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Ciclismo

Peter Sagan, verso l’infinito e oltre

Da Luca Marianantoni 02/10/2017

Dopo Richmond e Doha, Peter Sagan ha vinto anche a Bergen diventando il primo ciclista di sempre a trionfare in tre edizioni consecutive del Mondiale. Sarà lui il nuovo tiranno del ciclismo del terzo millennio?

Peter Sagan è il nuovo tiranno del ciclismo, il ciclismo delle corse di un giorno, soprattutto del Mondiale che lo slovacco è riuscito a vincere per tre volte di fila, a Richmond, Doha e Bergen.
Non ha una squadra che lo piloti allo sprint come aveva il nostro Marione Cipollini e neppure una nazione con un minimo di tradizione. Nessun ciclista slovacco, prima e dopo di lui, è mai giunto sul podio di una classica; solo uno, il modesto Peter Velits, ha chiuso un grande giro sul podio: secondo alla Vuelta del 2010 dopo la squalifica per doping di Ezequiel Mosquera.
Eppure nella storia del ciclismo Peter Sagan c’è già entatro grazie al tris di Bergen. Mai nessuno prima di lui aveva vinto l’iride per 3 anni di fila. Si erano fermati a 2 di fila Georges Ronsse nel 1928-1929, Rik Van Steenbergen nel 1956-1957, Rik Van Looy nel 1960-1961, Gianni Bugno nel 1991-1992 e Paolo Bettini nel 2006-2007.
Tre mondiali, ma nell’arco della carriera, sono prerogativa, oltre che di Sagan, di solo altri quattro super eletti: Alfredo Binda, Rik Van Steenbergen, Eddy Merckx e lo spagnolo Oscar Freire.
Binda vinse il terzo titolo a 30 anni, Van Steenbergen a 33 anni, Merckx a 29, Freire a 28 anni, Sagan invece ne ha solo 27 e non c’è quota, presso i bookmakers, sul fatto che sarà il primo ciclista di sempre a conquistare per quattro volte la maglia di campione del mondo.
La grande sfida di Sagan diventa ora di dominare e vincere anche le grandi classiche; uno come lui, con le sue caratteristiche (passista molto veloce, dallo scatto secco e molto resistente alla velocità), non può limitarsi a un Giro delle Fiandre (2016) e due Gand-Wevelgem (2013 e 2016). Alla Sanremo si è fatto beffare per 2 volte allo sprint (nel 2013 dal tedesco Gerald Ciolek e quest’anno dal polacco Michal Kwiatkowski), alla Parigi-Roubaix non è mai riuscito a fare meglio del sesto posto del 2014, nelle altre grandi classiche non ha mai ottenuto piazzamenti di rilievo.
Eppure pochi ciclisti delle ultime generazioni, hanno il fiuto della vittoria che ha Sagan. Un ciclista semplicemente fantastico che quando si mette in testa di vincere, quasi sempre vince.

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Nota sull’autore: Luca Marianantoni

Una vita tra numeri, statistiche, campioni e imprese memorabili. L'amore più grande il tennis con cui ha collezionato la presenza in 53 tornei del Grande Slam a partire del Roland Garros 1989. Ha collaborato a pubblicazioni e libri di tennis.

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