C’è la festa del volley, al palaPanini, dell pallavolo femminile. C’è il pubblico al 35%, l’avevamo lasciato, in Italia, il 1° maggio, alle final four di Verona, vinse Conegliano, la sua prima Champions, perse Trento, all’ultima partita per Giannelli, con la Trentino. A Modena l’anteprima è stata al museo Ferrari, poi l’assemblea delle società femminile all’accademia militare, scelte di Mastergroup, in mano a Giovanni Carnevali, l’ad del Sassuolo calcio, con la principale agenzia di eventi sportivi in Italia, da una quindicina d’anni.
Sul parquet c’è equilibrio, come nella finale scudetto, in cui peraltro l’Imoco si aggiudicò la 64^ partita di fila, talmente tante che nella presentazione di ieri la capitana Asia Wolosz ne ricordava una in meno. Vincerà comunque l’Imoco, 3-1, come da pronostico, anzi oltre perchè c’era la sensazione di un equilibrio superiore.
Novara è avanti 21-22, chiude il primo con Rosamaria Montibeller, opposto brasiliano, nuovo arrivato, 25-25.
Il secondo non può che essere dell’Imoco, 14-11, 18-16. Washington però mura Egonu, 20-22. Plummer è la nuova arrivata in gialloblù, autografa il 22 pari. Un fallo di doppia di Wolosz porta al 22-24. Sembra 26-24 ma un attacco piemontese è dentro, al videocheck, ancora parità, il break chiave è di De Kruijf, a filo di rete, 28-26.
Lo spettacolo è sugli spalti, con un pullman di tifosi novaresi e altrettanti trevigiani, qualche ultras c’è anche qua e arriva la preghiera di non riprenderli, inatteso. Fra le immagini storiche del palaPanini c’è il meglio della pallavolo femminile, a partire dall’allenatrice veterana Simonetta Avalle, accompagnata dal fratello.
In avvio di terzo set Lavarini catechizza Chirichella, sa che serve di più per imitare la sua Corea del sud, arrivata a un’incredibile semifinale olimpica. C’è il resto d’Italia a tifare, Novara, sperando di interrompere la serie di successi di Conegliano, che ha la ricchezza del nordest e regge nonostante l’assenza di Sylla, in Spagna per recuperare da un infortunio. I timori di Lavarini sono fondati, le pantere volano via sull’8-3, Caterina Bosetti si fa murare e l’inerzia va decisamente verso il 14° trofeo del club targato Maschio, all’8° in fila. Washington urla di rabbia, sul 16-9, va direttamente in spogliatoio. Lavarini chiama un videocheck per ritrovare continuità, ritornerà nel quarto parziale, dopo il 25-15.
Sul 17 pari, Courtney finalizza lo scambio più bello della partita, con difese perfette. L’Igor rimette la freccia grazie all’errore di Egonu, il muro di Raphaela Folie porta il 22-21, ha recuperato molto più in fretta delle 18 settimane previste dopo l’olimpiade. Un contrattacco di Egonu vale il doppio vantaggio, sempre con Plummer in battuta. La schiacciatrice è la più massiccia fra le ragazze in campo, questo sport premia liberi sottili come Moky De Gennaro e donne potenti come l’americana. Un errore di Egonu porta al 24 pari, ovvio che la mvp degli Europei si riscatti subito. Chiude un contrattacco di Megan Courtney, altra statunitense, mvp ma non alle olimpiadi. Il resto è festa, festa continua, dopo il doppio oro europeo.
Imoco Conegliano-Igor gorgonzola Novara 3-1: 23-25 29-27 25-15 26-24.
Conegliano: Plummer 17, Folie 9, Egonu 24, Courtney 14, De Kruijf 7, Wolosz 3; De Gennaro (l), Frosini, Caravello, Gennari. Ne Vuchkova, Bardaro (l), Omoruyi, Butigan. All. Santarelli.
Novara: Hancock 5, C. Bosetti 7, Chirichella 6, Karakurt 17, Daalderop 17, Washington 8; Fersino (l), Montibeller 4, Battistoni, Bonifacio, D’Odorico. Ne: Imperiali (l), Costantini, Herbots. All. Lavarini. Arbitri: Vagni, Cappello.
Note: 1900 spettatori. Durata set: 27′, 33′, 25′, 29′ (un’ora e 54’).
Da “Ilmessaggero.it”, “Ilgazzettino.it”