Cambiò il Governo e il Ministro precedente fu accantonato, arrivò un nuovo Ministro che “sapeva poco di movimento e di sport” ma prese in mano il Dicastero, diventò onnipotente (sapeva tutto: scuola, sport, palestre,…..) e allora decise che bisognava fare qualcosa per risolvere i problemi dell’Educazione Motoria e Sportiva in Italia.
Si doveva creare un corso di studi che soddisfacesse tutti, così fu creata una “nuova” Scuola di Educazione Motoria e Sportiva, fu nominato un Consiglio Sportivo costituito da un tasso, un castoro e da una tigre, coordinati da un ghiro come Supervisore.
Si iscrissero al Corso 12 animali (l’anatra, l’aquila, l’orso, la zebra, il canguro, lo scoiattolo, il pesce, il coniglio, l’ape, l’anguilla, il cane e il cinghiale), alle prove di ammissione tutti superarono i test (anche se qualcuno era scarso, ma fu ammesso ugualmente per le forti pressioni esterne che obbligarono il Consiglio Direttivo ad ammetterlo!) e si decise di far partire a ottobre la Scuola.
Furono assunti Insegnanti competenti (non tutti, perchè qualcuno non molto preparato fu assunto ugualmente perchè amico dei Consiglieri!), fu preparato un programma tecnico-didattico che prevedeva lezioni pratiche e teoriche e il corso partì.
Alle lezioni teoriche gli Insegnanti non prendevano mai le presenze e molti non frequentavano, invece la presenza alle lezioni pratiche era obbligatoria e quindi si fece l’appello ogni volta, perdendo un sacco di tempo, perchè all’inizio della lezione non tutti erano presenti (il traffico, il treno in ritardo, incidente, ecc.).
Le lezioni teoriche erano Teoria e Metodologia del movimento, Gestione del gruppo, Comunicazione e Informatica, le lezioni pratiche, invece, prevedevano esercizi di:
– corsa;
– arrampicata;
– volo;
– nuoto;
– sport individuali;
– sport di squadra.
Le tasse d’iscrizione alla Scuola erano molto elevate e non tutti gli animali erano in grado di pagare subito e molti, per avere tasse inferiori da pagare, dovevano applicarsi in tutte le materie per superare il corso (e non andare fuori corso, perchè le tasse aumentavano considerevolmente).
Le lezioni teoriche e pratiche proseguirono tutto l’anno e alla fine le valutazioni furono le seguenti:
– l’anatra era molto brava nel nuoto, ottenne dei voti sufficienti nella corsa e nel volo, ma era pessima nell’arrampicata e fu rimandata (andò a lezione per recuperare da un esperto prof. di arrampicata). Superò l’esame di Metodologia “a crocette”, scarsissima in Informatica, molto bene nel nuoto e nella pallanuoto, ma non nel calcio e nel Minibasket. Dopo un po’ di tempo i suoi piedi palmati si rovinarono e di conseguenza ottenne voti bassi anche nel nuoto;
– l’aquila era considerata un elemento disturbatore del gruppo, nell’arrampicata e nel volo, batteva tutti nell’arrivare sulla cima degli alberi, ma aveva il suo modo particolare di arrivarci, che era però contro le regole. Molto brava in Informatica, perchè la sua vista era acuta e “vedeva” molto bene da lontano e copiava, negli sport di squadra non rispettava le regole e doveva sempre fermarsi dopo le lezioni e scrivere: “Imbrogliare è sbagliato”. Per il suo comportamento anomalo fu messa in una “classe speciale” con un Insegnante di sostegno (anche lui non molto preparato, ma che aveva superato a pieni voti il Corso di formazione in un’altra Scuola);
– l’orso fu bocciato perché dicevano che era pigro, specialmente nei mesi invernali. La sua stagione migliore era da marzo a maggio-giugno. Bocciato in Informatica, molto bravo nel rugby (faceva “il pilone”), lento nel Calcio (faceva principalmente il portiere e portava il “suo” pallone) e nel Basket, scarso nel Volley (gli fischiavano sempre “doppio palleggio” perchè con le unghie “bucava” il pallone), non amava molto la corsa e i salti, dovette andare a lezione di Informatica, perchè non aveva sensibilità e quando toccava un tasto partiva la “mailing list”;
– la zebra “bigiava” le lezioni teoriche di Teoria e Metodologia e di Comunicazione perché i compagni la prendevano in giro per le sue strisce e questo la rendeva molto triste. Era molto scarsa nel nuoto e nei lanci, ottenne buone valutazioni nella corsa e nei salti, si destreggiava molto bene nelle staffette, era appena sufficiente nel Calcio, anche perchè era bianconera e i professori erano tutti juventini;
