Juve-Napoli dalla A alla Zeta, da Altafini a Zoff: un amore a metà… |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Juve-Napoli dalla A alla Zeta, da Altafini a Zoff: un amore a metà… |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Calcio

Juve-Napoli dalla A alla Zeta, da Altafini a Zoff: un amore a metà…

Da Vincenzo Martucci 22/04/2018

Da “core ‘ngrat”, che segnò il gol decisivo per lo scudetto ’75, a superDino che passò ai bianconeri per rimpinguare le casse degli azzurri!

José Altafini e Dino Zoff hanno giocando sia nel Napoli che nella Juventus, tutti e due sono stati molto amati ed hanno lasciato un segno nelle due squadre, protagoniste dello scontro diretto al vertice della serie A.

Juve-Napoli sarà determinante per lo scudetto?
ALTAFINI: “Penso di sì, vincendo, il Napoli ha la grande possibilità mettere una grande pressione sulla Juventus. Che, a sua volta, vincendo, può chiudere la questione”.
ZOFF: “Solo in casa della vittoria della Juve. Quella del Napoli riaprirebbe tutto. La Juve ha un po’ di vantaggio, giocando in casa, ma Sarri in trasferta non ha mai perso in questo campionato. Che, con gli ultimi risultati, hanno ravvivato questo finale rendendolo più bello”.
Napoli e Juventus sono state ugualmente importanti per Altafini e Zoff.
ALTAFINI: “Purtroppo, a Napoli è nata quella storia del “Core ‘ngrat”, perché passai dal Napoli alla Juve e, nel 1975, segnai io, all’88°, il 2-1 nello scontro decisivo. Ma stavo facendo il mio lavoro, e il Napoli che aveva potuto riscattare il mio cartellino non lo aveva fatto. Adesso la storia si ripete con Higuain, ma mi sembra che il Napoli abbia incassato 90 milioni di euro, quindi tutti questi tradimenti non li vedo. Napoli non è il mio solo rammarico: in Brasile mi chiamarono mercenario quando giocai con la nazionale italiana e in Italia mi chiamarono coniglio, da quando lo disse l’ex ct Viani. Un’altra ingiustizia, per uno che ha giocato sempre senza parastinchi e ha segnato più di 300 gol. Venendo a giocare in Italia, mi hanno anche cambiato nomignolo, perché dopo i Mondiali del ’58 mi chiamavano Mazzola…”.
ZOFF: “Non c’è stata solo la squadra Napoli, ma anche la città dove ho esordito in nazionale e ho vissuto emozioni fortissime agli Europei del 1968, contro la Russia, quando rimanemmo in dieci per l’infortunio a Rivera e tutto lo stadio giocò con noi, letteralmente, su tutte le palle. Mi fanno un po’ ridere oggi quando parlano di pubblico, quando giocavo io, a Napoli c’erano 55mila abbonati e lo stadio era sempre pieno. Tutti gli stadi erano molto più pieni… La passione di Napoli la sentivi proprio tanto, passai alla Juve per motivi di bilancio della società, e a Torino dove ho vissuto tante emozioni altrettanto fori e ho vinto tanto. Da bambino ero stato tifoso bianconero…”.
Inutile chiedere un pronostico di Juve-Napoli, o quanta parte di Altafini e Zoff tifa per Napoli e Torino.
ALTAFINI: “No, no, niente tifo, anche se sono vicino a tutte e due le squadre. Ho la mia idea di chi vincerà lo scudetto, lo dirò lunedì sera… Napoli ha un pubblico meraviglioso, quando dissi in un’intervista alla tv ad Afredo Pigna: ”Ci si preoccupa per Venezia che affonda, ma Napoli sta morendo”. Stavo partecipando veramente ai problemi della città dove vivevo. Ma la gente reagì male. E’ sempre così calorosa, presente e appassionata… Invece, a Torino, per strada, ti riconoscono ma non ti avvicinano per non darti fastidio. E’ un po’ come quello che diceva Sofia Loren di Londra”.
ZOFF: “Io passo per freddo, ma sono equilibrato e, da appassionato e uomo di sport, dico che vorrei soprattutto vedere una bella partita, fra due squadre forti che si temono e sono molto organizzate. Non è il banale: “Vinca il migliore”. Ma i meriti sono meriti”.
Il Napoli ha frenato, la Juve sta frenando: sono stanche?ALTAFINIl: “E’ il momento della verità. La Juventus ha un carattere, una grinta, caratteristiche importantissime che ha ereditato da Angelli e Boniperti. Che cosa potrebbe fare il Napoli se avesse quella grinta?
ZOFF: “Non credo nella stanchezza, è un termine abusato, anche da parte di tanti allenatori, una giustificazione per spiegare certe prestazioni. Il Napoli ha grande capacità di reazione, come si è visto anche contro l’Udinese, a fronte di qualche errore difensivo. Ma, quest’anno, è fuori da un po’ dalle coppe, e tutte le grandi squadre, come il Real e il Barcellona fanno giocare sempre gli stessi, perché danno più garanzia. E la Juventus, ha battuto la Samp e ha pareggiato a Crotone una partita che non si pensava potesse pareggiare. Succede, è il bello del calcio”.
Meglio Allegri o Sarri? Con chi avrebbe giocato più volentieri?
ALTAFINI: “Giocherei col Barcellona, o nel campionato Inglese. Allegri ha vinto, Sarri non c’è ancora riuscito”.
ZOFF: “Sempre da uomo di sport dico che il gioco migliore è quello che vince, e la Juventus ha vinto 6 scudetti di fila e può vincere il settimo, sono cose stratosferiche ma anche anomale. Come l’Udinese che ha perso dieci partite di seguito. Non è nella logica. Penso che certe squadre dovrebbero giocare come possono, non come le più forti”.
Il suo calcio era molto diverso da quello moderno?
ALTAFINI: “Questo calcio è fisico, si corre, si lotta, sono tutti veloci, è il calcio di Ronaldo. Si è persa la poesia, fortuna che c’è Messi”.
ZOFF: “Il campo è più piccolo come misure, per via del fuorigioco, per cui bisogna essere più rapidi, non veloci, che è un’altra cosa. Perciò si spende di meno. Oggi la media tecnica del calcio è superiore, ma quando giocavo io i picchi erano molto più forti”.
La squadra rivelazione è la Lazio?
ALTAFINI: “Lazio, anche Napoli, ce ne sono diverse. Quella che più mi fa pensare è l’Inter: come individualità è la più forte, eppure non è protagonista”.
ZOFF: “Più che la Lazio, può essere che la rivelazione sia Inzaghi, come allenatore. Ma la squadra aveva già elementi interessanti e quindi anche tutte le potenzialità”.
VINCENZO MARTUCCI

