Arriva puntuale l’appuntamento con Pino Allievi che ci racconta le sue impressioni sull’esito dell’ultima gara di Formula 1.
Cosa ci ha detto il GP di Spagna? “Ha detto che la Mercedes è sempre la Mercedes, una scuderia che nessuno può e deve sottovalutare, dalle risorse infinite e dai mezzi illimitati. Si è presentata a Barcellona con importanti modifiche aerodinamiche che ha messo in pratica a tempo di record. Una vettura nuova per un buon 30% e in più c’è stato il fattore gomme. Sia Hamilton che Bottas hanno iniziato a usare le gomme che desideravano, una gomma soft che si è rivelata decisiva per il successo finale”.
Quanto può incidere, nel duello Hamilton-Vettel, il comportamento di Raikkonen e Bottas? “Le seconde guide della Ferrari e della Mercedes sono delle seconde guide. In condizioni normali, nessuno credo possa illudersi che Bottas sia in grado di fare meglio di Hamilton o Raikkonen fermare i cronometri prima di Vettel. In condizioni straordinarie invece puo’ succedere di tutto e lo ha dimostrato Bottas a Sochi nel GP di Russia”.
Ora la Formula 1 ritrova uno dei circuiti più amati. Cosa succederà a Monte Carlo? La Mercedes, avendo un passo leggermente più lungo di quello della Ferrari, dovrebbe trovarsi in condizioni più sfavorevoli rispetto alla rossa. I circuiti cittadini premiano sempre vetture più maneggevoli. Dovesse vincere anche a Monte Carlo, allora la Mercedes metterebbe una seria ipoteca sulla conquista del titolo mondiale. Ma credo che la Ferrari non si farà trovare impreparata. Anche la Ferrari si è presentata in Spagna con piccole modifiche, modifiche che non si vedono, ma che sono importanti per lo sviluppo stesso della monoposto”.
Novità dalle altre scuderie? “Non ci sarà nessuna novità. Come ripeto dall’inizio dell’anno, sarà un duello serrato tra Mercedes e Ferrari. In fondo basta guardare l’ordine d’arrivo del GP di Spagna. Poco più di 3 secondi hanno separato Hamilton da Vettel. Ricciardo, che è arrivato terzo, ha accusato un ritardo di 75 secondi. Tutti gli altri sono stati doppiati. Uno strapotere netto che non può che aumentare con il passare delle gare”.