La DAD funzionerà!
ANSA, Ettore Ferrari: venerdì 6 marzo 2020
La Ministra Azzolina esalta da DAD e afferma in merito: “Per tutta la comunità
scolastica, per i docenti, per tutto il personale scolastico, per gli studenti che sono il
cuore della nostra attività e naturalmente, per le famiglie, si è aperta una fase molto
impegnativa. Io mi sento di ringraziare tutte le persone coinvolte, direttamente o
indirettamente, per quanto hanno già fatto in questi giorni di incertezza e per
quanto sapranno fare nei prossimi giorni… Perché conosco da vicino il mondo della
scuola e so che saprà dimostrare tutto l’orgoglio di far parte di una grande
comunità. Abbiamo lavorato da subito ad un’accelerazione del programma di
didattica a distanza e in mezzo a tante difficoltà può rappresentare una grande
opportunità. E’ una sperimentazione del presente che potrà lasciarci un patrimonio
di esperienze importante per il futuro”.
ANIEF, marzo 2020
L’ANIEF, il sindacato della scuola, frena gli entusiasmi della Ministra e avverte: “A
questo punto, diventa indifferibile la necessità di attivare interventi di didattica a
distanza (DaD) per garantire il diritto all’istruzione degli studenti. I docenti sono
pronti a fare la loro parte purchè si tenga la barra dritta sul rispetto delle norme e si
eviti il rischio del “digital divide”, se pensiamo che non tutte le famiglie hanno a
disposizione connessioni, computer o tablet. Purtroppo il percorso di
implementazione della didattica a distanza, pur considerando la presenza di buone
pratiche in alcune realtà, registra nel nostro Paese una situazione di generale ritardo
con cui sarà necessario fare i conti. In questo quadro, l’unica stella polare da seguire
è quella del rispetto delle norme di legge e, soprattutto, di quelle contrattuali, onde
evitare di aggiungere confusione in un frangente in cui servono fermezza e idee
chiare, ……..”.
La DAD non funziona più
Ufficio Stampa Ministero Istruzione / Agf – Lucia Azzolina 11 gennaio 2021
La Ministra dichiara: “La DAD non funziona più, gli studenti hanno bisogno di
sfogare la loro socialità, tanto vale che lo facciano all’interno della loro classe”.
Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in un intervento a “Tutti in classe” su Rai
Radio 1, ”……………….. sono molto preoccupata, a marzo scorso sono stata io a volere
la didattica a distanza che però è uno strumento che va bene per qualche settimana
o per qualche mese. È evidente che non può più funzionare. I ragazzi sono arrabbiati
e disorientati ed io sono preoccupata come ministro per il deflagrare della
dispersione scolastica. Sappiamo tutti che il rischio “zero” non esiste, a scuola come
in nessun altro ambito. ma all’interno delle scuole il rischio è molto basso, ci sono
tanti studi italiani ed europei che ce lo confermano. Il governo ha lavorato molto e
bene, sono stati messi in campo i Prefetti con i quali sono stati definiti i piani
territoriali, provincia per provincia, per orari e trasporti. Le scuole sono pronte per
ripartire, ma sono le Regioni ad avere la possibilità di riaprirle o meno. Io chiedo a
tutti di trattare la scuola non in maniera diversa rispetto a come sono trattate le
attività produttive. Le scuole non producono incassi, ma i costi sono lo stesso
altissimi: il messaggio deturpante per cui nelle regioni “gialle” oggi è tutto aperto
fuorché le scuole lascia profonde cicatrici”.
A marzo 2020 la DAD funziona mentre a gennaio 2021 non funziona più. Come
mai?
La DAD non può sostituire la scuola!
A distanza di mesi dall’inizio del 2° lock down e dalla nuova attivazione della DAD a
ottobre, questi sono i risultati:
– c’è chi vive in perfetta sintonia con la tecnologia;
– c’è chi purtroppo ne è escluso in modo parziale o addirittura totale perché
non riesce a seguire le lezioni perché sprovvisti di un PC o di un Tablet;
– c’è chi vive in luoghi dove la connessione è scarsa o assente.
