Archiviato il Day One del Roland Garros, dove sono andati in scena gli esordi di quattro italiani.
Lorenzo Sonego, impegnato nel “match du jour” sul Philippe Chatrier, si è arreso in tre set a Roger Federer (6-2 6-4 6-4), di ritorno sui campi del Bois de Boulogne per la prima volta dal 2015:
“Non è stato facile, lui è partito molto bene, però quando sono entrato in partita è stato un match alla pari fino alla fine. Prima di entrare in campo ero tranquillo, non sono uno che avverte la pressione. Ho preso subito un break ma sono pur sempre umano, non è facile giocare sul Centrale con Federer, poi lui voleva fare bene perché era al ritorno dopo tre anni di assenza. Nel secondo ho trovato il modo di fargli male e ho iniziato a credere che le cose potessero cambiare quando l’ho brekkato. Pensavo di riuscirgli a strappare un set e poi vedere come andava.
A Monte-Carlo ho giocato con Khachanov, in generale non c’è tutta questa differenza come tennis tra un Top 20 e Federer, Roger però sa alzare il livello nei momenti importanti. È un computer non sbaglia mai una scelta. La prima cosa che ho pensato quando ho visto il suo nome di fianco al mio? CHE BELLO! (ride, ndr). No, dai, ho sempre desiderato giocare con Federer. Però era meglio pescarlo al secondo o terzo turno. È stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto.
Sono entrato in campo convinto, non dovevo farmi intimorire. L’atteggiamento era la parte più importante. Sapevo che dovevo variare tanto il servizio e stare più vicino alla linea in risposta e non perdere campo perché sa trovare angoli molto buoni.
Cosa cambierei del match? Beh, innanzitutto non gli giocherei così tanto sul diritto, poi fare delle smorzate a uno che gioca così vicino al campo non è giustissimo (ride, ndr). Ci sono volte in cui non riesci a capire come faccia a far sembrare facili delle cose difficili. Mi sono chiesto tante volte: “ma come c***o fa?” (ride, ndr). Mi sono iscritto a tutti i tornei quest’anno, con questa classifica posso farne davvero tanti e divertirmi. Tra poco c’è l’erba, mi piace molto giocarci”.
Si qualifica per il secondo round Matteo Berrettini, vittorioso in rimonta sullo spagnolo Pablo Andujar (6-7, 6-4, 6-2):
“Oggi non mi sentivo particolarmente bene ma sono molto contento del risultato perché sono riuscito a ribaltare un match che si era messo malissimo. Con tanta fatica, anche fisica, dopo tre set eravamo a tre ore di gioco, dopo tre set cominciavo ad accusare un po’ di stanchezza. Sono felice perché è questo l’obiettivo che ci eravamo posti: giocare ed essere competitivi anche quando le cos non funzionano al meglio. Con Ruud non ho mai giocato, sarà dura ma probabilmente giocherò mercoledì, quindi ho due giorni a disposizione per riposare e preparare la partita.
Tanti rimpianti per Marco Cecchinato, presentatosi in conferenza stampa con gli occhi lucidi dopo essersi arreso al quinto set contro Nicolas Mahut (6-2, 7-6 4-6, 2-6, 4-6):
“L’unica cosa che ho da dire oggi è che c’è tanta delusione. Perdere da 2-0 non è mai bello, poi dopo la semifinale dello scorso anno ancora di più. Adesso staccherò un po’ per riprendermi, prima di tornare ad allenarmi su erba. Andrò su erba da 40 del mondo, voglio tornare ad alti livelli e tornare ad allenarmi con tanta concentrazione. Farò Queen’s, Eastbourne e Wimbledon.
Subito fuori anche Thomas Fabbiano, eliminato da Marin Cilic in tre set (6-3, 7-5, 6-1).
Daniele Flavi (AGL)