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Pallavolo

Perugia, Civitanova, Modena e Trento: anche ai playoff, chi è forte, è più forte, e gli altri stanno a guardare?

Da Carlo Gobbi 10/03/2018

Fra sabato e domenica le migliori 8 di fronte, ma le gerarchie sono consolidate. Soprattutto Milano e Verona puntano al colpaccio

E siamo arrivati al fulcro della stagione. I playoff. Paroletta magica. Inaugurata a fine anni settanta. Per dare più sale al campionato. Ma  più esattamente per cercare di stoppare la superiorità, all’epoca schiacciante, della Klippan Cus Torino. La squadra di Franco Leone, allenata da Silvano Prandi – lo ricordate, vero, il Professore? -, oggi a Chaumont fa ancora faville, minacciava di estendere la ferrea legge sabauda sul campionato. Così toccò al Santal Parma di Claudio Piazza – lui non ve lo ricordate, invece -, era un bravissimo tecnico che si è ritirato molto presto, fermare il predominio piemontese.
   Oggi dunque parte il clou della stagione. Una prima parte che si è trascinata con molte belle partite, segnatamente fra le grandi, e altre stucchevoli. Specialmente nel finale, laddove l’assenza della retrocessione, cancellata da quattro anni per motivi mai ben chiariti, ha tolto quel briciolo di interesse che ancora poteva avvolgere la bassa classifica. Infatti fra un anno, verrà lodevolmente ripristinata.
   Dunque, le otto grazie si sono guadagnate il loro bravo posto al sole. Quello dove i riflettori dell’interesse, dei media (si spera, Gazzetta a parte), della tv, del popolo che segue lo sport sottorete, diventano più accesi. Sette giorni di riposo, sei per Perugia, dall’ultima giornata che ha risolto gli enigmi rimasti fra i posti dal sesto all’ottavo e vai col tango. Si dice da tempo, anche gli stessi giocatori ce lo rimproverano, che il meglio del campionato viene racchiuso in poche settimane, spesso giocando ogni tre-quattro giorni per via degli impegni della nazionale. Quest’anno, almeno per il maschile, c’è un pizzico di spazio in più. Una settimana dal primo via dei quarti, poi un’altra settimana per il ritorno. Si gioca al meglio dei tre incontri. Poi dalle semifinali, si amplia a cinque gare. Ma, almeno sulla carta, non sembrano esserci troppe sorprese. Chi è forte, è più forte, in questa pallavolo, e ha ampiamente agio per dimostrarlo. Gli altri…stanno a guardare.
   Ravenna si è presa la rivincita per la delusione patita lo scorso anno. Sconfitta in casa alla giornata conclusiva da Vibo. Un nono posto che aveva spento gli entusiasmi di un pubblico, quello ravennate, che già pregustava, dopo anni di oblio, il ritorno al pranzo con le pietanze più succulente. Stagione lodevole, culminata con un ottavo posto che non potrà fare molto di più. Il sestetto di Ravenna, che ha valorizzato in corso d’opera l’oscuro e sconosciuto bomber austriaco Buchegger, deve incornarsi con la prima della classe. Perugia una corazzata, Ravenna una corvetta. Esito in due round, speriamo almeno nello spettacolo promesso dai giallorossi in gara2 di fronte agli aficionados di casa. Un saluto elegante, una gara combattuta per una sfida impari.
    Civitanova, che ha perso qualche partita di troppo e si presenta col fiato grosso e qualche acciacco, affronta Piacenza, squadra garibaldina, protagonista di un campionato con qualche ombra ma tante luci. Specie se Marshall, visto di nuovo saettante nel finale di stagione come ai tempi d’oro (ma come fa a saltare ancora così), continuerà a fare male. Chiaro che per la Lube non dovrebbero esserci problemi. Pronostico meno tranquillo per gara2 in riva al Po, ma anche il sestetto di Medei vale una corazzata.
   Modena contro Milano per il terzo accoppiamento. I gialli arrivano con l’organico al completo. Recuperato anche Sabbi dopo un lungo stop per il braccio leso. A posto pure Mazzone, che ha recuperato la recente distorsione. Per Stoichev un battesimo modenese nelle sfide che contano. Di fronte, un idolo di Modena, Andrea Giani, protagonista al PalaPanini delle sue ultime stagioni da giocatore e le prime da tecnico. Milano ha disputato un’ottima stagione, trascinata dal suo poco conosciuto bomber olandese, che ha superato l’infortunio patito nell’ultimo mese. Stiramento addominale. Vedi cosa capita a chi i muscoli ce li ha…! Per Milano, che attende l’ingresso al nuovo Palalido, arrivare a gara3 sarebbe un successo enorme. Deve vincere il ritorno a Busto, che potrebbe essere l’ultima partita della squadra di Lucio Fusaro. Giovane imprenditore che ha creduto con tenacia e lungimiranza nel rientro della metropoli fra i colossi. Col Palalido, ora anche Milano potrà sognare.
   E veniamo al big-match dei quarti, classico fra quarta e quinta. Trento in volata, recuperando da un avvio di stagione più che disastroso, ha mantenuto la quarta posizione a scapito di un Verona che promette ma non mantiene. Per Nik Grbic, tecnico battagliero come quando giocava, l’occasione per rovesciare un pronostico che appare negativo, ma lascia spazio a una possibile sorpresa. Verona, si dice, manca di qualcosa per diventare una grande. Eccola all’esame di stato. Ma Lorenzetti, tecnico dei trentini, è una vecchia volpe del campionato. Ha conquistati due scudetti, possiede l’esperienza e qualcos’altro. Ha una squadra che, nei momenti cruciali, affidata in regia a un Giannelli in crescendo di forma, potrebbe ritrovare i suoi spunti migliori.
   Ora, come direbbe il giudice in una gara di scherma… A voi! Fateci divertire.
Carlo Gobbi
Tags: andrea giani, carlo gobbi, chi è forte, Civitanova, e gli altri stanno a guardare?, è più forte, Modena e Trento: anche ai playoff, pallavolo maschile, perugia

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Nota sull’autore: Carlo Gobbi

È il giornalista più poliedrico del panorama nazionale. Oltre a 7 Olimpiadi, 6 Mondiali e 15 Europei di pallavolo, e 139 test match di rugby, ha seguito oltre 20 Mondiali ed altrettanti Europei di ginnastica, judo, hockey, ghiaccio, pallamano, pesi, tiro.

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