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L’uomo ha sempre voluto imparare a volare e per questo motivo ha utilizzato ogni tipologia di espediente. Uno di questi è il salto con gli sci che ha portato gli atleti a planare sulla neve partendo da un trampolino. Con il passare del tempo l’uomo ha imparato a volare con gli sci ai piedi anche d’estate e, per la prima nella storia di questa disciplina, un italiano potrebbe portarsi a casa il trofeo più ambito. E’ il caso di Alex Insam che, con una gara alla conclusione è al comando del Summer Grand Prix ritornando così sui livelli che lo hanno visto conquistare l’argento ai Mondiali Juniores nel 2017.
Grazie ai tuoi podi nel Summer Grand Prix è cresciuto in Italia l’interesse per il salto con gli sci?
Non so quanto sia aumentato nel nostro paese trattandosi di uno sport invernale e questa è l’edizione estiva. Se facessimo più risultati anche d’inverno, probabilmente crescerebbe l’interesse sulla disciplina.
Sente la pressione riguardante le aspettative che ci sono su di lei?
La maggior parte della pressione me la sono messa io, perché dall’esterno non ci sono pretese così forti. Inoltre se sono arrivato sin qui devo dire grazie alle Fiamme Oro Moena che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno consentito di raggiungere questi traguardi.
Ci sono differenze nel gesto rispetto alle gare invernali?
In realtà ci sono poche differenze visto, principalmente in inverno le canaline di lancio sono ghiacciate e la pista d’atterraggio innevata, a differenza della plastica dove si atterra sulla plastica. Cambiano maggiormente le sensazioni e la scorrevolezza degli sci, l’atterraggio è invece simile visto che ormai la gran parte del salto è fatta.

Come si è preparato per questo appuntamento estivo?
La stagione estiva la prendiamo in genere come allenamento per l’inverno, motivo per cui non abbiamo fatto chissà quale preparazione specifica per il Summer Grand Prix. Abbiamo svolto allenamenti e raduni come gli ultimi anni, l’unica differenza sostanziale è stato il cambio di sci perché la ditta che produceva i miei attrezzi è fallita e per questo ho dovuto puntare su un altro marchio. Comunque dallo scorso anno abbiamo fatto un grosso passo in avanti anche da un punto di vista mentale e questo mi ha dato forza.
Nel 2017 ha conquistato l’argento ai Mondiali Juniores. Perché nella categoria assoluta non ha rispettato questi risultati?
Fino al 2016 ho frequentato una scuola in Austria, motivo per cui, anche una volta finita quell’esperienza, ho potuto sfruttare le basi che avevo raccolto. Rientrato in Italia, ho dovuto fare il salto dagli junior ai senior e in quel frangente mi è mancato il sostegno dello staff della Nazionale e degli allenatori. Fortunatamente siamo riusciti a sistemare questi tasselli e ora abbiamo costruito una bella squadra, motivo per cui sono fiducioso per l’inverno.
Se deve scegliere una tipologia di trampolino, quale preferisce?
Come ogni saltatore, il trampolino da volo è il mio preferito perché il nostro obiettivo è saltare il più lungo possibile. Guardando i risultati, i migliori sono arrivati però dal trampolino piccolo, però preferisco gli HS120 perché mi sento più stabile.
Dal trampolino da volo è andato a 232,5 metri. C’è possibilità di migliorare questo record?
Dopo che è arrivato il record italiano, ho avuto alcune difficoltà anche nel volare. Nell’ultima stagione sono però riuscito ad avvicinarmi toccando prima 224 e poi 226 metri, però sono fiducioso che quest’anno possa realizzare un nuovo primato.
C’è possibilità di conquistare il Summer Grand Prix?
Ho perso qualche punticino a Râșnov, ma sono ancora in testa alla classifica. Ci sono state due tappe con trampolini piccoli dove era necessario che mi difendessi, ma se riesco ad esser più costante degli altri, potrei farcela.
Guardando la stagione invernale quali sono gli obiettivi? Centrare la top ten?
Sì, penso si possa fare, anche perché sono convinto che le prestazioni ottenute durante il Summer Grand Prix si possano ripetere.
Come si vede a Milano-Cortina 2026?
E’ un obiettivo ancora lontano, però ho visto quest’estate che sono arrivato sul podio per cui una medaglia sarebbe un grande sogno. Sicuramente lavorerò duro per realizzarlo.