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Golf

“Bravo Pavan: un talento che ha accettato di rimettersi in discussione dal tee. Ora attendo Bertasio!”

Da Vincenzo Martucci 29/08/2018

L’impresa di Praga dà lustro al lavoro del settore tecnico: “Cerchiamo di aiutare una decina di giocatori che non hanno ancora raggiunto il limite e hanno voglia di lavorare duro. Questo golf è sempre più difficile”

Dieci! Il golf italiano saluta l’ennesimo successo azzurro nella scia del fenomeno Francesco Molinari, aspettando un altro acuto nella Ryder Cup in Francia: Andrea Pavan conquista a Praga la sua prima fetta di gloria dopo 112 partenze sull’Europea Tour.
Massimo Scarpa, il golf concede sempre un’altra possibilità!
“Credo che sia uno sport davvero unico in questo senso, perché, con gli anni, aggiunge elementi importanti che possono essere decisivi per vincere sotto il profilo tecnico, psicologico e d’esperienza. Nel golf c’è sempre tempo e modo per crescere, anzi, il tempo è proprio dalla parte dell’atleta e non tiranno, sempre che si alleni bene e tanto. E inserisca ogni anno qualcosa nel suo bagaglio”.
Pavan è anche il dodicesimo nuovo vincitore sull’European Tour 2018: vincere è sempre più difficile.
“Il livello medio si sta alzando tantissimo, le conoscenze tecniche aumentano sempre più, come le tecnologie, e i giocatori fanno sempre più fatica per fare la differenza. Il Tiger anni 2000 che vinceva in quel modo, quando voleva vincere lui, non esisterebbe più, oggi. Infatti quei 10-20 più forti alla fine si impongono, ma anche loro devo lavorare sodo in allenamento e in gara”.
Perché secondo lei Pavan ha rotto il ghiaccio solo ora, a 29 anni?
“Come altri talenti della scuola romana – penso al mio amico Grappasonni -, Andrea ha qualità nel sand iron, nel putt e in generale nel gioco corto, ma negli ultimi tempi era poco competitivo dal tee. E, come spesso succede, il problema tecnico è diventato sfiducia, e s’è trasferito sul campo come blocco un po’ mentale. Noi del settore tecnico abbiamo fatto fatica: ogni qual volta tornava dal Challenge Tour all’European Tour non riusciva a giocare e tornava indietro. Come altri talenti viveva molto di feeling e tendeva ad arrangiarsi, in campo, senza affrontare il problema tecnico. Faceva fatica a cambiare. Finché, lo scorso anno, quand’è uscito dai primi 100 è stato obbligato a seguire un’altra via”.
Praticamente, com’è corso ai ripari?
“Come prima cosa, ha rimosso il rifiuto delle idee nuove  e, quand’ha superato la qualifying school ed è tornato sul Tour, s’è convinto della bontà della strada intrapresa. Andrea non accettava l’idea di un colpo non perfetto dal tee, non si accontentava, poi ha capito che il primo colpo-salvagente, come diciamo noi in gergo, gli poteva cambiare la vita. E ha cominciato semplicemente a mettere in campo la prima palla del gioco”.
L’esperienza all’università americana è stata controproducente.
“Nel suo caso, avrebbe avuto più bisogno di affinare la tecnica che di preparazione alla gara, avrebbe avuto bisogno di più lavoro specifico”.
Il settore tecnico Fig festeggia un altro successo: è così tanto bravo lo staff di Scarpa o è tanto favorito dalla cometa Molinari e dal primo Major italiano?
“Non possiamo negare il fattore traino, importantissimo, di un campione-esempio come Francesco, ma anche il settore tecnico è sempre pronto ad aiutare quella decina di giocatori che, secondo me, hanno bisogno di essere aiutati perché per qualche ragione non hanno ancora raggiunto il loro limite, e sono disponibili a lavorare duro per esprimersi al massimo”.
E Pavan aveva bisogno di una spintarella.
“Sono felice per lui. E’ sempre stato un gran lavoratore, è maturato come persona, in campo non ha più l’olio che gli bolle dentro, come gli era capitato in passato. Così è anche salito al 39 della Race to Dubai, è pronto a fare il prossimo salto di qualità, entrare nei primi 100 ed entrare di diritto nei Majors”.
Winner. Andrea Pavan (ITA) on the 4th tee during Round 4 of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Winner. Andrea Pavan (ITA) on the 4th tee during Round 4 of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Winner. Andrea Pavan (ITA) on the 4th tee during Round 4 of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Winner. Andrea Pavan (ITA) during Round 4 of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Andrea Pavon (ITA) winner of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Andrea Pavon (ITA) winner of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Andrea Pavon (ITA) winner of the D+D Real Czech Masters at the Albatross Golf Club, Prague, Czech Republic on Sunday 26th August 2018.
Ha ricevuto pubblicamente anche i complimenti di un campione come Harrington.
“Sono cose che fanno piacere, anche come italiano e come responsabile del settore tecnico e del lavoro di noi italiani, quando mostri rispetto e ti comporti bene tutti lo notano. E Andrea è una persona che sta bene sul campo, e la sua signorilità è stata apprezzata da un signore come Harrington”.
A questo punto quale azzurro manca all’appello?
“Aspettando Matteo, Manassero, che aveva cominciato bene ma nelle ultime prove non ha passato il taglio, direi che è arrivato il momento di Bertasio”.
In un carnet di campioni che, dietro Molinari, sventola i talenti Pavan e Paratore, per un’Italia del golf mai così forte. Che nessuno disperda questa fantastica occasione per il salto di qualità di questo sport.
Si ringrazia Claudio Scaccini ( fotografia sport comunicazione) per le belle immagini che trovate nel pezzo
Tags: 2018, golf, praga, vittoria pavan

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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