“Italica”. Un po’ nostalgica, molto vintage e ancor di più orgogliosa messaggera del made in Italy. L’idea del vulcanico creativo Andrea Coiro ha fatto il bis di giugno nel cuore della Sabina sfoggiando in vetrina al Circolo Tennis Sant’Agnese di Roma per rilanciare passione e creatività tipici del Belpaese, all’insegna del bel vivere e della calma, dell’attenzione, del gusto.
Che diventano cura dei particolari e puro piacere – “contro il logorio della vita moderna”, parafrasando una famosa pubblicità anni 60 -, tra sport, cultura, musica, cultura e tradizioni. Come Ernesto Calindri, che interpretava e soavemente magnificamente quello spot, anche Italica mette quasi un tavolino in mezzo al traffico, crea un’oasi paradisiaca, di forte distacco con la nostra frenetica quotidianità, e legge tranquillo il giornale, sorbendosi, con gusto, un bicchiere di cordiale. Così, senza chiudere gli occhi, anzi, tenendoli ben aperti ed attenti, si indossano i vestiti di un tempo che fu, si conducono auto deliziosamente retrò e magicamente imperfette, si imbracciano racchette da tennis che sembrano battipanni ma sono molto più vive delle tecnologiche e fredde armi paralizzanti dei giorni nostri.
Si sogna – grazie, finalmente – si riassapora quell’eleganza che si sposava al bianco dei completi da gioco e delle palline, una realtà semplice, ma insieme ricercata, quando le racchette erano di legno e si chiamavano Maxima Torneo e Jack Kramer, le scarpe erano le mitiche Stan Smith e le italianissime Superga. Quelle cui Adriano Panatta, alfiere della popolarizzazione del tennis nel nostro Paese, non poteva assolutamente rinunciare, e che calzava nell’indimenticabile cavalcata del 1976, quando conquistò Roma, Parigi e la coppa Davis. Come possiamo rivedere nella fortunata docu-serie “Una squadra”, un prodotto talmente coinvolgente che uno degli autori, Lucio Biancatelli, ha presenziato alla tappa romana di Italica.
BUON GUSTO
Andrea Coiro, il manager-ideatore-fulcro di Italica, ha legato l’espressione buon gusto del vestire e del vivere alle eccellenze enogastronomiche, ricordandoci la pasta artigianale, l’olio extravergine della Sabina, i capperi di Pantelleria, le specialità di Volpetti e Le Bon Boulanger, il miele biologico, la birra artigianale romana, il caffè Marziali, e ancora mille prelibatezze che emergono da una elegantissima sacca senza fondo, alla Mary Poppins. Così come infinite sono le iniziative connesse. A cominciare dalle vendita degli oggetti di merchandising i cui utili sono devoluti all’Associazione Tennis in carrozzina. Appuntamento alla prossima puntata, come direbbe la nostra affascinante tv in bianco e nero che ci apriva al sorriso molto ma molto di più dalla coloratissima tv moderna.