Sabato prossimo a Milano sarà presentato il libro “Racchette e abitudini”, Aspetti psicologici di rituali e scaramanzie, con aneddoti e curiosità sui giocatori. Scritto dalla psicoterapeuta Marcella Marcone e dal
giornalista Marco Mazzoni, è edito dalla Libreria dello Sport. Gli eventi saranno due: sabato 10 giugno alle ore 11,00 presso il TC Ambrosiano (Via Feltre 33, Milano), in concomitanza con il primo giorno di qualificazioni del torneo Avvenire; sabato 10 giugno alle ore 18,30, presso il Club Canottieri Olona (Alzaia Naviglio Grande 146, Milano).
Nell’attesa del match Federer spesso gioca a carte per rilassarsi; Djokovic prima di servire varia il numero dei rimbalzi della palla in base all’importanza del punto; Nadal all’entrata in campo e nelle pause di gioco evita di pestare le righe; Murray si riprende dalla fatica dell’incontro in acqua gelida; la vita degli atleti (anche se campioni) è un continuo susseguirsi di momenti in cui le abitudini giocano un ruolo fondamentale.
Questo il concetto di “Racchette e abitudini”: un libro scritto da un giornalista e una psicoterapeuta, che tratta aspetti inediti del tennis e del tennistavolo grazie all’approfondimento delle abitudini dei giocatori.
Ogni capitolo si compone di tre parti:
- la descrizione di abitudini di personaggi famosi del mondo delle racchette, emerse da interviste di pubblico dominio e da altre poco note, scovate dall’esperienza del giornalista;
- il racconto di abitudini narrate dai numerosi atleti/e intervistati. Si tratta di giocatori/giocatrici di livello nazionale e/o internazionale, in attività o ex, a cui è stato garantito l’anonimato visto che sono stati interrogati su argomenti che toccano la loro sfera privata. Sono riportate in modo anonimo (e in qualche caso mascherato) per non ledere la privacy di chi, con grande disponibilità, ha voluto dare il suo contributo a questa impresa;
- l’esposizione di un “caso clinico” tratto dalla lunga attività della psicoterapeuta con atleti/e che si sono affidati alla psicoterapia durante la loro pratica agonistica o al termine della loro carriera sportiva. Anche in questo caso la salvaguardia della privacy non altera il tentativo di mostrare la genesi profonda delle abitudini prese in considerazione.
Un libro quindi nato e scritto “a quattro mani”, dove la teoria dialoga continuamente con la pratica, con esperienze reali ricche di aneddoti e curiosità. Un racconto in cui si è cercato di analizzare il tema delle abitudini sia dal punto di vista clinico che delle esperienze dirette di chi pratica lo sport al massimo livello internazionale, o sta investendo la propria vita per inseguire un sogno, tra mille difficoltà.