Hanno 16 anni quattro delle cinque ragazze della Nazionale di ginnastica artistica medaglia di bronzo martedì ai Mondiali di Stoccarda: Elisa Iorio, Alice D’Amato, Asia D’Amato e Giorgia Villa, lei con tre ori ai Giochi jr 2018 a Baires. La quinta, Desirée Carofiglio ne ha 19. Oggi Villa e Iorio sono impegnate nella finale individuale. Ma è tutto lo sport italiano ad aver proposto negli ultimi tre mesi teenager speciali. Eccoli uno per uno.
Giorgia Villa | ginnastica artistica
Bergamasca come Sofia Goggia e Michela Moioli. Ha compiuto 16 anni a febbraio.
«Studiamo tutte Scienze umane, l’ha scelto Casella. A me piace, alcune volevano fare il Linguistico, io nelle lingue non sono brava quindi mi è andata bene. Anche se avrei preferito l’indirizzo sportivo perché comunque una volta che avrò smesso voglio restare nell’ambiente e fare l’allenatrice».
Come avete reagito allo scandalo Nassar, il medico Usa che molestava le atlete?
«Siamo rimaste un po’ scioccate. I primi tempi, quando venivano a farci i video, dovevamo essere tutte assieme, e nella stanza col fisioterapista doveva esserci sempre qualcuno».
Intervista a Sport Week, 5 ottobre
Benedetta Pilato | nuoto
Tarantina, 14 anni e mezzo, argento ai Mondiali assoluti nei 50 rana e oro ai Mondiali jr.
“C’erano tre pugliesi in questo Mondiale e mi fa piacere, ci sta che questa medaglia abbia aperto gli occhi a tanta gente, come dire “ci siamo anche noi”, va bene. Però Sud o Nord, il posto dove nasci non racconta chi sei. Non parlo dialetto, non sono religiosa, sono italiana e basta”.
Tatuaggi?
«Sono troppo giovane: non sono ancora sicura di che cosa vorrò ricordare per tutta la vita. Non tifo, non guardo niente in tv, non conosco il nome dei campioni… lo sport è l’argento che ho nello zaino».
Intervista di Giulia Zonca, la Stampa, 30 luglio
Thomas Ceccon | nuoto
Vicentino, 18 anni compiuti a gennaio. Cinque medaglie (un oro) ai Giochi jr 2018 e due ori ai Mondiali jr 2019.
“Nuoto da quando avevo 2 anni, inizialmente praticavo anche tennis ma quando è arrivato il momento di scegliere non ho proprio esitato, passo quasi più tempo in acqua che a casa perciò posso dire che l’acqua sia diventata la mia seconda casa!”
Riesci a conciliare gli allenamenti con lo studio? “Mentirei se dicessi di sì perché comunque quando torno dall’allenamento sono stanco e non sempre ho la forza di mettermi sui libri, comunque alcune volte a scuola me lo consentono perché è un liceo sportivo quindi sono contenti di avere un atleta di alto livello”.
Intervista al portale La Scuola Fa Notizia, gennaio 2018
Matteo Spagnolo | basket
Brindisino, 16 anni. Il Real Madrid lo ha preso dalla Stella Azzurra Roma. Ha vinto il titolo giovanile in Spagna e il bronzo europeo con la Nazionale U16. Ha esordito in prima squadra un mese fa.
“Quando scoprii che il Real Madrid mi voleva, ero sbalordito. Non me l’aspettavo. Mi piacciono I play che prendono iniziative, non solo i ragionatori: Spanoulis, Bogdanovic, Doncic. Il mio sogno è diventare un giocatore di Eurolega”.
Intervista a Radio Rai Sport, giugno 2018
Larissa Iapichino | atletica leggera
Fiorentina, figlia dell’astista Gianni Iapichino e della lunghista Fiona May, 17 anni compiuti a luglio. Oro nel salto in lungo agli Europei Under 20. Salta più lontano di sua madre alla sua età.
Che guarda in tv?
«Abbiamo il televisore. Non lo accendiamo quasi mai. Vedo le serie su Netflix e ascolto i Led Zeppelin per colpa di papà. Ma anche Shawn Mendes».
Il resto del tempo libero?
«Scrivevo poesie. Vinsi un premio in quinta elementare. Adesso sono una gran lettrice di libri, quelli veri, di carta. Fra i miei amici sono la mosca bianca».
Crede in qualcosa?
«In Dio? Sa che non lo so? Di sicuro non vado più in chiesa. Mi hanno detto “guarda che il cattolico che non pratica è come se fosse un ateo”. E allora io gli ho risposto”: “E allora sarò atea…”. Io però credo in qualcosa di invisibile. Solo che non so cos’è».
Intervista a Enrico Sisti, la Repubblica, 2 marzo 2018
Jannik Sinner | tennis
Altoatesino, 18 anni compiuti ad agosto. Il più giovane italiano di sempre ad aver vinto un challenger, l’unico 2001 al mondo in un tabellone di Slam. Numero 125 al mondo.
