Rutilante e avvolgente è Sassuolo-Atalanta, esattamente come nelle previsioni. Vincono 2-1 gli emiliani e da 15 partite di fila non ci riuscivano con la squadra di Bergamo, sono a punti 7 dal settimo posto, ma Fiorentina e Atalanta hanno una gara in meno e ora i toscani superano Gasperini. Per quasi tutte le squadre mancano 6 partite, solo la matematica tiene in corsa i modenesi per l’Europa, mentre l’Atalanta rischia di finire ottava.
E’ il girone di ritorno di Hamed Traore, l’esterno ha pure la cittadinanza italiana (il suo primo tesseramento è stato al centro di un’inchiesta, ha chiesto il patteggiamento e pagato 48mila euro di multa), il ct Mancini doveva evitare che disputasse partite ufficiali (già 4) con la Costa d’Avorio, il suo talento era evidente anche prima dei 22 anni.
Palla a terra i bergamaschi piacciono sempre, vanno al tiro di frequente, dopo la deviazione iniziale di Sportiello sulla conclusione di Maxime Lopez a sua volta deviata.
Maglia bianca, i nerazzurri dominano metà tempo come gioco e occasioni, culminate nella traversa di Pasalic, è lo spettacolo già visto a Lipsia, un po’ meno a Leverkusen, adesso che è rientrato Zapata la profondità c’è e la differenza si vede, proprio nella capacità di creare occasioni. Il Sassuolo segna con Berardi ma in evidente fuorigioco, il Var annulla in pochi istanti, e passa un attimo dopo. Pezzella sbaglia un passaggio in avanti, i neroverdi partono in 6, Kyriakopoulos pesca Traore che infila, dimenticato da Toloi e da Hateboer. “Ci siamo posizionati male in due fuori area quando eravamo in attacco – spiega Gasperini -, andava evitato il contropiede”.
Raro vedere la squadra marchiata Mapei in difficoltà (era avvenuto con il Torino), ancor più raro vedere un vantaggio non così meritato al riposo, al di là del destro a giro sempre di Hamed Traore deviato sul palo da Sportiello, preferito a Musso. Il portiere sporca anche la deviazione aerea di Chiriches, aiutandosi con la traversa per evitare il raddoppio.
Il ritmo scende, Hateboer crossa, Pezzella ributta palla in area, Pasalic va a colpo sicuro, alto. Da anni l’Atalanta è primatista di occasioni create e non concretizzate, la vulnerabilità difensiva resta e fa parte dei rischi; da De Zerbi a Dionisi il Sassuolo impara ad abbassare il ritmo, a reggere la pressione altrui e ripartire.
All’intervento cambio a destra con Zappacosta per Hateboer e Koopmeiners per Miranchuk, invisibile. Come Raspadori sul fronte emiliano. L’azzurro si vede alla ripresa, con l’assist per Traore, contrato dall’uscita di Sportiello.
Mentre esce, Toloi scaglia a terra una bottiglietta, aveva saltato per infortunio la Macedonia, avverte sempre lo stesso problema muscolare. Fuori anche Boga, che qui sino alla scorsa stagione aveva lampi da Champions.
Il Sassuolo viaggia in contropiede che è un piacere, Maxime Lopez serve in corridoio Traore, Demiral è in ritardo, la battuta non troppo angolata è sufficiente alla doppietta. Si riprende con l’attaccare improduttivo atalantino, con la parata di Consigli su Muriel.
L’Atalanta si arrende in anticipo nella lotta per il quarto posto (Juve ora a +12, con una partita in più), anzi rischia per la prima volta di restare fuori dall’Europa da quando c’è Gasperini.
Rullano i tamburi, nella curva di casa, una dozzina di tifosi sta a torso nudo, sventano alcune bandiere orobiche, in un finale spento, in cui la Dea non crede abbastanza alla rimonta e anzi concede un palo in controfuga a Defrel. Zappacosta in assolo è insidioso ma poi prende l’ammonizione per simulazione. Muriel infila il 2-1 a mezzo minuto dal fischio finale, su lancio di Malinovskyi l’errore è di Ruan Tressoldi.
Giovedì c’è il ritorno con il Lipsia, l’1-1 non offre garanzie, la partita è comunque da vincere, c’è da bissare la semifinale di coppa delle Coppe raggiunta da Emiliano Mondonico nell’87-’88, l’Europa league di oggi vale all’incirca quel trofeo. La vera semifinale è questa, a Glasgow i Rangers partono dall’1-0 subito in Portogallo, dal Braga, se elimina la squadra della Red Bull Bergamo può volare direttamente in finale. Basterebbe maggiore attenzione difensiva, lo stesso Scalvini tradisce i suoi 18 anni.
«Speriamo di recuperare Freuler e Djimsiti – auspica Gasperini -, Toloi è il più in dubbio. Oggi non avere realizzato è colpevole, c’erano tutte le condizioni per poterlo fare, inizialmente c’erano spazi. E’ un momento di difficoltà, lo paghiamo con risultati che non arrivano”. Tre vittorie in 14 gare. «Per restare in Europa tramite il campionato serve una chiusura importante».
Vanni Zagnoli (Foto tratta da www.kickest.it/)