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Rosolino: “Concretezza ed ingegno: che bravi i nostro tecnici! Il più fenomeno? Vergani”

Da Vincenzo Martucci 10/08/2018

Massimiliano Rosolino: “Oggi c’è una base migliore ed investimenti da parte della federazione, la fiducia aiuta i talenti. Che si allenano e vengono fuori con determinazione”

Massimiliano Rosolino, lei era stato l’ultimo italiano ad aggiudicarsi tre ori agli Europei, ad Helsinki 2000, ma con l’aiuto di una staffetta, Simona Quadrella è la prima azzurra di sempre a riuscirci in tre prove individuali. Come giudica la nuova star del nuoto italiano?
“Brava, molto brava, un talento che si conosceva, ma che fino a sei mesi fa non era venuto fuori in modo così eccezionale. E’ una ragazza molto determinata che si è allenata tanto e bene. Sinceramente pensavo che gli 800 fossero la sua gara, ma ha vinto anche i 1500 e mi ha stupito nei 400, dimostrando che siamo davanti a un ottimo prospetto che sta anche prendendo forte coscienza di sè”.
Anche l’oro nei 100 farfalla di Piero Codia ha fatto sensazione.
“Anche lui ha raccolto quanto ha seminato, sono davvero felice, lo conosco bene. Un super bravo anche a Restivo: fare 1’56″29 nei 200 dorso, col primato italiano, in una gara come gli Europei, contro i più forti, non è così facile”.
Sui social che cura, ha colto aspetti particolari dietro le quinte degli Europei?
“Beh, proprio Piero è un ragazzo schivo, che alla fine voleva essere solo lasciato in pace, mentre Simona, che è molto più giovane, rideva e scherzava con le amiche. Mentre Miressi pensava solo alla sua Playstation. Che personaggi anche il nostro colosso: io pensavo che, contro un Dotto, avrebbe perso, avrebbe pagato l’inesperienza, e invece ha vinto”.
Come giudica questa spedizione azzurra di Glasgow con 22 medaglie?
“Un vero successo, al di là delle medaglie, per come la quasi totalità degli atleti hanno realizzato le aspettative della vigilia: chi le semifinali, chi la finale, chi il podio”.
Qual è il segreto?
“Io credo la fiducia che è stata data a molti di loro, come Rummolo a Sydney, glie diedero un posto in extremis e lui andò in medaglia. Stavolta è successo alla 4 x 200 con due elementi ripescati. Certe scelte tira fuori il carattere”.
Che spettacolo anche Margherita Panziera nel dorso.
“Un altro talento noto che, un anno fa, era andata per aria per una virata in cui si era accartocciata. E’ andata bene agli Italiani, al Sette Colli e ai giochi del Mediterraneo, così ha preso fiducia ed è esplosa agli Europei”.
Paltrinieri non ha preso ori.
“Per me è stato pazzesco anche Greg: non stava bene, ma ha vinto due medaglie”.
Solo la Pellegrini è rimasta a mani vuote.
“Lei otto volte su dieci prende le decisioni giuste, anche stavolta saprà bene come raddoppiare gli sforzi per arrivare ai suoi obiettivi”.
Qual è il filo conduttore fra il primo bum del nuoto italiano guidato dal compianto Castagnetti e quello di oggi?
“Io credo che sia la bravura dei tecnici e la loro conoscenza degli atleti. Noi italiani abbiamo la capacità di unire concretezza ed ingegno. Guarda il caso Vergani nei 50 stile, ha fatto un tempo (21”37) col quale si vincono le Olimpiadi, mi ha impressionato tanto per la sua velocità di base, eppure pesa 75 chili e batte i colossi”.
Oggi c’è anche una grande base: ai campionati italiani di categoria a Roma fino al 13 agosto ci saranno 4000 atleti.
“Grandi sforzi delle società, della Federazione e anche dei genitori che a metà agosto portano i figli in piscina a Roma. Ai miei tempi eravamo pochi elementi e avevamo un paio di centri di vertice. Oggi il centro di Ostia è una certezza, Verona è un polo importante e l’Aniene Roma si sta prendendo grandi soddisfazioni col tecnico Minotti che è salito dal settore giovanile. Il tutto col monitoraggio dei CT Butini e Morini anche per sostenere le realtà che hanno bisogno d’aiuto”.
Vincenzo Martucci
Tags: europei, nuoto 2018, opinione rosolino

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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