ALLA VIGILIA DELL’ATP CUP: DOV’È FINITA LA CATTIVERIA? |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
ALLA VIGILIA DELL’ATP CUP: DOV’È FINITA LA CATTIVERIA? |
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
    • Accadde Oggi
    • Atletica
    • Calcio
    • Ciclismo
    • Ginnastica
    • Golf
    • Motori
    • Nuoto
    • Pallacanestro
    • Pallavolo
    • Pugilato
    • Sci
    • Sport di contatto
    • Tennis
    • Vari
    • Politica Sportiva
  • TennisVintage
  • La testimonianza
  • Galleria
  • Sport per Tutti
Tennis

ALLA VIGILIA DELL’ATP CUP: DOV’È FINITA LA CATTIVERIA?

Da Vincenzo Martucci 02/01/2020

Stanotte il tennis professionistico riparte ufficialmente con la nuova manifestazione a squadre in Australia, in un clima vacanziero e zuccheroso, tutti insieme appassionatamente. Dove sono finite le rivalità accese, la voglia di sfida e di vittoria tipiche di uno sport individuale come il tennis?

Siamo sicuri che il tennis sia sempre lo sport individuale portato all’eccesso, quello che esalta l’ego fino alle estreme conseguenze? Le cartoline che arrivano dall’Australia al via della stagione 2020 sembrano fotografare piuttosto la partenza di un mondiale di calcio, di basket o di rugby, per quanto sono affollate di volti noti, uniti, sodali, quasi fraterni. Lì dove ci hanno sempre raccontato che non ci possono essere amici, ma solo colleghi, compagni di cordata perché alla fine della corsa eccelle uno solo, a braccetto del più grande tiranno dello sport: la vittoria.

Dove sono finite le grandi individualità, gli egoisti più sfrenati e sfrontati, i nemici veri, cattivi, antipatici. Anzi, proprio odiosi? Il web ribolle piuttosto di sorrisi e soddisfazione, dichiarazioni al miele e letterine di buoni propositi da bimbetti da libro Cuore. Sulla scia di altre manifestazioni buoniste che traboccano di zucchero filato, come la Laver Cup, nella quale le bandiere di Europa e Resto del Mondo, mescolano addirittura i rivali storici Federer e Nadal. Ma lì il gioco è abbastanza chiaro, è uno show bell’e buono, una ricca esibizione, un’eccezione alla regola, un regalo confezionato ad hoc per i miti del tennis, vuoi etichetta del torneo (come Laver), vuoi organizzatore (come Federer).

Anche le riuscitissime Next Gen Finals non distribuiscono punti per la classifica ATP e custodiscono così valori e comportamenti altrimenti difficili nel panorama del tennis stagionale. Anche lì la squadra, il gruppo, lo stare insieme col sorriso sulle labbra, la bandiera – in questo caso dei giovani, degli under 21 -, ha dato una mano inattesa all’ATP nel temutissimo trapasso dai Big4, le super-star Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray a un futuro oscuro. Agevolando l’innesto della generazione più prolifica di sempre di talenti medio-alti del tennis Open, da Sascha Zverev a Stefanos Tsitsipas, da Daniil Medvedev a Denis Shapovalov, da Karen Khachanov a Felix Auger Aliassime, da Andrey Rublev ai nostri Matteo Berrettini e Jannik Sinner. E questo fa comprendere meglio la situazione anomala che accompagna il varo della stagione che parte con la ATP Cup, la nuova gara a squadre per nazioni, riedizione della Coppa delle Nazioni di Dusseldorf, riveduta e corretta, in Australia, per rifinire con partite vere la preparazione dei nostri eroi nella leggerezza dell’estate down under”.

Ma, dimenticati per un attimo le distrazioni di sole e mare, koala e canguri, nella sua essenza, l’ATP Tour non è tutt’altra cosa?

Dove sono gli indomiti guerrieri, i novelli eroi della mitologia che affilano e armi prima della battaglia dell’anno alle porte?

Dove sono le facce truci, le minacce, le liti, la brama di vittoria e di dominio?

Sappiamo bene che l’agonismo è sempre acceso, sotto la cenere di quest’ennesima campagna pubblicitaria su scala mondiale, e sta per liberare uno spettacolo ancor più straordinario fra le ultime magie nei tornei dello Slam che possiamo attenderci dai leggendari Fab Four e quelle sempre più scintillanti e spietate, dei giovani emergenti. Anche se, almeno fino al 20 gennaio, quando partiranno gli Australian Open a Melbourne, l’atmosfera rischia di rimanere troppo dolce, alla camomilla, proprio per sostenere la prima ATP Cup che si contrappone alla nuova, discutibile e discussa, coppa Davis targata Piquè. A rischio di mascherare lo spirito di una delle sigle più ricche e famose e feroci dello sport professionistico mondiale, come l’ATP.

