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Tennis

Chiamiamola Next Gen Cup!

Da Vincenzo Martucci 05/02/2019

Canadesi, cileni e non solo: è una Davis giovane.

La nuova Coppa Davis è molto Next Gen, nel segno dei giovani che trascinano squadre, entusiasmi e tifo, col sorriso sulle labbra. Il Canada è tutto un abbraccio coi due amici, il putto biondo di radici russe, il mancino 19enne Denis Shapovalov, già numero 25 del mondo, e il 18enne Felix Auger-Aliassime, di papà del Togo, che sta lavorando sul fisico per scalare la classifica dal 106: la coppia da sogno doma sulla terra rossa di Bratislava la coriacea Slovacchia per 3-2, rilanciando le grandi promesse per il futuro, all’ombra del ritrovato Milos Raonic. Proprio per dimenticare il bombardiere di ceppo slavo ma con bandiera canadese, e quindi l’ultima delusione Slam, nel quarto turno degli Australian Open, il 21enne numero 3 del mondo, Sascha Zverev, torna inviolabile insieme ai compagni di squadra della Germania. Dominando, come da pronostico, l’Ungheria, peraltro orfana dei due più forti, Marton Fucsovics ed Atilla Balasz, ma con in vetrina l’interessante 19enne Zsombor Piros. Il Kazakistan, nel battere il Portogallo, rilancia il 21enne Alexander Bublik, di cui si erano perse le tracce. Il russo naturalizzato sfrutta la superficie veloce e supera il numero 1 ospite, Joao Sousa, sovvertendo la classifica da 171 del mondo contro il 39. 

Il veterano Robin Haase è decisivo nel successo corsaro dell’Olanda a casa Lendl, a Ostrava, nella Repubblica Ceca, ma deve sudare per domare il 17enne talento locale Jiri Lehecka, eliminato agli Australian Open under 18 dall’americano Nava, poi finalista contro il nostro Musetti. E comunque anche i “tulipano” mettono in vetrina il loro giovane di belle speranze, il 22enne Tallon Griekspoor. Che perde, ma lottando duramente, contro Vesely. Stimolato da capitan Massu e dal suo vice Rios, decidono proprio i giovani, invece, il successo in trasferta del Cile sulla terra di Salisburgo, in Austria. Il 23enne numero 41 del mondo, Nicolas Jarry, porta due punti, quello decisivo, sul 2-2, lo firma il 22enne Christian Garin. Peraltro, contro il 19enne mancino Jurij Rodionov, di genitori bielorussi.

E’ pieno di spine il 3-1 della favorita Russia sul veloce indoor di Biel contro Svizzera II, cioé, senza Federer e Wawrinka, ma con il sorprendente 15enne Jerome Kym. Che, sulle orme del Magnifico, ha lasciato casa già due anni fa per allenarsi a tempo pieno proprio al locale centro tecnico federale, e strappa il punto del doppio insieme a Laaksonen ai bei più quotati Donskoy e Rublev (21 anni). Anche se poi decidono i “gemelli” Khachanov e Medvedev, 22enni, che hanno già dimostrato di poter avere un ruolo da protagonisti assoluti nel tennis mondiale.

I 19enni Alex De Minaur e Alexei Popyrin siglano il prevedibile 4-0 dell’Australia sulla Bosnia-Herzegovina, zittendo le polemiche dell’ex bambino prodigio Bernard Tomic e del suo vulcanico papà. Come da pronostico, la Svezia perde nettamente sulla terra in Colombia, peraltro in altitudine: i fratelli Ymer, Elias 22 anni e Mikael, 20, s’inchinano al giovane di casa, il 22enne Daniel Elahi Galan. A Guangzhou, la grande promessa cinese, il 19enne Yibing Wu non fa miracoli, ma continua a fare esperienza, mentre brilla il 23enne giapponese Yoshihito Nishioka, nel 3-2 corsaro dei nipponici, orfani di Nishikori. 
Nell’atmosfera giovani, rifa capolino sul grande tennis anche la promessa juniores Kimmer Coppejans, campione under 18 al Roland Garros 2012, oggi 195 dei pro, che condanna il Brasile, sul 2-2, battendo Thiago Monteiro.

 

*articolo ripreso da federtennis

Tags: #canada, #cile, #coppadavis, A

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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