Evviva la stanchezza. Finalmente a Londra mondiali più veri |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Evviva la stanchezza. Finalmente a Londra mondiali più veri |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Atletica

Evviva la stanchezza. Finalmente a Londra mondiali più veri

Da Pierangelo Molinaro 11/08/2017

Stupisce lo stupore per i mancati trionfi di campioni come il sudafricano Van Nierkerk. Ma certe debaclé ci dicono che stiamo tornando a risultati più vicini alla realtà (e forse più puliti….)

Ma che atletica vogliamo? Gridiamo e strepitiamo contro il doping e quando la pista ci offre spettacoli di umana sofferenza siamo delusi, diciamo che non era più come una volta, che i campioni che cadono sono forse mezzi campioni. Una settimana di Mondiali di Londra ci ha offerto un quadro nuovo, niente affatto deludente, anzi… Per chi ama e conosce questa disciplina lo stupore non arriva grazie ad un numero, ad un primato che può nascondere fra le sue pieghe procedure inconfessabili, ma da coraggio, dalla capacità di sognare di un ragazzo capace di sfidare i suoi limiti e la fama degli avversari.

Sono state esaltanti le vittorie del francese Bosse sugli 800 metri in un “modesto” 1’44”67. Pareva un tentativo di suicidio il suo attacco a 250 metri dal traguardo ed invece così ha sorpreso l’Africa intera ed il resto del mondo. Ha attaccato, è andato davanti ed ha saputo resistere. Come al limite dell’incredibile è stata la vittoria del norvegese Warholm nei 400 hs (48”35) che non ha subito il timore riverenziale per gli statunitensi, si è scrollato di dosso i complessi degli europei troppo piccoli e brutti ed è andato a dominare a testa alta. Crono normali si diceva un tempo, ma forse è con questa nuova “taratura” che dovremo far i conti in un futuro che speriamo più pulito.

Torniamo ad emozionarci per queste lotte se non vogliamo condannare a morte l’atletica. Mostrano il meglio dell’uomo, non le sue scappatoie. Basta ipocrisia.

Bentornata stanchezza. Da troppo tempo non la vedevamo, cancellata da troppi Big Jim capaci di regalare “numeri” che andavano contro la fisiologia umana. E’ stato brutto vedere Wayde Van Nierkerk crollare sul traguardo della finale dei 200 metri? No, è stato umano. Così come il suo grande avversario, Isaac Makwala del Botwana, solo quinto nella stessa finale. Non ce la facevano più. E c’è chi ha criticato il sudafricano perché mercoledì nella finale dei 400 metri non è diventato il primo uomo nella storia ad abbattere il muro dei 43 secondi sul giro di pista. Troppo sparagnino nel finale è stata l’accusa, uno schiaffo allo spettacolo. Ma quegli ultimi 50 metri per il povero Wayde sono stati una parete di sesto grado. Bisognava capirlo.

Certo è che in fatto di ipocrisia anche la federazione internazionale non ha scherzato, confezionando un programma che prevedeva il primo turno dei 200 metri fra semifinale e finale dei 400 metri. Chi conosce le due distanze sa che i meccanismi sono diversi, che c’è un cambio di ritmo violento che non può attivare con un interruttore e soprattutto due volte nel giro di 48 ore. E pensare che questa pensata voleva “aiutare” chi inseguiva il sogno di dominare le due distanze. Certo che era possibile, ma è meglio non pensare a “come”.

La prova? Il crollo di Van Nierkerk negli ultimi metri della finale dei 200 aveva avuto un antipasto sintomatico il giorno prima nelle finali dei 400 femminili, quando si sono viste fuoriclasse come la bahamense Shaune Miller e la statunitense Allison Felix piantarsi come alberi di banane sulla retta d’arrivo.

La lotta al doping è tutt’altro che conclusa, ma i sintomi dei Mondiali di Londra ci stanno dicendo che siamo sulla buona strada. Non si vincerà mai, ma già la paura di controlli veri può fare miracoli.

Pierangelo Molinaro

 

Tags: Atletica, Evviva la stanchezza. Finalmente a Londra mondiali più veri, Pierangelo molinaro

Condivisione...

Articolo precedente
Shapovalov stoppa Nadal. Ma per il sosia di Borg non è proprio una vera sorpresa…
Articolo successivo
Fenomenale “Chicco”: miglior score di sempre di un italiano in un Major (-7), quarto dopo due giri!

Nota sull’autore: Pierangelo Molinaro

Ha studiato Biologia all’Università di Pavia. Dopo le esperienze all’Informatore, Corriere di Pavia e SuperGol, ha seguito da inviato per la Gazzetta dello Sport 12 Olimpiadi, 27 Mondiali e 7 Europei di atletica, 5 Paralimpiadi. E’ specializzato anche di sci e doping.

Post correlati

  • Da Leonida a Bolt, passando per Tarzan e Jordan: quant’è difficile anche per un talento trovare un’altra corsia libera!
  • “Ho rinunciato a ferie e lavoro per partecipare alle Olimpiadi”
  • Dal direttore tecnico La Torre agli Europei: la demagogia soffoca la nostra atletica
  • Coppa Europa, vecchio mon amour…
  • Larissa Iapichino e l’abbraccio con Fiona May: un passaggio di consegne che fa commuovere l’atletica italiana
  • Tortu, dai 200 ai 100… il ridimensionamento è proprio corretto?

Ultimi articoli

  • Migliaia di giovani avvicinati al tennis grazie a racchette in classe
  • Sorridi Jasmin la finale degli Internazionali Bnl d’Italia è realta
  • Statue e giocatori, una similitudine magica che solo a Roma si trasforma in realtà
  • I Mondiali di tennistavolo a Doha. Lotta di potere sul tavolo e fuori
  • Giro in Testa – Il ritorno di Bernal: l’aquila colombiana si veste di rosa sul Gran Sasso
  • Paolini in finale: Roma torna a parlare italiano (con accento toscano)

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi