Mentre nel mondo cresce la febbre per la Rugby World Cup femminile 2025 (in programma in Inghilterra dal 22 agosto al 27 settembre), a Milano fanno il loro debutto le Linci, a bordo della “nave” progettata da Zanuso sulla Darsena della città per accogliere degnamente la sede dell’Associazione Marinai d’Italia. L’obiettivo dichiarato dai due fondatori, Ludovico Guarneri e Max Tarocco, è offrire alle ragazze che scelgono di giocare a rugby le stesse opportunità tecniche di una squadra maschile, mettendo a disposizione delle atlete tutti gli strumenti rivolti allo sviluppo e alla crescita delle loro potenzialità.
Concetti che si sposano perfettamente con quanto da sempre porta avanti anche Claudia Giordani oggi dirigente CONI, ma “ieri” atleta di punta della “Valanga rosa” la nazionale italiana femminile di sci degli anni settanta (vincitrice di una medaglia d’argento olimpica valida anche ai fini mondiali e di tre gare di Coppa del Mondo; lo slalom la sua specialità) che alle Linci ha così dimostrato il suo sostegno: “Il mio amore per le donne nello sport continua ad essere prevalente perché credo fortemente che il mondo come lo sport abbia bisogno di un’equità maggiore, che ci siano alleanze tra i generi come oggi voi state dimostrando e di ragazze coraggiose come voi che si impegnino perchè anche nello sport ci sia una parità più sostanziosa. Nel rugby la situazione è entusiasmante perchè ci sono delle ottime prospettive. Quindi voglio esprime un plauso per chi si è preso oggi un impegno così sostanzioso e per avere donne nell’organigramma delle Linci, fatto che testimonia già la vostra volontà di creare pari opportunità”.
L’ambizione è grande e si sviluppa in un arco temporale di 4 anni così da avere il tempo prima di seminare e poi di raccogliere. Per questo la società si affida ad uno staff di tecnici esperti e già noti nel rugby milanese Michele Festa – head coach, Luca Chon allenatore delle avanti, Simon Picone allenatore delle Trequarti, Marika Ascione allenatrice della touche, Vecta snc preparatore atletico e Sebastiano Dusi, mental coach. Uno staff che nel presentarsi ha ben chiarito le intenzioni.
“Dopo alcuni avvicinamenti alla fine ho accettato per la qualità del progetto e soprattutto per la possibilità di poter scegliere lo staff e che staff – dice Festa, con 21 anni di allenamento alle spalle alla sua prima esperienza con il femminile che non ha nascosto la sua felicità per la proposta contrattuale di ben 4 anni, a quanto pare una vera rarità nel settore. Gli hanno fatto eco prima, Chon “Ho accettato – le sue parole – perchè questo è un progetto ambizioso e sono una persona ambiziosa. Spero anche di trasmettere il mio amore per il rugby alle ragazze” poi Picone che addirittura ha rilanciato puntando alla Nazionale “Non abbiamo la fretta di cercare il risultato, ma possiamo far crescere le ragazze sotto ogni aspetto, tecnico, tattico, fisico e voglio anche dire che la nazionale femminile maggiore al momento è quella più vincente a livello di partite giocate (ndr nel ranking mondiale è all’8°posto, la maschile al 10°) e quindi il nostro obiettivo è in 4 anni cercare di formare qualche giocatrice da poter portare in nazionale maggiore. Questo penso sia il nostro lavoro più grande. Dobbiamo vivere per obiettivi, sogni: forse sarà difficile, ma con il duro lavoro sicuramente si otterrà qualcosa.”