Un gruppo di emigranti italiani fonda il Club Atletico Boca Juniors nel popolare rione portuale de la “Boca” a Buenos Aires.
I colori della maglia – gialloblu – sono frutto dalla sorte: in disaccordo su una questione così delicata, i fondatori decidono di adottare i colori della prima nave in transito nel porto della capitale argentina. Così, nel pomeriggio di quello stesso giorno, dal piccolo edificio prospicente il porto, viene avvistata una nave svedese. Tra i fondatori ci sono due genovesi: Stefano Baglietto e Alfredo Scarpatti.
La storia del Boca è intessuta di imprese stupende e record invidiabili: ha vinto per 30 volte il Campionato argentino di Prima divisione, la prima volta nel 1919 e l’ultima nel campionato di apertura del 2011. A livello internazionale è la società ad aver conquistato il maggior numero di titoli, 18, a pari merito con il Milan. Nella sua bacheca rientrano 3 Coppe Intercontinentali, 6 Coppe Libertadores e altre 9 coppe minori.
Il Boca Juniors, rivale storica del River Plate, gioca da sempre gli incontri casalinghi allo stadio Alberto Armando (49 mila spettatori), noto come “La Bombonera”.
Dal Boca sono passati tanti campioni che hanno fatto la storia dell’Argentina e che poi sono arrivati anche nella nostra Serie A. Uno su tutti, Diego Armando Maradona che veste la maglia del Boca nel 1981-82, prima di passare al Barcellona e, poi, a fine carriera, dal 1995 al 1997.
Le tre più grandi affermazioni del Boca risalgono alla conquista della Coppa Intercontinentale del 1977, 2000 e 2003. Nel 1977 il Boca conquista la massima competizione per club andando a vincere per 3-0 a Karlsruhe nella tana del Borussia Mönchengladbach. Poi nel 2000, una doppietta di Martin Palermo, massimo realizzatore di ogni epoca della squadra (236 gol), piega i “galacticos” del Real Madrid che accorciarono le distanze con il brasiliano Roberto Carlos (2-1) e infine nel 2003 il Boca stende il Milan di Carlo Ancelotti prevalendo 3-1 ai rigori.