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Tennis

Sonego: “Nole è letale: all’inizio ti studia, poi ti distrugge punto dietro punto”

Da Vincenzo Martucci 11/09/2021

Lo sprint di Novak Djokovic nei quarti degli US Open, dopo il 5-7 iniziale contro Matteo Berrettini, è stato il primo flash del nuovo giorno degli appassionati. Alle 3 del mattino Lorenzo Sonego, nel pieno del richiamo atletico, non poteva guardare la partite in tv. Come ha preso la notizia dell’amico?

“Non mi sono sorpreso. Al Roland Garros e a Wimbledon erano andate un po’così”.

Secondo Andy Murray, Nole prima di taglia le gambe e poi ti ruba l’anima. “All’inizio ti studia, immagazzina tutte le informazioni che gli servono, poi piano piano entra dentro il tuo gioco e ti distrugge. Lo senti sempre più forte, sempre prima sulla palla, sempre più veloce, sempre più padrone del campo”.

A 34 anni è fisicamente più forte di avversari sempre più giovani.

“E’ resistente e veloce, ma è soprattutto sciolto: così può stare in campo tutto il tempo che gli occorre”.

E poi è fortissimo di testa.

“Ha una mentalità eccezionale, avrebbe tanto da perdere, da numero 1, ancora di più ora che corre per il Grande Slam. Eppure tira sempre più forte ed è sempre più in controllo della situazione”.

Solo due italiani hanno battuto Djokovic: Marco Cecchinato al Roland Garros 2018, quando Novak era in crisi, e Lorenzo Sonego.

“Io ci sono riuscito nei quarti di Vienna indoor 2020, per 6-2 6-1. Lui non era il più motivato del mondo, io sono stato molto aggressivo per togliergli il ritmo e farlo giocare il meno possibile. E mi riusciva tutto”.

L’anno scorso sulla terra rossa di Roma ci ha perso in semifinale.

“Sì, 6-3 6-7 6-2, giocando ancora molto aggressivo, sorprendendolo anche col rovescio, soprattutto in lungolinea, e servendo molto bene. Entrambe eravamo alla seconda partita e lui ha reagito meglio, dopo la lotta con Tsitsipas”.

 

Berrettini dice che è impossibile tenere a lungo l’intensità che impone Djokovic.

“Sono d’accordo, ancor di più negli Slam, fisicamente nessuno è ancora in grado distargli dietro. Eppoi sa salire ancora e ha una intelligenza superiore nel capire e nell’interpretare le situazioni. E più esperienza di tutti”

Con Federer ha perso due volte su due.

“Roger è Roger. Ma oggi Djokovic è il più forte: nessuno ti dà una palla diversa dall’altra con così tante variazioni e gestisce così la partita”.

Su che campo lo sfiderebbe?

“Sulla terra, perché è la superficie dove io mi trovo più a mio agio e forse quella dove si trova peggio lui”.

E che colpo gli ruberebbe?

“La risposta al servizio”

Vincenzo Martucci (tratto dal messaggero). Foto di Luigi Serra

Tags: poi ti distrugge punto dietro punto", Sonego: "Nole è letale: all'inizio ti studia

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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