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Calcio

Mistero Inghilterra: con quell’allenatore un po’ così, quel gioco un po’ così… 

Da Enrico Maida 08/07/2018

Coach Southgate, senza pedigree e un cognome che sembra la fermata della metropolitana, è riuscito dove anche Capello aveva fallito. E ora il centravanti Kane è in lizza per il Pallone d’oro!  

  L’Inghilterra che si vanta di avere inventato il football, non è mai riuscita a soffocare questa specie di superiority complex che parte dal periodo anteguerra, lo splendido isolamento, per chiudersi idealmente con la conquista della coppa del mondo nel 1966. Su quell’unico titolo mondiale che i maestri possono esporre, grava tra l’altro l’ombra pesantissima di un gol che oggi, grazie all’introduzione delle tecnologie, non sarebbe stato convalidato: il pallone colpito da Hurst non aveva infatti superato la linea di porta a dispetto della segnalazione giuliva di un guardalinee russo, anzi sovietico, che penalizzò fortemente i tedeschi facendo esplodere di felicità Wembley.
  A parte l’unico mondiale sgraffignato in casa, l’Inghilterra non si è mai trovata veramente vicina al successo finale scontrandosi ora con la maledizione dei rigori, ora con qualche scelta discutibile. Nemmeno il pragmatico Capello, chiamato al capezzale, riuscì nell’impresa di raddrizzare il manico. Anche la kermesse russa non accreditava più di tanto le possibilità degli inglesi che si sono mostrati in una versione difficile da interpretare. L’allenatore, per cominciare, è un personaggio atipico con il suo gilet permanente che lo fa somigliare a un figurino. Un curriculum imbarazzante quasi come il cognome, Southgate, che sembra una fermata della metropolitana. Un esonero alle spalle dopo 14 partite senza vittoria alla guida del Middlesborough. Un non personaggio, insomma, che è stato capace di mettere insieme una combriccola di indigeni intorno a Kane, l’attaccante del Tottenham che a sua insaputa si trova adesso a essere uno dei candidati al Pallone d’oro.
    Come gioca questa Inghilterra? Io francamene ancora non l’ho capito. Prometto che d’ora in poi la studierò a fondo.
Enrico Maida
Tags: Inghilterra, Mistero Inghilterra: con quell’allenatore un po’ così, mondiali 2018, quel gioco un po’ così…, semifinale

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Nota sull’autore: Enrico Maida

Avrebbe voluto fare il montatore cinematografico ma incappò nell'unico film sbagliato del grande Pietro Germi. Ripiegò quindi sul giornalismo: inviato del Giornale di Montanelli, caporedattore della Gazzetta dello Sport, vicedirettore del Corriere dello Sport e, per finire, responsabile dello sport del Messaggero. Attualmente giocatore di bridge

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