La ginnastica artistica italiana ha un futuro già certo e non solo per le “Fate” che alle ultime Olimpiadi hanno brillato con tre medaglie, ma anche perché alle loro spalle spingono una serie di giovani determinate a far bene. Una di queste è senza dubbio Giulia Perotti, vincitrice del Campionato Italiano All Round a Quartu Sant’Elena, ma soprattutto campionessa europea a squadre con la nazionale maggiore. Già oro nel 2023 ai Mondiali Juniores, la ginnasta della Libertas Vercelli ha colpito per la sua maturità nonostante abbia soltanto sedici anni strappando così la convocazione per la rassegna iridata assoluta.
Ci racconta la vittoria del suo primo titolo italiano assoluto?
È stata per me un’emozione incredibile. Sono arrivata a Cagliari senza grandi aspettative, volevo divertirmi e portare in gara i miei nuovi esercizi. Sono riuscita a rimanere tranquilla, ho completato la prova in maniera corretta e non ho pensato molto al risultato. Alla fine delle due gare ho capito cosa avevo fatto ed ero felicissima.
Come ha vissuto questa vittoria la sua famiglia?
La mia famiglia è sempre contentissima e io devo tanto a loro perché mi hanno permesso di fare questa vita. Sono sempre contenti per qualsiasi cosa io faccia. A Cagliari, dopo la gara, sono corsa ad abbracciare mio padre perché ero felicissimo, poi una volta uscita dal palazzetto ho chiamato mia madre e mio fratello che, nonostante sia più piccolo, mi ha seguito e si è emozionato particolarmente.
Sente la pressione di essere il talento più in vista della ginnastica italiana?
Dopo gli Assoluti, con l’uscita di alcuni video, ho sentito un po’ di pressione, però cerco di pensare ogni volta di gara in gara. Se va bene, festeggio, ma poi cancello quello che ho fatto prima e mi concentro soltanto su quello che verrà.
Cosa si aspetta dai Mondiali?
Dopo gli Assoluti sono tornata subito in palestra ed è arrivata la convocazione ufficiale per i Mondiali. Partiremo fra qualche giorno e anche lì vado senza troppe aspettative, perché è la mia prima esperienza da senior in una prova iridata. Sono già felicissima di poter partecipare e voglio andar là godendomi ogni momento al meglio.
Ai Mondiali Junior ha già dimostrato il proprio talento. Quest’esperienza potrebbe aiutarla?
Può aiutarmi, ma sarà sicuramente più difficile perché ora sono entrata nel mondo delle grandi, dove ci saranno ginnaste con più esperienza di me. Insieme a Emma Fioravanti, io sarò la più piccola così andrò lì con l’obiettivo di fare il meglio possibile.
Com’è stato l’impatto con la categoria senior?
Agli Europei ho vissuto la mia prima gara internazionale ed è stato bellissimo entrare in campo gara, anche perché ero in squadra con Alice D’Amato e Manila Esposito, medaglia d’oro e bronzo nella trave alle ultime Olimpiadi. Gareggiare con loro e con altre atlete che vedevo in tv è stato molto emozionante.
C’è un attrezzo che preferisce nel programma all-round?
Mi piacciono molto le parallele asimmetriche e la trave, mentre il volteggio e il corpo libero non mi sono mai piaciuti. Adesso sto iniziando a lavorarci maggiormente su quest’ultimo e, pian piano, sto facendo sempre meglio.
Nella trave si è ispirata a D’Amato ed Esposito?
Sì, mi ispiro molto a loro, soprattutto a Manila per la sua classe anche al corpo libero. In questa specialità mi colpisce particolarmente Rebeca Andrade così come Simone Biles. Mi spiace che, essendo un Mondiale individuale, non ci saranno, però avrò la fortuna di incontrare atlete di grande spessore.
Come reagisce di fronte a un errore?
Appena scendo dall’attrezzo magari ho la faccia un po’ scura e mi metto in disparte. Mi concentro su cosa è accaduto, su cosa ho sbagliato, però dopo c’è un altro attrezzo così cerco di resettare il tutto e provo a concentrarmi su questo, senza pensare negativamente.
C’è un sogno che le piacerebbe realizzare?
Sicuramente partecipare alle Olimpiadi, ma anche iniziare l’università dopo la maturità. Ora non ho ancora ben chiaro su quale corso puntare, tuttavia
