I sentieri di Cimbricus / In memoria del Duca di Edimburgo |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
I sentieri di Cimbricus / In memoria del Duca di Edimburgo |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Sport

I sentieri di Cimbricus / In memoria del Duca di Edimburgo

Da Sport Senators 12/04/2021

Se ne è andato poco prima dei cent'anni: quattro anni fa l’ultima apparizione nello sport, l’inaugurazione della nuova tribuna dei Lord’s, tempio londinese del cricket.

Celebrazioni: sarebbe doveroso iniziare con quella per lo scomparso Duca di Edimburgo che era mio gemello astrale (10 giugno come me, ma trent’anni prima) e di cui possiedo una lettera con firma autografa: un invito, nella primavera del ’90, per prender visione delle misure adottate, in tema di sicurezza, dalle federazioni di calcio inglese e scozzese in vista dei Mondiali di calcio. Della piccola comitiva, che venne trattata con ogni riguardo (direi… principesco) faceva parte anche Alfredo Pigna.

Quel buonanima del Duca non si offenderà se diamo la precedenza a un’altra celebrazione, anche questa legata a un 10 giugno (1981), annunciata dal sindaco di Firenze Dario Nardella dopo che Firenze è stata scelta per ospitare il Golden Gala: il quarantesimo anniversario del record mondiale degli 800 ad opera di Sebastian Coe, ora Lord Coe, presidente di WA, un tempo (former) IAAF.

È un’eccellente idea, alla quale manca un piccolo supporto: il luogo dell’exploit. Da tempo la pista del Franchi è stata estirpata, con ampio spazio concesso a quel che Ciotti chiamava il campo per destinazione. Ricordo che quando Coe, parecchio tempo dopo l’espianto, venne e saperlo, disse: “Potevano dirmelo. Ne avrei comprato tre o quattro metri come souvenir e da mostrare ai miei figli”.

Non conosco i particolari ma penso che la cerimonia avrà luogo al Ridolfi che da un po’ di tempo viene chiamato Firenze Marathon. Ridolfi, chi era costui? Non conosco neppure l‘età della pista. A occhio, 2005. Quella di Napoli porta l’annata 2019. Più o meno il contrario di quel che avviene per il vino.

E ora possiamo passare, come direbbe Evelyn Waugh, al caro estinto. “Potrete vantare un fatto: dopo migliaia e migliaia di avvenimenti a cui ho partecipato, questo è l‘ultimo”, disse Filippo, quattro anni fa, all’inaugurazione della nuova tribuna di Lord’s, il “tempio” londinese del cricket. Era uno dei tanti sport che il Principe aveva praticato (capitano della squadra della scuola di Gordonston, in Scozia), frequentato (hockey, vela), aiutato a crescere (sport equestri), governato.

Il polo rimane il grande amore (così come lo era stato per un giovane sottotenente degli Ussari, per il ruolino del reggimento Winston Spencer Churchill), che gli venne instillato dallo zio, Louis Mountbatten, responsabile delle operazioni combinate, comandante delle truppe alleate in Oriente, conte di Burma, ultimo Viceré d’India.

Filippo (nato a Corfù, dove curiosamente il cricket è di casa, un lascito della breve occupazione britannica delle isole Ionie) inizia a coltivarlo assiduamente durante la sua permanenza a Malta, dove prestava servizio nella squadra navale britannica: nell’isola era stato seguito dalla giovane moglie, Elisabetta. Nella prima metà degli anni Cinquanta fonda il Windsor Park Team, vince il British Open Challenge, guida a due riprese la federazione (così come aveva fatto con il cricket) e assiste con soddisfazione agli esordi del figlio Carlo. Appende lo stick, la lunga mazza, nel ’71, a cinquant’anni, per un inizio di artrite. Più tardi anche William seguirà la tradizione di famiglia.

Nel ’52, a Helsinki, festeggia la medaglia d’oro della staffetta 4×400 della Giamaica con modalità molto informali: va a far visita al quartetto nel Villaggio Olimpico; spunta una bottiglia di whisky ma non ci sono bicchieri. E così viene organizzato un altro tipo di staffetta, con il bicchiere che contiene gli spazzolini da denti che passa di mano in mano. Quattro anni dopo, a Melbourne, in veste ufficiale, tocca a lui dichiarare aperti i primi Giochi organizzati nell’altro emisfero.

È appena dietro un passo alla consorte quando, il 30 luglio 1966, Elisabetta premia i Ramsey’s Boys dopo la memorabile finale contro la Germania Ovest. Nella foto, si intravvede sul volto del Principe un sorrisetto compiaciuto. Le radici tedesche (e danesi) erano state tagliate per sempre.

Presidente del comitato olimpico britannico, non dimentica il mondo equestre e diventa uno dei pionieri di una specialità – i carriaggi – entrata a far parte dei Mondiali, al pari del dressage, degli ostacoli e del concorso di campagna.

In una delle ultime foto pubbliche, in un loden perfetto, è a fianco di Harry: nonno e nipote sono a Twickenham per la finale della Coppa del Mondo di rugby, un match tra due vecchi dominion, Nuova Zelanda e Australia, che non hanno rinunciato a occupare una parte della loro bandiera con l’Union Jack.

Giorgio Cimbrico

*articolo ripreso da sportolimpico.it

Tags: I sentieri di Cimbricus / In memoria del Duca di Edimburgo

Condivisione...

Articolo precedente
Schwazer, le verità nascoste
Articolo successivo
Coco Gauff superstar…anche chiusa in ascensore

Nota sull’autore: Sport Senators

Post correlati

  • Allarme, mancano le palestre!
  • Rikako Ikee: dopo 406 giorni batte la leucemia e torna a nuotare verso l’Olimpiade!
  • Lo scudetto di Bastoni / la vera rivelazione
  • Osservatorio / Scusate, ma qualcosa mi sfugge
  • No alla pista di bob a Cortina. Non ho parole: che figura!
  • Dalla spiaggia di San Diego alla terra di Roma, Taylor Fritz, un americano… sul rosso?

Ultimi articoli

  • Briciole dal Foro Italico, Joao e il parrucchiere ungherese che spegne la torcida
  • Giro in Testa – Savoldelli plana in Belgio: il Falco va subito in rosa a Seraing
  • Il Foro Italico non è mai stato cosi bello, Roma è pronta per il quinto Slam?
  • Una giornata al Foro Italico agli Internazionali BNL d’Italia 2025 con il contapassi che supera quota 20 mila
  • Inter, Jackpot Champions League, ora la finale
  • Fiocchi di Ghiaccio – Il capolavoro di Constantini e Mosaner, il ritorno dell’hockey azzurro, la suggestione Ravetto

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi