Per la seconda volta nella storia, una barca italiana ottiene il diritto di partecipare all’America’s Cup sfidando i defender. Luna Rossa rimpiazza nei cuori dei velisti il vuoto lasciato dal Moro di Venezia che otto anni prima aveva costretto a notti insonni milioni d’italiani.
È Prada, di Patrizio Bertelli, la nuova avventura italiana, la prima nella storia della coppa che si consuma in Nuova Zelanda, nelle acque del golfo di Hauraki di fronte a Auckland. Tre anni infiniti di sacrifici e fatica, ore e ore in mare, miglia su miglia di navigazione; ma la scommessa è vinta.
Francesco De Angelis è lo skipper di una barca perfetta che inizia al massimo regime possibile l’avventura nella Louis Vuitton Cup; 10 vittorie su 10 regate nel primo round robin, 9 su 10 nel secondo, 7 su 9 nel terzo e 7 su 10 in semifinale.
A contendere al Team New Zeland la coppa delle 100 ghinee è la vincente della sfida tra Luna Rossa e America One che si conclude appunto il 6 febbraio con la vittoria di Luna Rossa nella nona e decisiva regata (5-4 il risultato finale).
L’idea di Patrizio Bertelli di lanciare la sfida all’America’s Cup prende vita nel febbraio del 1997. In breve tempo Bertelli assolda il progettista Doug Peterson, l’asso della vela Torben Grael e lo skipper Francesco De Angelis. Come base del team sceglie Punta Ala dove le condizioni del mare e del vento si avvicinavano di più a quelle del Golfo di Hauraki, teatro delle regate. Gli allenamenti iniziano nel luglio del 1997 e dal gennaio del 1998 il team si trasferisce in Nuova Zelanda. Dopo due anni di progettazione, nella primavera del 1999 in un cantiere di Grosseto viene costruito il primo scafo poi battezzato con il nome di Luna Rossa.
L’imbarcazione di Bertelli ha partecipato alla Louis Vuitton Cup anche nel 2003, 2007 e 2013. Il miglior risultato dopo l’America’s Cup del 2000 è stata la finale della Louis Vuitton Cup persa nel 2007 a Valencia contro gli invincibili del Team New Zealand.