Dustin Johnson e Jon Rahm ai primi due posti del World Ranking, promuovono la potenza del drive nel golf di vertice. E, al di là dei numeri dei “gemelli” Jordan Spieth e Justin Thomas, del talento coi soliti black out di Justin Rose, Sergio Garcia e Jason Day, e della maturazione di Rickie Fowler e Rory McIlroy, manca il grande protagonista, manca sempre Tiger Woods. Che, dopo l’assaggio di fine stagione alle Bahamas, si ripresenta per completare le prime 72 buche a Torrey Pines di San Diego, con già in programma, sempre in California, il Genesis Open (15-18 febbraio), cioè due dei percorsi più congeniali, dove vinse l’ultimo dei suoi 14 major (US Open 2008) e dove debuttò nel PGA Tour a 16 anni. Il Farmers Insurance Open, che parte domani, è lo stesso dal quale Tiger aveva ricominciato l’anno scorso, uscendo al taglio, per poi fermarsi per tutta la stagione, a febbraio Dubai, dove si ritirò dopo un giro per i dolori alla schiena per poi ricorrere a un altro intervento chirurgico, ad aprile.
A.A.A. Cercasi disperatamente Tiger. Che torna in uno dei feudi in California, dopo 8 anni di calvario!
Woods rientra ufficialmente dopo l’assaggio di dicembre. Al South Course di Torrey Pines vinse l’ultimo dei 14 major (US Open 2008), e il Farmers Insurance Open è lo stesso torneo dal quale era ripartito la scorsa stagione prima della quarta operazione chirurgica alla schiena