Apparentemente diverse, acerrime nemiche sul campo ma amiche fuori, anche nella vita reale Chris (oggi per tutti Chrissie) Evert e Martina Navratilova non riescono a essere comuni. Da sempre, nel contrasto, nella lotta, si congiungono, si identificano proprio, contro lo stesso avversario, un tempo era la vittoria, il successo, la storia dello sport, oggi è un tumore insistente, che bussa ora a una porta, ora all’altra. Fino all’ultima puntata del Reality della vita, con le due signore del tennis in cucina, con le mitiche Evert & Navratilova oggi solo due sessantenni segnate dalle battaglie col male. “Due anni dopo, è tornato: sto di nuovo lottando contro un tumore”, denuncia Chris sui social. “Perché non mangiamo insieme?”, le propone Martina. “Ci siamo dentro insieme, grazie per il cibo delizioso”, dice la foto cult.
ALL’ANTITESI
Negli anni 60, l’America non ebbe dubbi: evviva “Chris tennis”, la ragazza yankee della porta accanto, piccola, minuta, educata, precisa, sempre in ordine, abbasso Martina, la sua antitesi, la “grossa speranza”, scappata dalla cortina di Ferro, tutta tiri mancini, discese a rete, ed accessi, dal sovrappeso alle scelte sessuali. “Per 18 anni c’è stata tensione fra di noi: ci alternavamo, dai successi anche in serie, ai primi due posti della classifica, dalla fiducia al dispiacere, così ci siamo ritrovate sempre più spesso da sole, negli spogliatoi, prima e dopo le finali, sempre più vicine. Fino a diventare amiche. E, dopo il tennis, non c’è stata più pressione”, ha raccontato Chrissie. “Cinquant’anni: conosco Chris da più tempo di chiunque altro nella mia vita, e lo stesso vale per lei. Le nostre vite sono parallele in un modo inquietante”, ha detto Martina, coccolando l’epico testa a testa, da Akron 1973 a Chicago 1988: bilancio 43-37 per la mancina ceca contro la pioniera delle regolariste da fondo, un numero che è solo un dettaglio, mentre gli 18 urrà Slam di singolare, pari, sono uno sberleffo del destino, in 80 sfide, 60 finali.
SU E GIU’
Il tennis deve molto a Chrissie & Martina. Che hanno sdoganato l’agonismo più risoluto anche al femminile, che hanno introdotto la palestra e la dieta, come l’esempio, come la forza dei personaggi che le tv hanno cominciato a scrutare nei volti, nei gesti, nel fuori onda. Due anni fa la Evert è stata colpita dal cancro alle ovaie, dopo l’esperienza della sorella – morta due anni prima -, aveva giocato d’anticipo, ma il male la sta rimettendo alla prova; un anno fa la sfida più difficile s’era riproposta, 13 anni dopo, alla Navratilova, al seno e al collo, e addio progetto di adottare un bambino con la compagna Julia Lemigova. “Combatterò con tutte le mie forze”, aveva promesso. E a maggio, al Foro Italico a Roma, nel ricevere la Racchetta d’oro, pur smagrita, pallida, coi pochi capelli salvati dalla chemio, ha ringraziato il tennis: “L’approccio mentale e la determinazione mi hanno aiutata a sconfiggere la malattia. Il trattamento è la cosa più difficile che ho mai fatto”.
LEGAME
Quando Chrissie è entrata la prima volta in ospedale, Martina ha indossato giorno e notte, come un amuleto, la collana che l’amica le aveva regalato, togliendoselo solo per la chemio. Viceversa, quando a gennaio, è toccato alla Navratilova rientrare in ospedale, terrorizzata, Chrissie le ha spedito il classico ”Lean on me” (Conta su di me) dei Seventeen, facendola sciogliere. Adesso è lei che corre a sostenere l’amica. “In realtà siamo molto più simili che diverse. Entrambe abbiamo subito delle imposizioni: lei con la sua educazione cattolica, da ragazza per bene, io dal comunismo”. Chris & Martina vanno ancora insieme alla guerra.
Vincenzo Martucci (Tratto dal messaggero del 12/12/2023)
Foto tratta dal profilo X di Chris Evert