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Pallavolo

“Non sono sorpreso dell’Italia. Giannelli è l’uomo-guida che fa girare la squadra: ora avanti verso la finale!”

Da Sport Senators 20/09/2018

Il nostro Senator: “Abbiamo fatto quello che dovevamo, e saliremo ancora di livello, mi ha sorpreso come abbiamo schiacciato il temibile Belgio. Non ci sono squadre imbattibili, guarda la Russia. Ma prima di affrontarla dobbiamo stare molto concentrati contro la Finlandia”

Carlo Gobbi, è sorpreso dell’Italia a punteggio pieno dopo il primo girone dei Mondiali?
“No, assolutamente. Per puntare alla finale, che è un obiettivo plausibile, dovevamo fare proprio questo”.
Qual è stato l’elemento più positivo di questa fase?
“Che i ragazzi hanno giocato tutti molto bene in una partita molto difficile sulla carta, quella contro il Belgio che almeno io temevo moltissimo per via dell’allenatore Anastasi che è molto bravo e dei tanti che hanno giocato nel nostro campionato e ci conoscono benissimo. Un anno fa ci aveva battuto e l’abbiamo schiacciato, così come abbiamo battuto la Slovenia che ci aveva eliminato due anni fa. Anche con l’Argentina poteva essere insidiosa per via di Velasco in panchina, invece tutto è andato al meglio. E poi abbiamo anche chi, come Maruotti, può sostituire un giocatore come Lanza”.
Qual è stato il giocatore-chiave?
“Giannelli, perché fa girare la squadra con un’abilità, una sicurezza, una personalità ed una fantasia che colpiscono in un atleta di appena 22 anni. La squadra ha una fiducia illimitata in lui, e lui, negli anni, è diventato l’uomo-guida. Sembra Vullo, ma con un altro carattere: fa tutto col sorriso sulle labbra e i compagni l’adorano, anche perché li fa giocare tutti. A cominciare, ovviamente dai fuoriclasse Zaytsev e Juantorena”.
Finora sono andati meglio i singoli o la squadra?
“La squadra, perché tutti si sono espressi ad alto livello: Blengini ha centrato la formazione come aveva fatto Pittera nel ’78. Mazzone e Anzani valgono quanto gli altri, ma sono quelli che danno il contributo giusto, insieme a Lanza che resta un punto fermo. Poi Giannelli fa girare la squadra cambiando spesso schemi con quel palleggio veloce, preciso e morbido che ha”.
Magari manca proprio il cambio di Giannelli.
“Io la penso come Anderlini: il giocatore lo cambi solo se si fa male o se vedi proprio non c’è. Baranowicz può dare il suo contributo, anche in battuta, ma la squadra è quella”.
Questa nazionale può salire ancora di livello nella seconda fase?
“Certo, ne sono sicuro. Perché ci sono ancora cose che non vanno, magari per due set la ricezione o un giocatore che buca la partita. Ci sta tutto, in un campionato lungo e duro come un Mondiale. Ai tempi di Velasco, io sapevo che quella nostra super-squadra perdeva sempre per strada una partita. Ricordo che Julio una volta si arrabbiò tantissimo per la sconfitta col Giappone, io dissi: “Ora non perderemo più e vinceremo il Mondiale”. Si “toccarono tutti”, ma così fu. Con questo regolamento non possiamo perdere mai, meno che meno adesso”.
La Russia ha perso due partita. Il Brasile una. Sorpreso?
“Non ci sono più squadre imbattibili. Questa è la semplice verità. Ora, a Torino, ci aspetta un buon girone, era quello che volevamo, con Russia, Olanda e Finlandia: possiamo prendere uno due posti a disposizione. Dobbiamo stare solo concentrati con squadre come la Finlandia, che viene prima della fortissima Russia, dobbiamo impegnarci anche di più, per non farci sorprendere. Poi, dobbiamo avere un po’ di fortuna negli accoppiamenti per la fase finale”.
Tags: 2018, grande italia, mondiali, Pallavolo, roma

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