Un tempo, nemmeno troppi anni fa, era il Trap italiano a dominare nel mondo. Lo Skeet è venuto dopo: per certi versi è stata la Cenerentola del nostro potente movimento tiravolistico. L’unica medaglia olimpica del piattello italiano di Tokyo 2021 è però merito della Skeettista Diana Bacosi. Lo Skeet italiano ha avuto campioni, fin dal 1968: Romano Garagnani, Luca Scribani Rossi, Bruno Rossetti, Ennio Falco e Andrea Benelli, senza dimenticare Chiara Cainero. Ma niente in confronto al Trap, la Fossa olimpica. Proprio Benelli, lo specialista toscano dello Skeet, è oggi il direttore tecnico di tutte le squadre azzurre.
Gli atleti dello Skeet in ballo per le prossime carte olimpiche sono numerosi, guidati dal ct Valerio Filippetti che li ha “ruotati” e rodati nelle prime 4 prove di Coppa del Mondo e hanno raggiunto un’incredibile serie di risultati. Invece gli azzurri del Trap, numerosi anch’essi e agguerriti, attualmente impegnati in Egitto, sono ancora a bocca asciutta. Non mancano i protagonisti, manca forse la punta di diamante, tanto che a Doha (Qatar), a marzo, è sceso in campo persino il supercampione Giovanni Pellielo, tornato in Nazionale a 53 anni per volontà del nuovo direttore tecnico Marco Conti… mentre Mauro De Filippis (42) e Daniele Resca (36) sono ancora in cerca della condizione. Anche Jessica Rossi è in affannosa rimonta mentre Silvana Stanco aveva già conquistato la carta olimpica nell’agosto del 2022. Ma niente può ancora essere deciso: nel tiro il pass olimpico tocca al Paese e non al singolo atleta, poi è il direttore tecnico che sceglie chi portare ai Giochi.
La punta dello Skeet è il pistoiese Gabriele Rossetti, che era stato una sorpresa d’oro a Rio 2016. Ha ventotto anni e ha vinto due prove di World cup quest’anno: a Larnaca (Cipro) un mese fa e al Cairo pochi giorni fa. «La faccio semplice, sono felice», ha dichiarato Rossetti. «Un mese fa ho vinto la prima Coppa del mondo della mia carriera, unico oro che mi mancava, e oggi la seconda. Fino a ora, quest’anno, due ori su due partecipazioni. Non posso che essere più che soddisfatto. Voglio condividere la mia gioia con Andrea (Benelli, ndr) che ho sentito davvero tanto vicino, ma anche con i miei compagni di squadra». In Egitto Rossetti ha battuto Elia Sdruccioli di un solo piattello. Il ventinovenne anconetano è alla prima medaglia senior in una Coppa del mondo. Argento al Cairo anche Simona Scocchetti, classe 1985, di Tarquinia (Vt) che quest’anno si era già messa al collo il bronzo nella prova di Doha e con Rossetti ha conquistato un altro bronzo nel Mixed team in Egitto. È importante perché proprio il Mixed di Skeet assegnerà la medaglia olimpica.
La nostra squadra di specialità appare fortissima: la tosco-umbra Bacosi ha conquistato la carta olimpica agli Mondiali 2022, vincendoli, il sassarese quarantatreenne Luigi Lodde ha conquistato la carta olimpica agli Europei 2022, i due insieme nel Mixed si sono classificati terzi a Doha; l’udinese ventiseienne Erik Pittini ha vinto l’oro nella prova World cup di Larnaca e l’altro ventiseienne romano Valerio Palmucci il bronzo a Rabat (Marocco). Ma ci sono anche la vicentina Martina Maruzzo e l’aretina Martina Bartolomei, la romana Chiara Di Marziantonio, il fiorentino Andrea Galardini, il casertano Tammaro Cassandro.
Adesso è l’ora del Trap, dei ragazzi soprattutto. Il direttore tecnico Conti sta sperimentando tutti i tiratori a sua disposizione per uscire dall’impasse. Questa volta si affida all’ascolano Massimo Fabbrizi, argento a Londra 2012, al romano Simone Lorenzo Prosperi e al nisseno Fabio Sollami. Un terzetto molto esperto che dovrà fare meglio del quarto posto di Daniele Resca che finora è il risultato migliore degli azzurri in Coppa del Mondo, a Rabat. Sulla strada degli Europei di settembre a Osijek (Croazia), dove si assegnerà la carta olimpica.
Massimo Vallini