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L’Italia non s’accontenta del poker d’oro olimpico! 

Da Pierangelo Molinaro 07/02/2018

Secondo la famosa rivista Sport Illustrated, Michela Moioli nello snowboard cross, la biathleta Dorothea Wierer, la staffetta del fondo Pellegrino-Noeckler e una nello sci alpino, puntano al primo gradino del podio a cinque cerchi. Ma le previsioni degli statunitensi sono pessimistiche… 

Se davvero si realizzerà quello che pensano di noi, per l’Italia l’Olimpiade invernale di PyeongChang, nella Corea del Sud, potrebbe rivelarsi esaltante. La rivista statunitense Sports Illustrated, che come da tradizione prima di ogni edizione fa un analisi approfondita di tutte le 15 discipline in programma, prevede per l’Italia 12 medaglie, di cui 4 d’oro. Il Coni, più prudentemente, dice che l’obiettivo è arrivare almeno a 10. Sarebbe comunque un grande obiettivo, considerando che quattro anni ai Giochi di Sochi ci fermammo a 8, con due argenti e sei medaglie di bronzo ed il ventiduesimo posto nel medagliere.
   Secondo la rivista statunitense gli azzurri candidati all’oro sono Michela Moioli nello snowboard cross, la biathleta Dorothea Wierer, la staffetta del fondo Pellegrino-Noeckler e una nello sci alpino, considerando lo squadrone che schieriamo. Ma potrebbe addirittura essere una previsione pessimistica visto che abbiamo ben altre frecce nel nostro arco. Certo, vincere ad un’Olimpiade è sempre impresa difficilissima alla luce del fatto che per la stragrande maggioranza dei 3000 atleti quella che li attende è la gara della vita. Per questo sono competizioni aperte a sorprese. Assisteremo a crolli di campioni, la consacrazione di nuovi, ogni evento con una storia da raccontare. Saranno due settimane di emozioni intense e continue. Peccato solo che per il fuso orario ci vorrà una bella dose di buona volontà per viverle in diretta, considerando che gran parte degli eventi si svolgerà nella notte italiana. Ma qualche sforzo vale la candela.
   Non è facile comunque stilare previsioni sul medagliere finale. A Sochi dominarono i padroni di casa della Russia con 33 medaglie (13, 11, 9) che chiuse davanti a Norvegia (26) e Canada, ma poi sappiamo tutti cosa è successo, lo scandalo doping di stato, l’esclusione dai Giochi estivi di Rio, le oltre 100 squalifiche di atleti molti dei quali valgono una medaglia. Per Sport Illustrated finirà per prevalere la Norvegia con 26 medaglie ed il primato di ori, ma davanti a Germania (35) e Canada (30). L’Italia, se le attese saranno rispettate, potrebbe tornare nel primi 10 posti del medagliere.
   Si è detto dei 4 azzurri pretendenti all’oro, ma sono tutt’altro che soli. Perché escludere dal pronostico nello short track Arianna Fontana e Martina Valcepina che recentemente hanno dominato gli Europei? Hanno di fronte l’armata delle atlete dell’Estremo Oriente, ma di sicuro venderanno cara la pelle. Ed il ghiaccio, quello di velocità su pista lunga, potrebbe regalarci grandi soddisfazioni con Francesca Lollobrigida e Nicola Tumolero, protagonisti ai Mondiali. Come il pattinaggio con Carolina Kostner e la coppia Cappellini – Lanotte. Pure nello snowboard la Moioli potrebbe non essere sola considerando la competitività del collega di specialità Luca Visentin. Poi lo slittino, dove, finita l’era Zoeggeler, potremmo trovare un altro re del budello di ghiaccio nel suo erede, Dominik Fishnaller e nella nipotina del leggendario Armin, Sandra Robatcher.
    E anche la disciplina più popolare fra quelle invernali, lo sci alpino, può atterrare in Corea del Sud con grandi aspettative. E’ infatti dai tempi di Tomba, Compagnoni, Kostner e Ghedina che non ci presentiamo ai Giochi con tanti pretendenti al podio. Ma molto dipenderà dalla neve che si troveranno sotto gli sci. Non abbiamo infatti mai amato (a parte il Thoeni di Sapporo 1972) i manti dell’Estremo Oriente. Una neve che risente della vicinanza del mare, molto più simile a quella appenninica rispetto all’alpina a cui siamo abituati. E soprattutto le temperature. Tutti gli azzurri amano il ghiaccio, hanno bisogno di sentire un appoggio sicuro su cui spingere con forza. In Corea e Giappone invece tante volte la neve non è così consistente e soprattutto scivolosa come una saponetta. Si spera solo che nella squadra si respiri il clima giusto, clima che invece è mancato nelle ultime due edizioni dei Mondiali (2015/2017) dove con uno squadrone non siamo riusciti a raccogliere che la miseria di bronzo.
   Come spiega Deborah Compagnoni è necessario affrontare l’Olimpiade a cuor leggero, pensando più a divertirsi che a rispondere alle attese. Parola di un’atleta capace di vincere tre ori in tre edizioni consecutive. In campo maschile abbiamo grandi possibilità nelle prove veloci ed in combinata. Possiamo contare su un terzetto di leader che tutto il mondo ci invidia, Dominik Paris, Peter Fill e Christof Innerhofer. Paris ha vinto la discesa più difficile, quella sulla pista Stelvio di Bormio, Fill, le ultime due edizioni della coppa di discesa, Innerhofer ha commesso qualche errore in stagione, ma è anche l’uomo capace di rendere di più in questo tipo di appuntamenti. Nella nostra storia solo una volta abbiamo conquistato l’oro della discesa, nel 1952 con Zeno Colò, ma quattro anni fa a Sochi Inner perse l’oro della discesa per soli 6 centesimi di secondo e conquistò anche il bronzo della combinata.
   Ma è fra le donne che di sicuro abbiamo ancora maggiori possibilità. Possiamo contare su tre vere fuoriclasse, capaci di vincere in quattro specialità, discesa, superG, gigante e combinata. Federica Brignone ha già vinto in stagione in gigante e superG. Marta Bassino è la più giovane, ha una classe immensa e soprattutto delle tre è quella che non ha nulla da perdere. Poi c’è Sofia Goggia, tredici podi la scorsa stagione, quattro in quella in corso, 4 vittorie, le prime due lo scorso anno in discesa e superG proprio sulle piste coreane dove si assegneranno le medaglie. Coraggio e determinazione tali da mettere paura allo spettatore, ma nelle ultime gare Sofia pare aver ritrovato quell’assetto sugli sci che lo scorso anno la portava costantemente sul podio. Basta che non cerchi di strafare.
   Comunque sediamoci sul divano e facciamo il tifo per questa Italia piena di speranze. Meritano il nostro appoggio, in fondo, pur con tutte le sue magagne, gli azzurri degli sport olimpici sono la faccia più bella e presentabile del nostro Paese.
Pierangelo Molinaro
Tags: corea del sud, michela moioli, olimpiadi, Pierangelo molinaro

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Nota sull’autore: Pierangelo Molinaro

Ha studiato Biologia all’Università di Pavia. Dopo le esperienze all’Informatore, Corriere di Pavia e SuperGol, ha seguito da inviato per la Gazzetta dello Sport 12 Olimpiadi, 27 Mondiali e 7 Europei di atletica, 5 Paralimpiadi. E’ specializzato anche di sci e doping.

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