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Tennis

Piqué vuole cambiare la Davis per 3 miliardi di dollari: sede unica, 18 nazioni. Si decide a ottobre!

Da Vincenzo Martucci 27/02/2018

La Federtennis mondiale si accorda con la società Kosmos diretta dal calciatore spagnolo. A Orlando serviranno i due terzi di voti da parte dell’assemblea annuale per modificare la gara datata 1900

Alla fine sono intervenuti i dollari dei Kosmos e il suo boss, il calciatore del Barcellona e della nazionale spagnola, Gerard Piqué. Non i Cosmos, i pionieri del soccer all’americana, ma i Kosmos con la K, quelli della “holding europea con sede centrale focalizzata sulla creazione di un portafoglio globale di risorse multimediali e sportive, sfruttando le sinergie strategiche tra forme di contenuti, piattaforme, tecnologie e aree geografiche”. Come si legge in calce al comunicato stampa diffuso dalla Federtennis mondiale (Itf) per annunciare che ad agosto ad Orlando all’assemblea annuale verrà presentata la storica associazione col gruppo – 3 miliardi di dollari in 25 anni – per trasformare la coppa Davis in una final di coppa del Mondo. Se otterrà il placet di due terzi dell’assemblea, già dal 2019 la nuova rassegna si terrebbe a novembre, 7 giorni di partite con 18 nazioni, in sede unica.
    L’accordo prevede ingenti ingaggi alle nazioni e ai giocatori ed investimenti in vari programmi di sviluppo. Ed è sponsorizzato dl presidente Itf, lo statunitense David Haggarty che, da quando ha preso il posto dell’italiano Francesco Ricci Bitti, nel settembre 2015, sta cercando insistentemente di rivoluzionare le regole del gioco. Come conferma nelle dichiarazioni di intenti: “E’ un cambiamento totale per la Federtennis mondiale e per il tennis. Il nostro consiglio ha supportato un consistente e ambizioso piano per il futuro della Davis, uno degli eventi più cari e importanti dello sport e una pietra miliare chiave nella nostra strategia ITF2024. La nostra visione è quella di creare un grandissimo finale di stagione che possa essere il festival del nostro sport, un intrattenimento con i migliori giocatori del mondo che rappresentano le loro nazioni per decidere i campioni della coppa Davis. Questa nuova partnership non solo creerà una vera finale di coppa del Mondo di tennis, ma sbloccherà anche livelli record di nuovi investimenti per le future generazioni di giocatori e appassionati di tennis di tutto il mondo”.
   Gerard Piqué ha precisato: “Kosmos è entusiasta di aderire a questa associazione con Itf. Insieme possiamo elevare la Davis a livelli ancor più alti mettendo in atto una World Cup imperdibile con le migliori nazioni e i migliori giocatori”. Ed ha aggiunto, come se fosse un dettaglio: “Investiremo inoltre 3 miliardi di dollari in 25 anni per lo sviluppo del tennis nel mondo”.
   La formula di gara, nelle stesse date dell’attuale finale di coppa Davis, prevederebbe la partecipazione delle 16 nazioni del Gruppo mondiale più 2 da selezionare, gironi all’italiana (come al Masters) che qualificano ai quarti a eliminazione diretta, confronti di due singoli e un doppio al meglio di tre set. Contemporaneamente, verrebbero disputati playoff per qualificarsi al gruppo mondiale dell’anno successivo. Rimarrebbe invariata la formula attuale delle nazioni impegnate nelle zone mondiali, che sarebbero sempre divise in gruppo I e II, coin scontri diretti in sede alternata nelle stesse tre settimane l’anno attuali, con le zone III e IV ancora con l’attuale struttura dei round-robin di una settimana.
   Insomma, il tennis deve fronteggiare ancora una volta un attacco alle proprie radici e tradizioni. Vedremo se saprà resistere. Abolendo la possibilità che una nazione anche piccola ospiti la finale di coppa Davis, scegliendosi il campo più adatto alle caratteristiche dei giocatori e offrendo uno spettacolo unico e indimenticabile alla sua gente, si elimina uno dei capisaldi della Davis stessa. Si riduce il margine di rischio per i giocatori più forti, garantendo al massimo gli interessi economici degli investitori e della tv, ma diminuendo enormemente la possibilità di sorpresa e di incertezza. Che sono alla base dello sport, e ancor di più di questa gara così ricca di fascino.

 

VINCENZO MARTUCCI
vincenzomartucci57@gmail.com
Tags: 18 nazioni. Si decide a ottobre!, Coppa davis, Piqué vuole cambiare la Davis per 3 miliardi di dollari: sede unica, tennis

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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