIONI
Certo, a Roma, le pressioni su Sinner saranno particolarmente importanti, ma il Foro Italico potrà essere il trampolino ideale per puntare decisamente al secondo Major della stagione, il più duro sulla carta per lui, sia tecnicamente che fisicamente, sulla terra rossa del Roland Garros di Parigi del 25 maggio-8 giugno. Per poi attaccare deciso il Grande Slam che non appare impossibile, dopo aver dominato negli ultimi tempi tutti i top 10, essersi aggiudicato per il secondo anno consecutivo gli Australian Open nella prospettiva poi di Wimbledon e New York sulle altre superfici veloci che gli sono più congeniali.
Vincenzo Martucci (tratto dal messaggero del 16 febbraio 2025)