À vos marques… Prêts… Partez ! Da domenica 6 aprile prenderanno il via i primi incontri del Rolex Montecarlo Masters, il terzo torneo ‘1000’ della stagione ma, soprattutto, a questo livello, il primo sulla terra battuta. In realtà, c’è già grande fermento nella giornata di sabato 5 aprile con i match di qualificazione in corso e non solo: sabato, infatti, è anche il primo dei due “Media Day”, in cui le teste di serie del tabellone, insieme ad altri giocatori italiani e francesi, incontrano la stampa internazionale nella ormai consueta “table ronde”.
L’ASSENZA DI SINNER E NADAL
Con il torneo monegasco comincia, di fatto, la tanto attesa stagione sul rosso che si concluderà dopo due mesi con il Roland Garros. L’edizione 2025 è caratterizzata senza dubbio da due grandi assenze: quella del n. 1 del mondo, Jannik Sinner e quella del re assoluto della terra rossa, Rafa Nadal che, a Montecarlo, è stato incoronato “principe” ben 11 volte. In realtà, il maiorchino manca nel Principato dal 2022 anche se, quest’anno, la sua assenza ha un sapore più amaro del solito poiché è la prima da quando Rafa ha detto addio alle gare.
Per Jannik, invece, l’appuntamento al Country Club è solo rimandato. L’altoatesino farà il suo ritorno nel circuito il 4 maggio al Foro Italico, alla fine dei tre mesi di sospensione per il caso Clostebol: “Sto molto bene, sono riposato” ha detto uno Jannik molto sereno in un’intervista rilasciata a Sky Sport uscita il 5 aprile, “onestamente in questo periodo di pausa ho fatto tante cose diverse, ho speso tanto tempo con la mia famiglia, soprattutto con mio papà, e con i miei amici che sono a Montecarlo. Ho fatto tante cose nuove. Sono molto felice, per quanto riguarda la preparazione, stiamo anche lavorando molto in palestra per essere pronto al mio rentro a Roma, ma ci vuole ancora tempo. Quando è arrivata la sospensione mi sentivo fragile, sarei bugiardo se dicessi che non ho provato emozioni. Non è stato facile ma le persone intorno a me mi hanno dato la forza di affrontare ciò che è successo“.
Un altro assente di rilievo è Jakub Mensik, il giovanissimo tennista ceco e straordinario vincitore a sorpresa del torneo di Miami contro Novak Djokovic; ci sarà invece Jack Draper, il campione di Indian Wells. Il britannico, n. 5 del seeding, affronterà il vincente tra Giron e Shapovalov.
I PROTAGONISTI
Diamo uno sguardo a coloro che scenderanno in campo. Sascha Zverev, n. 2 del mondo, è in cima al tabellone. Tuttavia, saprà finalmente fare la differenza nel Principato? Da quando Sinner è fermo ai box, il tedesco non ha saputo approfittarne e, dopo la celebre finale persa con Jannik a Melbourne, ha fornito prestazioni alquanto deludenti sia ad Indian Wells che a Miami. Sulla terra si trova assolutamente a proprio agio, anche perché vanta una finale al Roland Garros (2024, persa con Alcaraz) e tre titoli ‘1000” (due a Madrid e uno a Roma). È certamente la sua grande occasione, anche se, attenzione, al primo turno potrebbe scontrarsi con Matteo Berrettini, il che non è mai semplice. Matteo di solito ha buone sensazioni sul rosso e, in questo momento, sta giocando molto bene, è in forma, è molto motivato e potrebbe fare il colpaccio.
E poi c’è Tsitsipas. Neanche il greco sta vivendo un periodo luminoso in campo, però… è pur sempre il campione uscente, vittorioso a Montecarlo ben tre volte (2021-2022, 2024) e, di conseguenza, non si può escluderlo dai favoriti. Stefanos, n. 6 del seeding, solitamente sulla terra è capace di rinascere come l’araba fenice. Anche l’anno scorso, dopo un inizio di stagione in sordina, a Monaco ha sbaragliato tutti giocando un tennis esplosivo e praticamente perfetto, travolgendo in finale anche il solidissimo Ruud. Il norvegese, testa di serie n. 4, sulla terra di solito riesce ad esprimere il meglio del proprio tennis; comincerà la difesa dei punti della finale dell’anno scorso con il vincente tra Bautista Agut e Nakashima.
La testa di serie n. 2 è Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, nonostante sia un fenomeno, a volte non convince per la totale mancanza di tattica e per la foga irrefrenabile con cui affronta tutti i punti, anche i più delicati. La superficie non è certo un problema per lui, ma avrà finalmente imparato la lezione dopo le sconfitte cocenti in California e a Miami? Al primo turno se la vedrà con il vincente tra Fognini e Cerundolo, entrambi avversari potenzialmente ostici; sì, anche Fognini, nonostante l’età, perché, non dimentichiamolo, a Montecarlo ha ottenuto il miglior risultato in carriera vincendo il torneo nel 2019 e, grazie al pubblico, potrebbe ritrovare le sensazioni di allora.
E poi c’è Djokovic. L’ex n. 1 del mondo e campione di ben 24 titoli Slam è senz’altro tra i favoriti per il titolo, soprattutto se pensiamo al livello sfoggiato a Miami. Era da un po’ che Novak non ritrovava la sua proverbiale solidità e la feroce fame di vittoria. A Miami, Mensik ha giocato troppo bene, perfino per lui, soprattutto nei punti chiave della partita. Il serbo è stato due volte campione al Country Club (2013, 2015) ma occhio a Stan! Infatti, al primo turno, potrebbe incontrare un altro vincitore del torneo, l’intramontabile Wawrinka, che ha beneficiato di una wild card.
Per quanto riguarda gli azzurri, domenica, non prima delle 13, esordirà Matteo Arnaldi opposto a Richard Gasquet. Anche il francese, che saluterà il circuito al Roland Garros, ha ottenuto una wild card per quella che sarà la sua ultima partecipazione in carriera al ‘1000’ monegasco. Lorenzo Musetti, testa di serie n. 13, è nella parte di Zverev; affronterà un qualificato e, in caso di vittoria, se la vedrà con il vincente tra Lehecka e Korda. Lorenzo Sonego, anch’egli nella parte alta del tabellone, incrocerà la racchetta con quella di Martinez; al primo round, ci sarà un qualificato anche per Cobolli che, come Arnaldi e Fognini, si trova nella parte bassa del tabellone. Ma, intanto, Flavio ha l’adrenalina a 1000 perché, domenica, si giocherà il primo titolo ATP nella finale del torneo ‘250’ di Bucarest contro Baez. L’Italia sta brillando anche a Marrakech grazie a Luciano Darderi, giunto in finale contro Griekspoor.
Infine, che ne sarà di Rublev? Andrey, che ha vinto il torneo nel 2023, è testa di serie n. 7 e sarà affiancato dal neo super coach Marat Safin. Saprà l’ex campione russo aiutarlo nel trovare, finalmente, la tanto agognata serenità in campo?
Senza dimenticare Medvedev. L “orso” di Mosca, lo sappiamo, non stravede per la terra rossa anche se ora c’è maggiore intesa, soprattutto dopo la vittoria a Roma nel 2023. Per giunta, Daniil sta attraversando un momento di “confusione” agonistica e, dunque, la stagione sul rosso sembra presentarsi per lui come un ostacolo particolarmente arduo…