“Non si uccidono così anche i cavalli?” L’inquietante film degli anni 70 sulle massacranti maratone di ballo rivive nel tennis moderno. Per assicurarsi molto più di un pugno di dollari i professionisti della racchetta accettano da anni il micidiale trittico sulla terra rossa Montecarlo-Barcellona-Madrid che porta ai classici di Roma (da mercoledì) e Parigi. Eppure il bollettino delle sciagure è sempre più ricco e inquietante: dalla capitale spagnola escono per infortunio Jannik Sinner (anca), Daniil Medvedev (inguine), Carlos Alcaraz (edema all’avambraccio), le prime 3 teste di serie di un Masters 1000 ingombrante, come calendario, e anomalo, per l’altitudine. Con l’aggravante delle palle diverse da un torneo all’altro. Tanto che negli ultimi mesi hanno sofferto alla zona del gomito, del polso o dell’avambraccio Djokovic, Alcaraz, Carreño Busta, Tsitsipas, Medvedev, Rune, Fritz e Korda.
GUAI CARLITOS
Due turni di stop non sono bastati a guarire dai problemi fisici del prodigioso Carlitos Alcaraz che, a 20 anni, a già salito al numero 1 del mondo ed ha vinto due Slam, ma è anche finito fin troppo spesso in infermeria. Sollecitato negli ultimi giorni da Struff e Rublev, l’erede di Rafa Nadal ha forzato il braccio destro sempre guantato e, dopo il ko nei quarti ha twittato: “Dopo Madrid ho sentito dolore, ho fatto degli esami: ho un edema muscolare nel pronatore rotondo, conseguenza del mio ultimo infortunio. Purtroppo non potrò giocare a Roma. Ho bisogno di riposo per riprendermi e poter giocare al 100% senza dolore”. Così aumentano i punti interrogativi su un’attività molto stressante cominciata già da qualche anno, spinta anche in allenamento, portata agli estremi nelle partite e mal gestita in generale. Da brividi, davanti allo spettro di Rafa Nadal che sta chiudendo fisicamente a pezzi la pur fulgida carriera ma a Roma ci sarà, in nome dei 10 urrà al Foro.
SINNER-MEDVEDEV
Il duro cemento, le tante partite serrate, il gioco sempre più fisico con tante sbracciate e quindi tante torsioni accomunano altri due protagonisti di vertice come Sinner e Medvedev, entrambe sofferenti in una specifica parte del corpo che viene continuamente sollecitata. Nei quarti di Madrid, Jannik ha rinunciato per precauzione dando via libera ad Auger Aliassime, offrendo l’ennesima prova di maturità e responsabilità. Sembra che gli esami abbiano tranquillizzato il Profeta dai capelli rossi che, dopo il riposo assoluto a Montecarlo, riprenderà lunedì gli allenamenti direttamente a Roma in vista del debutto atteso non prima di venerdì. Daniil, invece, s’è bloccato dopo il primo set dei quarti con Jiri Lehecka: “All’improvviso ho sentito il fianco come bloccato. Vediamo se è un problema che si risolve in 5 giorni o in 2 settimane e posso difendere il titolo a Roma, mi piacerebbe, ma direi che sono a rischio. Meglio giochi, più partite fai, più rischi prendi e stanchi il corpo, e più arrivano gli infortuni”. Magari Novak Djokovic, che non gioca dal 13 aprile a Montecarlo, sta meglio fisicamente dei giovani rivali. Il suo problema è lo spirito: si sarà ricaricato?
MADRID-CAGLIRI
A Madrid, con la formidabile rimonta su Rybnakina per 1-6 7-5 7-6 Sabalenka replica oggi la finale di 12 mesi fa contro Swiatek; Andrey Rublev si qualifica per la finale uomini superando Fritz per 6-4 6-3, mentre Jiri Lehecka si ritira (anche lui!) per un problema alla spalla dopo 6 game e lascia via libera ad Aiuger Aliassime (al terzo successo gratis). Al Challenger “175” di Cagliari, il numero 2 del torneo e 29 del mondo, Lorenzo Musetti, rimonta Borges (Por, 56) per 1-6 6-1 6-2, oggi gioca la prima semifinale dell’anno contro Galan (Col, 89), partendo dal successo di Napoli 2022.
Vincenzo Martucci (Tratto dla messaggero del 4 maggio 2024)