Ma, scusate ……… al posto dell’acquisto dei banchi a rotelle non si poteva
incentivare un “bonus acquisto PC o Tablet?”
La DAD ha il pregio di essere un valido strumento al quale aggrapparsi in un periodo
di distanziamento sociale obbligatorio, periodo in cui al primo posto nella scala delle
priorità di ogni individuo va posta la salute di tutti i cittadini. La DAD quando è
scoppiata la pandemia è diventata l’unica strada da percorrere per “fare scuola”,
ma …….. è lontano anni luce dall’essere una vera scuola.
La DAD va bene per lunghi periodi?
No, non va bene, secondo me sarebbe meglio alternare 2 giorni di DAD e 3 giorni di
presenza o viceversa!
La scuola è una dimensione educativa fatta di relazioni e di ambiente, difficilmente
sostituibili o realizzabili tramite uno schermo. A scuola gli studenti entrano a far
parte di un contesto fatto di attività e scambi tra “pari”: s’interagisce con individui
diversi che hanno ruoli diversificati e ciò contribuisce allo sviluppo dell’identità degli
individui stessi; l’ambiente educa e al suo interno si sviluppano relazioni
insostituibili.
Dopo il 1° e il 2° lock down …… Genitori, Insegnanti, Educatori, Psicologi e
Pedagogisti parlano di:
– regressioni da parte degli studenti;
– difficoltà nel gestire gli studenti;
– demotivazione degli studenti:
– comportamenti di rifiuto da parte degli studenti;
– reazioni problematiche da parte degli studenti;
– ecc.
Tutte queste situazione confermano che l’efficacia dell’azione educativa dipende
quasi esclusivamente dall’ambiente e dalle relazioni che, in essa, si realizzano.
L’ambiente educativo
Venendo a mancare l’ambiente educativo, si perde letteralmente il contenitore
dell’educazione, quella dimensione strutturale finora utilizzata dagli Insegnanti,
come strumento per rendere possibile “l’ex-ducere”, il trarre fuori.
L’ambiente quando è pedagogicamente progettato e gestito dall’Insegnante con una
comunicazione efficace, produce un clima relazionale affabile, collaborativo fatto di
reciprocità, aspettative, scambi interpersonali che sviluppano la personalità degli
studenti, permettendo l’emersione delle loro potenzialità e un reciproco
miglioramento.
Gli Insegnanti
La pandemia ha messo gli Insegnanti di fronte ad una sfida senza precedenti, di cui
nessuno poteva immaginarne l’arrivo. Tutti hanno cercato il modo migliore per
insegnare attraverso la DAD, con la consapevolezza di essere stati privati del primo e
più grande Educatore: l’ambiente!
Molti Insegnanti hanno imparato “a fare la DAD” durante il lock down, in quanto
non erano mai stati messi prima alla prova, mentre altri, già molto preparati
sull’insegnamento digitale, non hanno incontrato problemi, gli unici a riscontrare
problemi sono stati gli studenti …………….. non abituati a questo tipo di
insegnamento!
Gli studenti
A molto studenti ha fatto molto comodo la DAD. Perché?
Le risposte potrebbero essere ovvie:
– seguire le lezioni in cucina o in salotto;
– “stoppare” il video e poi fare dell’altro;
– copiare nelle interrogazioni scritte;
– leggere durante le interrogazioni orali;
– far finta di seguire le lezioni;
– ecc.
La DAD
La didattica a distanza non deve essere demonizzata, bisogna adattarsi alla
situazione, cercando di sfruttare al meglio gli strumenti di cui si dispone, aspettando
anche che la ricerca educativa fornisca metodi efficaci per progettare e gestire
meglio l’apprendimento a distanza.
E ora?
Ora, in molte Regioni, ad emergenza rientrata, gli studenti vogliono ritornare a
scuola in presenza, sono pronti?
Gli studenti e gli Insegnanti, avendo vissuto questa esperienza nel precedente lock
down, sono pronti e capaci di nuovamente rientrare in classe e rendere l’ambiente e
le relazioni degli strumenti efficaci?
Alla prossima puntata la risposta!