 

Tags: calcio, da Altafini a Zoff: un amore a metà…, juve napoli, Juve-Napoli dalla A alla Zeta, serie A

Condivisione...

Articolo precedente
“Valentino e Marquez sono dei. Ma ora basta, frenate… Anche con le parole. Altrimenti il motociclismo muore!”
Articolo successivo
Non basta correre e asfissiare l’avversario. Chi attacca è premiato: la lezione del Napoli alla Juve!

Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

Post correlati

  • Mancini, Gravina, le dimissioni, gli stranieri, e i soliti processi: il giorno dopo del crack azzurro
  • Il miracolo Clough: calcio champagne nella foresta di Sherwood
  • Fonseca, il botto di fine anno
  • Il “mantra” di Gianluca Vialli ai giovani
  • San Valentino biancoceleste… quando si dice: “Piccoli problemi di cuore”
  • Roma-Lazio ha già vinto il derby della qualità più alta d’Italia

Ultimi articoli

  • Briciole dal Foro Italico, Joao e il parrucchiere ungherese che spegne la torcida
  • Giro in Testa – Savoldelli plana in Belgio: il Falco va subito in rosa a Seraing
  • Il Foro Italico non è mai stato cosi bello, Roma è pronta per il quinto Slam?
  • Una giornata al Foro Italico agli Internazionali BNL d’Italia 2025 con il contapassi che supera quota 20 mila
  • Inter, Jackpot Champions League, ora la finale
  • Fiocchi di Ghiaccio – Il capolavoro di Constantini e Mosaner, il ritorno dell’hockey azzurro, la suggestione Ravetto

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi