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Calcio

L’esuberante ascesa di Wanda Nara, signora Icardi che fa tremare l’Inter

Da Vincenzo Martucci 15/02/2019

È lei che parla per il marito centravanti nerazzurro appena degradato dal ruolo di capitano e non convocato in Europa League. È lei la sua agente, quella che commenta le scelte dell'allenatore in campo e della società sul mercato. “Io argentina come Belen? Senza offesa, al mio paese sanno bene chi sono io, ma non sanno chi sia la vostra Belen.

Troppa. Sin dall’aspetto di vamp bionda, procace nelle forme, provocante nell’aspetto, appariscente sempre e comunque, Wanda Nara, che ha sposato un attaccante di calcio dopo l’altro, da Maxi Lopez a Mauro Icardi, è eccessiva. Anche nei particolari, come la borsa di Chanel tempestata di diamanti di Sharowski che sfoggiava al matrimonio col centravanti dell’Inter, il 27 maggio 2014.

Non puoi non notarla, Wanda. E, comunque, non puoi evitare di ascoltarla. Quando diceva, spiegando l’alchimia del rapporto con un ragazzo di sette anni più giovane: “Abbiamo fatto l’amore 15 volte in 28 ore”. O quando, a maggio, ha acceso l’ennesimo incendio nello spogliatoio già infiammabile per natura dell’Inter: “Mauro può portare o cacciare persone soltanto alzando un dito, ma non lo fa perché sente molto il ruolo di capitano”. O quando, a dicembre, ufficializza ai tifosi nerazzurri una verità già nota: “Con l’Inter siamo lontanissimi. L’offerta non esiste, devo sedermi a parlare con. La scorsa estate aveva un piede fuori da Milano, dove voleva andare? La domanda giusta è “Dove volevano mandarlo”. Alla Juventus. È stato Mauro a dire no e a voler rimanere all’Inter”.

A gennaio ha attaccato il, vero boss del gruppo: “Non è la prima partita che si dice di Perisic che gioca male. L’addio? Forse ci sono anche problemi personali”. Poi ha lanciato l’escalation che ha portato alla rottura con la squadra di mercoledì, con l’abbandono del ritiro, la degradazione da capitano e la fascia che è passata ad Handanovic. Prima ha puntato il dito contro i compagni: “Vorrei che Mauro fosse più tutelato dalla squadra, perché a volte escono delle cattiverie da dentro.

Poi ha indicato Spalletti, che  – non dimentichiamolo – già ha chiuso la carriera di un certo Totti: “Lautaro? A Parma, ha fatto gol anche per un grande movimento di Mauro. Che è stato servito poco in questo periodo. Magari Spalletti poteva mettere prima Martinez, dovrebbe approfittare del fatto che sono amici, fra loro non c’è rivalità”. Quindi è tornata a sparare su Perisic: “Serve gente che metta palloni buoni a Mauro”. E infine ha chiamato a rapporto la società: “Se mi date da scegliere tra il rinnovo e l’arrivo di uno che gli mette cinque palloni buoni, forse preferisco che Mauro abbia un aiuto in più”.

Parla da moglie, parla da “talent” – gli opinionisti tv che la gente evidentemente ascolta molto di più dei buoni giornalisti -, parla da manager di un calciatore importante come Icardi. Strada facendo, incappa in qualche autogol, sempre per essere troppo, come quando ha postato un’immagine su Instagram (poi sparita dai social) in cui pubblicizzava a modo suo un prodotto cosmetico indossando la maglia nerazzurra.

Del resto, da donna di spettacolo, il web è il suo teatro, e la modestia non è il suo pane: “Io argentina come Belen? “Senza offesa, al mio paese sanno bene chi sono io, ma non sanno chi sia la vostra Belen”. Anche se l’escalation da show girl e ballerina a primadonna è stata notevole per la signora Wanda Nara, nata a Buenos Aires il 10 dicembre 1986, bellezza sottovuoto spinto (1.56 per 56 chili). Nel 2008 ha sposato Maxi Lopez, giramondo che ha raggiunto nel campionato italiano e dal quale ha avuto tre figli, ma ha divorziato, nel 2013, al culmine di pettegolezzi web.

Foraggiati da lei, dicono i maligni, mentre la Wanda professa pace e amore che stride col personaggio aggressivo: “Non ho mai tradito il mio ex. Anzi, ho lottato fino alla fine per salvare il nostro matrimonio. Ma mi tradiva in continuazione. In Argentina mi ha tradito anche con Marianna, la nostra governante, che bella non era. Eravamo in casa e loro facevano l’amore mentre io dormivo in un’altra stanza con i bambini”. Subito dopo, ha iniziato una storia d’amore con Mauro Icardi, col quale ha dato alla luce altre due figlie. “Io sono stata sempre il manager di me stessa e di mia sorella, l’aiuto con i contratti. Mauro mi chiedeva consigli, da moglie. E, piano, piano, è stato automatico diventare la sua manager. Sì, è un mondo maschile, avevano pregiudizi, si pensa ancora che la donna sia quella che cucina e lava. Poi si sono ricreduti: sono il terrore del calcio mercato”.

I grandi matrimoni sono tradizione di famiglia: sua sorella Zaira si è legata prima al calciatore Diego Forlan, poi al tennista Carlos Monaco, ora al barone Jakob Otto Ferdinand von Plessen, sua madre, Nora Colosimo, ha sposato Roberto Blanco, dopo la separazione da Andres Nara, e sfoggia la stessa grinta e le stesse mise della figlia. Ma la Wandissima ha superato tutte. La provincia, Boulogne sur Mer, dov’è nata, le è stata subito stretta, abbandonati gli studi alla scuola secondaria, a 17 anni fu ingaggiata dalla compagnia di Humor, a 18 salì alla ribalta per una presunta storia con Diego Armando Maradona – da lui smentita -, a 19 era già la star dello show «King Corona. Anche se poi ha abbandonato le velleità teatrali per Maxi Lopez. L’amore, il calcio, o l’amore per il calcio?

Ovviamente, si occupa anche di moda (ha una sua linea d’abbigliamento, Wan Collection, dedicata alle donne che hanno una vita “movimentata”). Ovviamente, guarda il mondo dall’alto in basso dall’attico di 400 metri quadrati con vista su San Siro e dalla ribalta tv “gossippara” di cui è diventata la star. Anche se ripete a tutti, a cominciare da se stessa: “Prima di tutto sono una mamma e mi occupo dei miei cinque bambini e sono sempre insieme a loro, poi sono una moglie, la moglie di Mauro”. E, in questa chiave, ha pubblicato un libro per bambini intitolato “Campione in campo e nella vita”. “Ho scritto questo libro per i miei bambini e per tutti i bambini che vivono il calcio come la nostra famiglia”.

E l’ha dedicato al suo uomo che, agli inizi, definiva “un ventenne con la maturità di un quarantenne”, e che porta chiaramente per mano anche adesso. Come s’è visto sulla passerella di Maria De Filippi, “C’è posta per te”, quand’ha bucato le telecamere con un bellissimo abito nero dalla generosa scollatura, rubando la ribalta al ben più famoso marito.

Troppi ruoli? “Mi dispiace, dottore, ma io sono fatta così”, ribatteva al direttore sportivo dell’area tecnica dell’Inter, Piero Ausilio. Col quale è venuta spesso ai ferri corti: “Grazie a me, Mauro ha aumentato i contratti dell’85%, alcuni sono a vita». Così come è guerra da sempre con la famiglia di Icardi, a cominciare dalla sorella di Mauro, Ivana. Che, non a caso, subito dopo la rottura con l’Inter, ha twittato: «Povero fratello, se avessi alle spalle una persona seria, che davvero si prendesse cura di te, tutto questo non succederebbe».

Attenta, se Wanda mostra i muscoli sono guai: sul profilo Instagram schiera 4,5 milioni di follower. Può sempre contare sulla sponda argentina, dove la chiamano spesso ed ha appena recitato nella telenovela più famosa, «Golpe de Corazon». E’ lei a rifiutare le offerte: come un “Cinepanettone” natalizio da parte del presidente del Napoli, il produttore, Aurelio De Laurentis. È lei a fare da polo di attrazione, anche nella chat con le WAGS (moglie e fidanzate) dei giocatori dell’Inter. E se passa da lì, magari vince Wanda Nara ancora…

 

*articolo ripreso da agi.it

Tags: #MauroIcardi, #WandaNara, inter

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Nota sull’autore: Vincenzo Martucci

Napoletano, 34 anni alla Gazzetta dello Sport, inviato in 8 Olimpiadi, dall’85, ha seguito 86 Slam e 23 finali Davis di tennis, più 2 Ryder Cup, 2 Masters, 2 British Open e 10 open d’Italia di golf. Già telecronista per la tv svizzera Rsi; Premio Bookman Excellence.

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