Gigione Donnarumma è da martedì scorso, dopo i due miracolosi salvataggi che hanno consentito all’Italia di battere l’Olanda ed espugnare l’Amsterdam Arena, il più giovane portiere azzurro sceso in campo da titolare nella storia della nostra Nazionale.
Il più giovane di sempre, a soli 18 anni e 31 giorni, capofila di una lista impressionante di portieri che hanno fatto la storia, non solo del calcio italiano, ma soprattutto di quello mondiale. Da Gianpiero Combi ad Aldo Olivieri, da Enrico Albertosi a Dino Zoff, da Walter Zenga a Gianluca Pagliuca, da Francesco Toldo a Gigi Buffon.
Donnarumma è il futuro del calcio italiano, un futuro certificato anche dalla vittoria nella Goal Next Generation 2017, il premio riservato al miglior talento europeo under 19 messo in palio dalle 38 redazioni internazioni del sito sportivo Goal.com. Il portiere del Milan vanta appena 63 presenze tra campionato (59) e coppe nazionali (4) e 180 minuti con la nazionale: i secondi tempi di Italia-Francia del settembre scorso, di Italia-Germania del novembre 2016 più l’intera partita con l’Olanda di pochi giorni fa.
L’estremo difensore azzurro è stato preferito all’attaccante del Monaco Kylian Mbappè e all’ala del Borussia Dortmund Christian Pulisic.
A rendere grande Donnarumma, non è tanto la stazza fisica (196 cm x 90 kg), quanto la tranquillità con cui sfodera prestazioni di altissimo livello, come se stare in porta fosse la cosa più naturale del mondo. E’ forte tra i pali, sulle uscite e con i piedi, ma ha comunque ampi margini di miglioramento. Il dualismo con Buffon, destinato a durare ancora per poco, lo aiuterà a tenere l’asticella sempre a un altezza proibitiva per la maggior parte degli altri portieri italiani. Dovrà misurarsi quindi con il resto del mondo, con la personalità di Neuer, con l’ecelttismo di Courtois o con la solidità di De Gea. Mostri sacri che Gigione può tranquillamente raggiungere, a patto di studiare e di rimanere umile. Come estremo difensore dei rossoneri o di qualche altra formazione europea – tipo Real Madrid, Barcellona o Manchester City – disponibili a sborsare nelle casse del Milan una cifra molto vicina a 100 milioni di euro.