– il canguro era tra i migliori nella corsa, ma si scoraggiò quando gli dissero che doveva muoversi velocemente su quattro zampe, come facevano i suoi compagni di corso. Era bravo nei salti in estensione, imbrogliava nel Basket perchè spesso nascondeva il pallone nel marsupio, non amava molto il nuoto e il calcio, valutazione insufficiente in Informatica, perchè …….. “saltava” spesso le lezioni;
– il pesce dopo 2 mesi abbandonò la Scuola perché si annoiava, per lui tutte le lezioni erano ripetitive e monotone, ma nessuno lo capì. Scrisse una lettera al Consiglio della Scuola ma non ricevette mai una risposta. Nuotava molto bene, non voleva giocare con gli altri animali e fu messo in disparte perchè non ubbidiva, insufficiente in Informatica e Comunicazione, non collaborava con nessun compagno di Corso, molto scarso in Volley, Rugby e Calcio;
– lo scoiattolo ricevette un 10 in arrampicata, ma il suo Insegnante di volo lo faceva partire da terra, invece che dalla cima degli alberi. Le sue gambe, alla fine del Corso, erano così indolenzite per esercitarsi in quei decolli e alla fine prese 7 in arrampicata e 6 nella corsa. Non stava mai fermo, “saltava” da una lezione all’altra, disturbava, “portava via gli appunti” dai compagni e sgaiattolava via velocemente per non essere visto, non amava gli sport di squadra e si giustificava spesso a lezione;
– il coniglio all’inizio del Corso era sempre in disparte, era molto pensieroso, aveva sempre le orecchie basse e mangiava le carote a lezione (e questo disturbava molto gli Insegnanti che lo invitavano ad uscire), non esprimeva mai il proprio pensiero per paura del giudizio degli altri (compagni e Insegnanti), correva molto veloce, ma poi fu colpito da una crisi nervosa a causa delle lezioni di nuoto, di calcio e di basket, che per lui erano molto faticose e abbandonò la scuola;
– l’ape era un grosso problema per tutti gli Insegnanti, perchè spesso “volava via” e si assentava (e nessuno se ne accorgeva) e così dopo una riunione del Consiglio della Scuola fu mandata dallo psicologo per un consulto. Lo psicologo disse che le ali dell’ape erano troppo piccole per volare ed erano poste nel posto sbagliato, inoltre non sapeva palleggiare nè tirare in porta. L’ape non vide mai la relazione dello psicologo e continuò ugualmente a volare e alla fine fu promossa;
– l’anguilla era brava nel nuoto, si muoveva bene, non sapeva volare, non sapeva giocare con gli altri, era brava in Pallanuoto, non era una “cima” ma faceva quasi bene tutto (era un poco viscida e scivolava via) e di conseguenza ottenne la votazione migliore alla fine dell’anno e fu promossa;
– il cane della prateria all’inizio frequentò tutte le lezioni, ma poi decise di ritirarsi perché tra le materie proposte non c’era “lo scavare” e si associò con il cinghiale, che anche lui si iscrisse all’inizio ma non frequentò mai e insieme ……… fondarono una Scuola Privata di Motoria e di Sport con nuove materie (più interessanti e utili al Corso), tasse più basse e fu un grande successo, anche perchè era “on line”.
Con il passare degli anni la Scuola di Educazione Motoria e Sportiva che avrebbe dovuto risolvere i problemi motori e sportivi italiani fu chiusa e tutti vissero felici e contenti, perché dell’Educazione Motoria e Sportiva non gliene fregava niente a nessuno!!!!!!!!!!!!!!!!!!”.
Si salvò solo la Scuola “on line”, dove si iscrissero altri animali (la tigre, l’elefante, il maiale, il bue, l’asino, la scimmia, il rinoceronte, la giraffa), non era obbligatoria la frequenza e le lezioni e gli esami erano “on line” e alla fine ……… tutti furono promossi.
Considerazioni personali
L’anatra è la bambina che possiede scarse capacità motorie, frequenta i corsi di danza perchè la mamma da giovane era brava nella danza, ma avrebbe voluto giocare a golf.
L’aquila è il bambino che si trasforma in un “disturbatore” perché ha il “proprio stile” di fare le cose. Anche se non sta facendo niente di male, il suo anticonformismo è percepito come un disturbo ed è per questo che spesso subisce punizioni. E’ il bambino iperattivo che deve essere seguito e ascoltato e non messo in disparte. Nelle attività motorie e sportive (individuali e di squadra) si muove bene, ma spesso è sopra le righe.