“Se pratichi lo sport a livello agonistico devi avere degli obiettivi prestigiosi. Nessuno può prevedere il futuro, ma sognare in grande si deve. Aiuta a migliorarsi. Mi piacerebbe, un giorno, diventare meglio del mio idolo Andreas Seppi, magari tra i primissimi mondo e vincere tanti Slam. Non è un’ossessione, ma un’aspirazione”.
Intervista Alto Adige / Ubitennis, febbraio 2019
Vittoria Fontana | atletica leggera
Velocista, 19 anni, di Gallarate. Ha vinto l’oro nei 100 metri agli Europei under 20 di atletica correndo in 11”42, record italiano giovanile eguagliato dopo 30 anni.
“Dall’anno scorso ho iniziato ad aumentare gli allenamenti e a diminuire l’attenzione su altre cose come gli amici e la scuola. Io preferisco fare più allenamenti che gare: queste mi consumano molto a livello mentale, gli allenamenti invece li faccio con più voglia. Ma adesso voglio farmi vedere anche con le atlete più grandi”.
Intervista al sito Fidal Milano, 18 giugno 2019
Sebastiano Esposito | calcio
Campano, 17 anni compiuti a luglio, attaccante dell’Inter. L’Équipe lo ha inserito nella sua serie sulle “meraviglie del calcio europeo” definendolo la più grande speranza del calcio italiano.
La sua è una famiglia di calciatori: il nonno ha giocato tra i dilettanti, il padre nelle giovanili del Napoli, suo fratello maggiore nel Chievo, suo fratello minore nell’Inter…
«E poi c’è pure mio zio materno: anche lui ha giocato nelle giovanili nel Napoli. Ma non c’è un segreto, evidentemente nella famiglia Esposito si cresce a pane e pallone. Abbiamo il calcio nel dna, tutti siamo cresciuti con la voglia di diventare calciatori professionisti».
Come se la immagina, la prossima stagione?
«Innanzitutto avrei ancora l’età per giocare nell’Under 18 e quindi mi vedo sia nell’Under 18 che nell’Under 19. Poi è chiaro: spero di continuare ad allenarmi con la prima squadra, è la maniera migliore per crescere».
Intervista a Davide Stoppini, la Gazzetta dello sport, 6 agosto
Chiara Pellacani | tuffi
Romana, 17 anni compiuti a settembre. Oro europeo nella gara di sincronizzato da 10 metri.
Da dove sbuca, Chiara?
«Ho iniziato col nuoto, a tre anni, facendo salvamento. Poi mi sono accorta che i tuffi erano più divertenti. In vasca mi annoio. Devo imparare e capire ancora».
Cosa in particolare?
«Ogni cosa. Non solo dal punto di vista tecnico, ma anche come si gestiscono gli eventi, la pressione, anche se devo dire la verità: non la sento. Soltanto un po’ prima delle gare mi innervosisco e comincio a parlare senza sosta, tormentando le mie compagne. Io che in genere sono abbastanza silenziosa, forse timida, proprio non riesco a frenarmi. Parlo, parlo. In questo capisco di essere proprio gli inizi. Se devo proprio dirne una, di cosa da migliorare, direi le entrate in acqua».
Intervista di Alessandra Retico, la Repubblica, 14 luglio 2017
Ivan Federico | skateboard
Torinese, 20 anni compiuti a marzo. Oro agli X Games di Minneapolis.
Che effetto le fa pensare allo skateboard all’Olimpiade?
«Una bella sensazione, sicuramente ci garantiremo una visibilità che allargherà i confini della nostra disciplina. Ci consideravano teppisti e adesso andiamo ai Giochi».
Con la scuola non deve essere stato facile.
«Per niente. Alle elementari tutto bene, alle medie a un certo punto ho cominciato a studiare da casa. Poi mi sono iscritto all’artistico e mi hanno bocciato tre volte: non mi giustificavano le assenze perché non lo consideravano uno sport. E ho smesso di frequentare».
Si guadagna con lo skateboard?
«Negli Stati Uniti, in Brasile e in Giappone, un sacco. Io senza l’aiuto dei miei genitori all’inizio non ce l’avrei fatta e a volte mi incavolo perché gente del mio livello guadagna sette volte di più. Per me è più difficile, perché devo gareggiare anche in Italia e in Europa: ci sono stati eventi in cui il mio obiettivo era fare classifica solo per portare a casa qualcosa. Adesso con gli sponsor la situazione sta cambiando, finalmente posso permettermi qualche sfizio in più».
Intervista di Riccardo Crivelli, SportWeek, 4 agosto
Tratto da www.loslalom.it
Il meglio del racconto sportivo. Scelto e commentato
(fotto tratta da bergamonews.it)