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Motori

Ferrari buttafuori Mercedes? Ma dai! L’accusa rientra subito. E la rimonta di Hamilton non è miracolosa… 

Da Sport Senators 09/07/2018

Vettel con Bottas in Francia, Raikkonen con Hamilton a Silverstone: le rosse rigettano le polemiche accusando il pilota inglese di non saper perdere. Lewis risale dall’ultimo posto, ma le distanze fra i primi tre e gli altri nelle prove cronometrate di sabato erano state siderali!

Dopo l’eccitante vittoria di Vettel e della Ferrari a Silverstone, che ha portato punti importanti in classifica e una bella iniezione di fiducia al pilota tedesco e alla Scuderia per il futuro, il Gran Premio di Gran Bretagna si è chiuso con una coda di veleni quasi senza precedenti. Fra dichiarazioni effettive e parole, secondo alcuni dei protagonisti, male interpretate dai traduttori, c’è stato uno scambio di accuse tra Mercedes e Ferrari. Lewis Hamilton, il team principal Toto Wolff e il direttore tecnico James Allison (che, fra l’altro ha lavorato a Maranello dal 1999 al 2004 e dal 2013 al 2016…) in un primo tempo hanno imputato a Kimi Raikkonen, colpevole per aver urtato la vettura del campione inglese alla terza curva, mandandola fuori pista e facendola precipitare in ultima posizione nel primo giro, di aver deliberatamente provocato l’incidente o almeno di aver agito da incompetente.
   Accuse molto gravi che avrebbero meritato un’indagine approfondita da parte dei commissari sportivi della gara. Se l’inchiesta, in base alle testimonianze e soprattutto ai dati raccolti dalla telemetria (ormai le monoposto sono dotate di un tal numero di sensori e di controlli per cui nulla può sfuggire sulle manovre dei piloti), avessero confermato la volontarietà dell’atto del finlandese, Raikkonen avrebbe meritato una punizione esemplare, come una sospensione per uno o più Gran Premi. Ma l’investigazione non è stata neppure presa in considerazione. Anche perché gli stessi Hamilton, Wolff e Allison hanno cambiato le carte in tavola – sapevano che sarebbero incorsi almeno in una bruttissima figura se non in una querela – sostenendo che le loro frasi erano “scherzose” e, appunto, male interpretate. Comunque gli interessati hanno giustamente sottolineato che nelle ultime tre corse prima Vettel con Bottas in Francia quindi Raikkonen contro Hamilton domenica a Silverstone, la Ferrari «ha buttato fuori» due Mercedes.
    Non vogliamo allungare la storia con la replica piccata della Ferrari. Diciamo soltanto che Maurizio Arrivabene ha definito le accuse ridicole aggiungendo però che la Mercedes ha dimostrato di non saper perdere. Risultato di tutta la vicenda: clima arroventato nel paddock. Hamilton che già nel giorno della qualificazione vinta aveva snobbato i due ferraristi al momento di fare la tradizionale foto a tre, dopo la corsa si è rifiutato di dare la mano a Raikkonen, che aveva ammesso di aver fatto un errore e voleva chiedergli scusa. L’attrito è molto forte e sarà interessante vedere cosa potrà succedere a Hockenheim fra due settimane quando si disputerà il GP di Germania, in casa dunque di Vettel.
    Tornando a Silverstone, tutti hanno esaltato l’impresa di Hamilton che da ultimo è riuscito a salire sul podio, piazzandosi in seconda posizione. Vorrei andare controcorrente, nel giudicare le gesta, in questa occasione, di Lewis, del quale non si possono discutere talento, coraggio e determinazione. Dobbiamo tenere conto delle prestazioni delle vetture. Sabato, nei giri cronometrati per la pole position, il settimo era staccato di 1”3 e il decimo di oltre 2 secondi. Questo significa che a parte i primi tre top team, Ferrari, Mercedes e Red Bull, tutti gli altri pagano uno svantaggio siderale. Quindi, quando il campione del mondo ha ripreso la sua corsa, ha fatto un sol boccone di Sirotkin, Stroll e Hartley che erano partiti dai box. Successivamente sono stati eliminati Leclerc per un problema tecnico, Grosjean e Sainz (collisione), che Verstappen si è dovuto ritirare per il malfunzionamento dei freni, che Ricciardo ha bruciato le gomme e non andava avanti, che Bottas lo ha lasciato passare, perché anche lui aveva difficoltà con le gomme (e forse per ordini di scuderia), possiamo sostenere che la rincorsa di Hamilton è stata largamente facilitata. Aggiungiamo inoltre che ci sono state due safety car che hanno compattato il gruppo, eliminando i distacchi e che Raikkonen è stato penalizzato di 10 secondi. L’inglese inoltre si è lamentato per tutta la corsa,  raccontando via radio che la sua Mercedes non stava in strada, che gli sembrava di avere perso potenza… Tutto questo annacqua un po’ la prestazione di Hamilton, a mio modesto avviso. Detto questo, Lewis resta un grande fuoriclasse che, probabilmente, a Hockenheim, se sarà riuscito a liberarsi la mente dalle ombre e dai sospetti, potrà cercare di vincere con pieno merito.
Cristiano Chiavegato

 

Tags: ferrari, formula 1, GP silvestone, Mercedes, polemiche

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