Il curling è esploso negli ultimi anni in Italia grazie all’oro olimpico di Amos Mosaner e Stefania Constantini, ma anche alle prestazioni del Team Retornaz. Questo movimento ha dato la spinta a numerosi giovani che sono pronti a prendersi la scena internazionale come i fratelli Stefano e Andrea Gilli che lo scorso anno hanno trascinato la squadra tricolore al titolo mondiale juniores. Un risultato storico per l’Italia che può contare ora su un futuro radioso, che fa già pensare al meglio in vista delle Olimpiadi Invernali delle Alpi Francesi 2030.
Ci raccontate la vittoria all’European Junior Curling Tour Event?
Noi siamo ancora Under 21, ma avendo già vinto il Mondiale, questi tornei sono quasi una passeggiata visto che siamo parecchio più forti della concorrenza. E’ stato fantastico vincere un altro torneo perché ci siamo divertiti e siamo riusciti a portare a casa un importante premio in denaro.
Quali emozioni avete provato vincendo il titolo mondiale?
E’ stato veramente fantastico perché non ce l’aspettavamo ed è stato come ripagare anni di lavoro. E’ vero che avevamo già ottenuto l’anno precedente una medaglia con un’altra composizione della squadra e che nessuno si sarebbe mai aspettato di ottenere, ma nel 2025 partivamo come gli ultimi dei favoriti. Siamo scesi in campo con grande entusiasmo ed è sembrato quasi fin troppo semplice vincere visto che eravamo infuocati e andavamo sul ghiaccio con l’obiettivo di “mordere” l’avversario. Li abbiamo così battuti tutti.
Come vi siete sentiti a vincere un Mondiale nell’impianto delle prossime Olimpiadi?
E’ stato figo perché si trattava di una sorta di test event, quindi c’era parecchia attenzione su di noi. Moltissime persone sono venuti a vederci, abbiamo avuto molto tifo e questo ci ha senza dubbio aiutato.
Oltre a voi in Nazionale ci sono anche i fratelli Spiller. E’ tutta una questione di famiglia?
In realtà entrambe le coppie hanno iniziato da soli, anche perché non abbiamo avuto genitori che ci hanno spinto verso questo sport. Sicuramente il fatto di essere fratelli che hanno giocatore sempre insieme ci ha aiutato perchè abbiamo una forte passione, sapendo che possiamo contare l’uno sull’altro. Essendo due coppie, ciò ci ha aiutato a essere più legati fra noi, tanto che quest’anno abbiamo deciso di lasciare Pinerolo dove ci allenavamo per unirci ai fratelli Spiller a Bormio dove abbiamo trovato i compagni perfetti per vincere tutto.
Cosa vi aspettate dal passaggio fra gli élite?
Quest’anno abbiamo già fatto il Baden Master che è il torneo più grande in Europa e che ci ha consentito di sfidare vari team nella top ten mondiale. Ce la siamo giocata fino all’ultima stone, così abbiamo capito che il nostro livello è più simile a loro che agli junior. Vogliamo diventare più forti di loro perché ci sarà un giorno in cui inizieremo a batterli.
State iniziando a pensare di entrare a far parte della Nazionale Maggiore?
La speranza è che, dopo le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, qualcuno riesca a sfondare anche nella squadra assoluta. Non è facile perché in Italia la concorrenza è elevata, ma noi ci crediamo e pensiamo che tra qualche anno saremo la squadra migliore nel paese. Il nostro obiettivo sono le Olimpiadi del 2030 perché per le prossime è impossibile essere inseriti.
Come vi siete avvicinati a questo sport?
Andrea lo ha provato a scuola, così ho seguito il suo esempio ed entrambi siamo immediatamente innamorati. Sono ormai nove anni che non facciamo altro.
C’è qualche avversario che temete maggiormente?
A livello Under 21 ormai li conosciamo tutti, quindi non abbiamo paura di nessuno. Forse un pochino di più gli scozzesi, ma ormai sappiamo bene chi abbiamo di fronte.
Come funziona la stagione giovanile?
Possiamo partecipare alle competizioni Under 21, compresi i Mondiali, ma abbiamo la possibilità di prendere parte anche alle competizioni assolute. Per questo a volte ci iscriviamo a questi eventi così da poter giocare con atleti del nostro livello. Entrambi frequentiamo l’università online perché è l’unica possibilità che abbiamo visto che in media stiamo a casa una settimana al mese. Per il resto siamo sempre via tra raduni, tornei e competizioni e quindi sarebbe impossibile studiare.
Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
Sicuramente il più importante è il Mondiale Under 21 dove proveremo a confermare il titolo. Poi prenderemo parte ai principali tornei in Europa e cercheremo di essere presenti anche nelle competizioni assolute. Forse potrebbe scapparci anche un viaggetto in Canada dove ci sono i tornei più importanti e dove cercheremo di farci valere.
