“The last but non least”, direbbero i suoi nuovi concittadini. Francesco Molinari oggi tornerà in campo dopo una pausa durata quasi sette mesi, iniziata il 12 marzo dopo il primo giro del The Players (poi interrotto per coronavirus). Sette mesi in cui i suoi colleghi hanno gioito, pianto, vinto, perso, imbucato putt da quaranta piedi e sbagliato tap-in da cinque centimetri. È l’ultimo giocatore del PGA Tour a tornare in campo dopo il lockdown. La sua carriera ripartirà da Las Vegas, Nevada, dove da oggi si terrà il Shriners Hospitals for Children Open.
Sarà bello vedere Chicco di nuovo in campo, anche se lui stesso è il primo ad ammettere che il processo per tornare al top sarà molto lungo: «ad essere sincero – ha commentato il torinese – non ho grandi aspettative per questo torneo. Ho giocato poco a golf ultimamente, forse è stato il periodo in cui ho giocato di meno in tutta la mia vita. So che ci vorrà del tempo per ritrovare il mio gioco, ma non ho fretta e non devo correre».
Molinari ha deciso di prendersi una pausa soprattutto per questioni famigliari: si è spostato da Londra a San Francisco prima, e da san Francisco a Los Angeles poi; ora si è stabilito definitivamente insieme alla moglie e ai due figli nella bellissima città della California. Per la cronaca, l’italiano era a San Francisco proprio quando in città si stava svolgendo il Pga Championship, ma mentre Morikawa alzava il trofeo lui era allo zoo con la sua famiglia. I viaggi intercontinentali da Londra all’America sono molto lunghi e dispendiosi fisicamente, per questo Francesco ha deciso di trasferirsi più vicino ai tornei a cui partecipa. È verosimile pensare che d’ora in poi apparirà ancor meno sullo European Tour.
A Las Vegas c’è un Chicco che sta bene fisicamente e mentalmente: «sono molto motivato, più di quanto lo ero prima della pausa. Nei primi mesi del 2020 il mio gioco ha sofferto e non mi sentivo granchè confidente o fiducioso. Probabilmente era il momento giusto per staccare la spina». Francesco ora è al settantatreesimo posto dell’ordine di merito mondiale. Al TPC Summerlin, sede del Shriners Hospitals for Children Open, era arrivato quarto nella stagione 2016-17. Nel 2020 fino ad ora non ha alzato nessun trofeo, mentre nel 2018 erano arrivate la vittoria all’Open di Carnoustie e al Quicken Loans National, e nel 2019 quella all’Arnold Palmer Invitational, in cui indossò il gilet rosso ridicolizzando il percorso con un ultimo giro eccellente (-8 in 64 colpi).
Da oggi inizia ufficialmente la seconda carriera di Francesco Molinari. La prima si è conclusa verosimilmente all’ultimo giro del Masters di Augusta dello scorso anno, in cui era in testa fino alla buca 11. Dalla buca 12 in poi di quel 14 aprile 2019, in cui fece un doppio bogey aprendo a Tiger Woods la strada per la vittoria finale, è stato protagonista di una faticosa e estenuante ricerca di qualcosa che improvvisamente era sparito, come se la luce che illuminava il suo gioco si fosse spenta. Laser-Frankie è pronto a riaccenderla. Dalle 21.15 di stasera.