In questo quadro un po’ sconcertante, arricchito dal ritorno sulla scena, da capitani non-giocatori di icone come Lleyton Hewitt e Marat Safin, si innescano le parole di quell’anima candida di Shapovalov, il canadese della straordinaria filiera russa: “Sarebbe formidabile avere una sola coppa del mondo di tennis. Spero che finiscano per mettersi d’accordo. E’ quanto meno bizzarro di giocare a fine novembre una gara di questo tipo e poco dopo, già a gennaio, un’altra, sullo stesso modello”.

Questa non è solo una pia speranza boicottata dal dio dollaro e dalle guerre di potere che travagliano da sempre il tennis: è la prima, grande, battaglia politica per la coppia italiana al vertice dell’Atp, Andrea Gaudenzi e Massimo Calvelli.Bisogna far chiarezza, snellire il calendario, evitare di cadere nella nuova trappola dello sport. Dettata dalla tv. Che vuole gare miste, uomini e donne insieme, comunque a squadre, sempre più veloci e programmabili per gli sport pubblicitari.

La bellezza degli sport individuali sta invece proprio nel dubbio della battaglia, con l’incertezza del tempo che ci vuole per piegare l’avversario, senza ‘se’ e senza ‘ma’. Che sia avversario vero, non sorridente e compagnone, che dà consigli a bordocampo e poi fa gruppo a cena con gli amici, tutti insieme appassionatamente. Senza arrivare agli eccessi di un tempo, con Jimmy Connors che scavalca il net e va col ditino sotto il naso di John McEnroe minacciando di sculacciarlo per la sua impudenza. O no?

*Articolo ripreso da www.supertennis.tv

Tags: atp, Atpcup

Condivisione...

Articolo precedente
La sconfitta più bruciante del decennio. O di sempre?
Articolo successivo
Il guerriero Ibrahimovic ritorna per sfatare il tabù… dei ritorni al Milan!

Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

Post correlati

  • Sinner da Sofia rilancia già: “In doppio a Indian Wells con Berrettini, e giocherò la Davis a Torino”
  • Sinner cresce ancora e porta due italiani agli ottavi per il sesto Slam di fila!
  • Thiem, la continuità e i veri big…
  • Il ritiro di Simona Halep
  • Bautista, il prototipo dell’uomo qualunque. Non è un carneade…
  • Montecarlo, Zverev: “Il rosso la mia superficie preferita. Il futuro del tennis è in ottime mani, per Aliassime tanta stima”

Ultimi articoli

  • Il Sassuolo, una società sana che punta sui giovani da 10 anni nella massima serie
  • 100 ‘Regole’ per Allenare il Basket (066): Contropiede – Non rinunciare al buon tiro
  • L’Italy Major porta a Roma le stelle del Premier Padel. Appuntamento al Foro Italico
  • Che sofferenza Rafa così battuto per i seguaci del suo “Vamos”!
  • Al milanista Sinner il derby nel derby. Fognini: “Sono arrabbiato ma il livello c’è”
  • La serie B, i verdetti. Il Perugia beffa il Monza, va ai playoff. In serie A la Cremonese di Ariedo Braida, molto più bravo di Adriano Galliani

Sport Senators

Le grandi firme di 45 Olimpiadi, 8 mondiali di calcio, 86 tornei del Grande Slam, 13 Tour de France, 43 giri d’Italia, 20 GP di Formula 1, 31 Mondiali di Atletica leggera, 100 campionati Mondiali ed Europei di nuoto, ginnastica, scherma, judo, e tanti altri sport.

Accounts Social

  • Facebook
  • Twitter

Newsletter

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
Iscriviti!

Cerca

Sport Senators © 2018 - All Rights Reserved | Testata registrata al Tribunale di Milano. Registrazione n.168 del 30.05.2018. Direttore responsabile Vincenzo Martucci

  • Home
  • Chi Siamo
  • Firme e Voci
  • Sport
  • Accadde Oggi
  • Galleria
  • Sport per Tutti
  • TennisVintage
  • Privacy policy

Continuando la navigazione, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi