È atteso oggi l’annuncio della Federcalcio spagnola sul ritorno in panchina di Luis Enrique, il c.t. che si dimise a giugno per restare accanto alla sua bimba di 9 anni colpita da un tumore alle ossa e morta ad agosto. Il suo posto era stato affidato al vice Robert Moreno, che ieri ha salutato in lacrime la squadra dopo il 5-0 alla Romania.
Rientro naturale e logico. Le circostanze che hanno causato la partenza improvvisa di Luis Enrique sono state così eccezionali e personali che fanno sì che il suo ritorno sembri qualcosa di naturale e logico. La vita continua, anche per un padre che ha subito una terribile perdita come quella che ha dovuto soffrire, ed è normale che Luis Enrique, se sostenuto da una sufficiente forza, voglia riprendere la sua vita professionale nel punto in cui l’ha lasciata. Tuttavia, e in assenza della conferma ufficiale della staffetta, è necessario offrire un riconoscimento molto speciale a Robert Moreno, che ha assunto con grande coraggio il timone della nave. | Ernest Folch, Sport
Ma Moreno è deluso. Moreno si sente “usato e tradito”, secondo fonti vicine al tecnico. La decisione sarà resa pubblica questa mattina. Sarà Luis Rubiales a spiegare i motivi della sua decisione dopo averla comunicata a Robert Moreno e annunciato il ritorno di Luis Enrique che, d’altro canto, può completamente rinnovare il suo team di collaboratori. Il c.t. ha avuto una brutta settimana. Nei giorni scorsi, nonostante la vittoria contro Malta e contro la Romania, non aveva buone sensazioni. Luis Rubiales gli aveva mandato segni di sfiducia. Nell’ultima settimana, l’allenatore catalano ha dichiarato pubblicamente tre volte che voleva proseguire da ct: una al Museo del Prado, un’altra a Cadice e l’ultima nel Metropolitano.
Nello stesso periodo, Rubiales ha preso tempo due volte: una in un recente incontro con la stampa nel suo ufficio in Federazione, e un altro a Carranza dopo la goleada su Malta. In entrambe le occasioni lo ha fatto con consapevolezza. Luis Enrique aveva già inviato segnali. Da lì, Robert Moreno è andato nel panico, è diventato teso e fu allora che la Federazione ha considerato che non valeva la pena prolungare l’agonia. | J. Maroto, Diario AS
Tratto da www.loslalom.it
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(foto tratta da sport.sky.it)