Foto dalla nostra inviata a Herning – Marta Magni
Dopo quasi trent’anni la pallamano italiana torna sulla scena mondiale qualificandosi alla 29° edizione degli IHF MEN’S WORLD CHAMPIONSHIPS che quest’anno si svolgono tra Danimarca (Herning), Croazia (Poreč e Varazdin) e Norvegia (Oslo).

Tanti dei ragazzi convocati da Coach Riccardo Trillini non erano nemmeno nati quando, nel 1997 per l’ultima volta, gli azzurri presero parte in Giappone alla competizione più ambita. Anzi, quasi la totalità dei convocati, considerando che solo sei dei diciotto presenti a Herning, in Danimarca, ha più di 28 anni e di questi, forse solo Pablo Marrochi potrebbe avere qualche ricordo di quella nazionale – lui della classe ’86.

Da allora, ecco che ieri l’Italia è tornata a calcare un palcoscenico così importante e lo ha fatto veramente in pompa magna.
Battuta all’esordio del girone eliminatorio la Tunisia con un bel 32-25. Una vittoria netta, mai messa veramente in discussione, nonostante la matricola azzurra potesse subire un po’ l’emozione della prima volta.

I tunisini non hanno mai avuto un momento di allungo o di superiorità: Parisini e compagni con una buona difesa, la saracinesca Domenico Ebner e l’esplosività di Leo Prantner (MVP dell’incontro), hanno saputo tener decisamente testa agli avversari.

Ebner addirittura si è inventato una parata spettacolare con le ginocchia al tiro piazzato fuori tempo massimo tra primo e secondo tempo di gioco.

Paura momentanea per ‘Jack’ Savini, poi, dopo uno scontro con Ben Salah, ma nulla in tutto.

La favola azzurra è così una realtà. Il sogno degli amanti della pallamano è storia: l’Italia è tornata. L’Italia c’è.
E non è assolutamente la matricola la sottovalutare.