L’orso è il il bambino che sta benissimo a casa coricato sul divano, gioca a play-station, beve Coca Cola, mangia di tutto e a tutte le ore, alla Scuola Calcio fa il portiere perché così si muove poco e può giocare con le macchinine che ha in tasca, quando la palla è lontana dalla porta.
La zebra è la bambina insicura, sovrappeso e pochi si rendono conto che il suo insuccesso nelle attività motorie e sportive è dovuto alla sua percezione di essere socialmente inadeguata; spesso è derisa dai compagni e a volte reagisce in modo inadeguato.
Il canguro è colui che invece di insistere nei salti dove è molto bravo, i genitori lo iscrivono al nuoto perchè il babbo da giovane era campione nello stile delfino. Con il passare del tempo si scoraggia perché non è apprezzato, possiede grandi capacità, ma non è seguito, ascoltato e quindi abbandona.
Il pesce è il bambino che ha veramente bisogno di essere seguito più degli altri e non riesce a brillare perché non ha la volontà di insistere e di applicarsi.
Lo scoiattolo è un fallimento. I suoi genitori credono che sia un campione, ma lui non crede nei suoi mezzi e nelle sue qualità e si scoraggia. Cambia continuamente sport ma non eccelle in nessuno e pensa di essere scarso, gli piaceva il baseball ma i suoi non hanno voluto che lo praticasse e lo hanno iscritto a pallavolo e ha abbandonato.
Il coniglio è il bambino che all’inizio corre benissimo, ma siccome i suoi genitori lo obbligano ad arrampicarsi e a nuotare e non lo invogliano ad applicarsi maggiormente dove lui riesce meglio (la corsa) e alla fine ……. abbandona lo sport.
L’ape è il bambino che la Società Sportiva (dove paga regolarmente la quota) pensa che non ce la possa fare e invece, malgrado tutto, con l’appoggio dei suoi genitori, ha abbastanza motivazioni interiori per fare bene; deve essere motivato e seguito continuamente, ma non ce la fa e alla fine fa il Dirigente accompagnatore.
L’anguilla è il bambino che sa fare tutto e non si specializza in niente, però va bene così per tutti. E’ bravo, ma non eccelle in nessuno sport, anche se possiede capacità motorie eccellenti.
Il cane della prateria è il bambino che voleva fare skateboard ma i suoi genitori non hanno voluto perché è uno sport pericoloso e l’hanno iscritto ad una Scuola Calcio vicino a casa, anche perchè il babbo giocava a calcio da giovane. Dopo un anno ha abbandonato e ora è un ottimo musicista.
Il cinghiale è il bambino ribelle, anticonformista, il padrone del mondo, che non rispetta le regole, ma è un talento che spesso perdiamo per strada.
Caro Genitore, Insegnante, Istruttore, Allenatore ascolta!
I bambini sono una miscela unica di doti naturali, personalità e ingredienti che non si trovano da nessun altra parte. Alcuni bambini sono dotati intellettualmente, altri hanno la fortuna di essere dotati sul piano emotivo, altri sul piano motorio e sono creativi e fantasiosi, altri sono meno dotati, ma non è utile fare discriminazioni!
Ma sono tutti bambini che hanno bisogno di essere educati e seguiti da Genitori, Insegnanti, Istruttori e Allenatori preparati e competenti.
Ogni bambino possiede la sua propria esclusiva collezione di doti naturali.
In un contesto educativo, secondo me, deve esistere la meritocrazia ed è opportuno ricordarsi che i bambini non nascono forniti di un libretto di istruzioni di che cosa devono fare.
I Genitori facciano i Genitori (“mestiere” importantissimo), gli Insegnanti competenti ed efficaci continuino sempre a imparare per poter insegnare bene, a studiare e a personalizzare le istruzioni per i loro allievi.
Gli Istruttori e gli Allenatori facciano gli Educatori e non solo i Tecnici e non effettuino selezioni in età precoce e rispettino i ritmi di apprendimento di ognuno.
Ogni bambino è unico, come le sue impronte digitali; un diamante scintillante di impareggiabile bellezza.
Io sto con i bambini e voi?
P.S. I miei genitori volevano che facessi il Ragioniere, ma io sono diventato Insegnante di E.F. e credo di aver fatto bene questa scelta!
prof. Maurizio Mondoni