Ricostruiamo l’Italia del pallone: serie A a 18 squadre, stadi, progetti… Per rivivere i favolosi anni 60! |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Ricostruiamo l’Italia del pallone: serie A a 18 squadre, stadi, progetti… Per rivivere i favolosi anni 60! |
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Calcio

Ricostruiamo l’Italia del pallone: serie A a 18 squadre, stadi, progetti… Per rivivere i favolosi anni 60!

Da Enrico Maida 14/11/2017

La bocciatura della nazionale ai Mondiali ci riporta indietro di sessant’anni, ad un’altra apocalisse e ad un’altra alba del nostro paese

Il calcio finisce in due titoli di testa di tutti i telegiornali. L’eliminazione dell’Italia dalle qualificazioni mondiali e la bravata di quell’idiota che a Marzabotto, per festeggiare un gol, celebra il fascismo con tanto di maglietta e saluto romano, producono immagini e sentimenti che si sovrappongono in modo sinistro. E’ questo il pallone che ci meritiamo insieme all’apocalisse evocata dall’ormai ex presidente Tavecchio che ha nel cognome la sintesi di un avvertimento.

Sessanta anni fanno due generazioni abbondanti, il che vuol dire milioni di italiani che non hanno mai nemmeno immaginato un’estate con i Mondiali senza l’Italia, senza le grigliate dopo le partite, senza le bandiere tricolori riscoperte una volta ogni quattro anni ed esposte sui balconi come a voler affermare, almeno nel calcio, quel desiderio di appartenenza che è sempre più sfumato e confuso nella vita di tutti i giorni.

Sessant’anni fa fu l’Irlanda del Nord a sbattere fuori gli azzurri imbottiti di oriundi, dal brasiliano Da Costa agli uruguagi Ghiggia e Schiaffino che erano stati campioni del mondo otto anni prima con la maglia della “celeste”, nella notte dei suicidi al Maracanà. A pensarci bene, il fattore oriundo ha pesato anche stavolta se contro i ruvidi svedesi, che a quelli del’58 avrebbero a stento portato le valigie, il povero “Sventura” ha pensato bene di affidare le chiavi del gioco al brasiliano Giorginho. Gli errori del tecnico, in evidente crisi confusionale, lasciano comunque il tempo che trovano. La Nazionale è una squadra modesta non da oggi: dal trionfo del 2006, ha incasellato parecchie magre senza mai preoccuparsi di mettere mano alle riforme. E’ vero, Totti e Del Piero sono forse stati gli ultimi esponenti di una classe in estinzione, ma il discorso vale per tutti, non solo per l’Italia che ha il diritto di commuoversi per le lacrime di Buffon, ma non può nascondersi l’assoluta mancanza di progettualità.

E’ ora di cestinare le angosce svedesi per ricostruire dalle fondamenta, cominciando a ridurre a 18 le squadre di un campionato che non può permettersi squadre che perdono 12 partite su 12. Dal rilancio dei vivai alla costruzione di nuovi stadi di proprietà dei club, c’è tanto da fare come nel 1958 dopo il crac di Belfast. Da quella disfatta, se vogliamo provare a credere a Vico, sbocciarono i favolosi anni 60. Cambiali a gogò, l’Olimpiade romana – oggi respinta -, le lavatrici e i frigoriferi invece dei telefonini. Coraggio, gli svedesi in fondo restano pur sempre dei fiammiferi.

Enrico Maida

Tags: calcio, eliminazione, mondiale in russia, nazionale, progetti… Per rivivere i favolosi anni 60!, Ricostruiamo l’Italia del pallone: serie A a 18 squadre, stadi

Condivisione...

Articolo precedente
La vela “apre” alle quote rosa: è giusto o no? E perché finora è stato uno sport tanto maschile?
Articolo successivo
Unstoppable-Unbreakable: la storia di Sharapova e Dokic passa davvero per il titolo del loro autobiografie

Nota sull’autore: Enrico Maida

Avrebbe voluto fare il montatore cinematografico ma incappò nell'unico film sbagliato del grande Pietro Germi. Ripiegò quindi sul giornalismo: inviato del Giornale di Montanelli, caporedattore della Gazzetta dello Sport, vicedirettore del Corriere dello Sport e, per finire, responsabile dello sport del Messaggero. Attualmente giocatore di bridge

Post correlati

  • Fonseca, il botto di fine anno
  • Cosa lascia Cristiano Ronaldo?
  • Carica la balestra e centra la mela! Alla scoperta di Mathys Tel
  • Conte, che brutta figura!
  • Ilaria D’Amico: legittimo dubbio giornalistico o conflitto d’interessi? A Sky la risposta
  • Azzurro Cenere – Eddie Firmani: l’attaccante “giramondo” con il cuore rapito dall’Italia

Ultimi articoli

  • Briciole dal Foro Italico, Joao e il parrucchiere ungherese che spegne la torcida
  • Giro in Testa – Savoldelli plana in Belgio: il Falco va subito in rosa a Seraing
  • Il Foro Italico non è mai stato cosi bello, Roma è pronta per il quinto Slam?
  • Una giornata al Foro Italico agli Internazionali BNL d’Italia 2025 con il contapassi che supera quota 20 mila
  • Inter, Jackpot Champions League, ora la finale
  • Fiocchi di Ghiaccio – Il capolavoro di Constantini e Mosaner, il ritorno dell’hockey azzurro, la suggestione Ravetto

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo – Le nostre firme
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi