Cavendish cade e si frattura la scapola, Sagan è squalificato: giustizia o ingiustizia al Tour?
I velocisti sono carogne, banditi, corsari. L’ultimo chilometro è contrassegnato da un triangolo rosso, e lì i velocisti si trasformano in tori, e i viali in arene, e le volate in corride. Non si toccano più i freni, neppure quelli inibitori…
Ecco il nostro romanzo popolare, Monsieur le Tour. Super in tutto. Anche in… Bakelants!
Da oggi al 23 luglio, da Dusseldorf a Parigi via Alpi, Pirenei, Massiccio Centrale e ancora Alpi, 3500 chilometri e passa, sconfinamenti in Germania, Lussemburgo e Belgio. Le piccanti dichiarazioni di un belga ravvivano la vigilia
Forza tremenda ed inesauribile: ecco Joseph Areruya, e il nuovo ciclismo del Ruanda
Il 21enne Areruya brilla al Giro d’Italia dilettanti o semiprofessionisti, nel segno del primo ruandese a correre in Europa fra i professionisti, Adrien Niyonshuti, olimpico a Londra 2012 nella mountain bike
Meglio ultimo: a grandissima richiesta, torna la maglia nera
Da oggi al 15 giugno, al Giro d’Italia under 23 dilettanti, ricompare il premio al peggiore, nel nome di Pinarello e di tante, affascinanti, storie
Otto protagonisti per il Giro d’Italia numero 100: Doumoulin non ha vinto da solo!
Dalla farfalla Quintana allo squalo ristretto Nibali, dall’hashtag Fonzi al Tiralongo, dal concime dello sport alle bici che, forse, salveranno il mondo
Nibali va in paradiso, la maglia rosa Dumoulin va in cac.. Sì, proprio quella! E non è la prima volta al Giro
Il successo italiano nella tappa che, con la disavventura intestinale dell’olandese, ricorda altre tappe e altre toilette volanti della corsa rosa. Da Moser col cappellino a Coppi, senza cappellino…
E’ il Giro d’Italia, ma non è il Giro degli italiani. O almeno non è il Giro dei corridori italiani.
Tappe sette, vittorie zero. E zero maglie rosa. Ecco dieci buoni motivi che spiegano il bilancio troppo negativo dei nostri rappresentati nella corsa. Anche se “nessuno nel ciclismo è straniero”, come sosteneva Brera
Giro numero 100, due stop per doping prima del via. Falsa partenza della divina commedia che unisce l’Italia
Gli italiani Stefano Pirazzi e Nicola Ruffoni sono i fuochi d’artificio in negativo della corsa rosa che scatta oggi. Poema epico, romanzo d’avventura, film d’azione, lezione di storia e corso di geografia, officina scientifica e laboratorio tecnologico, circo a pedali e teatro a due ruote, gloria stradale e vanto statale, anzi, probabilmente l’unico modo per collegare regioni e dialetti
“Mia”, lo Zar schiaccia anche a parole
Ivan Zaytsev si racconta in un libro al nostro “Senator", Marco Pastonesi: “La pallavolo non è meno fisica del rugby, non è meno muscolare della pallanuoto, non è meno diretta del pugilato, non è meno bombarola e bombardiere del basket, non è meno intelligente della vela, non è meno geniale degli scacchi, non è meno di nessun altro sport, ma di più, molto di più, moltissimo di più”….
Da Ivanov a Magee: gli sfortunati dello sport
Medaglie buttate via, ori che diventano argenti, il ring di disavventure della boxe: diamo un nome ai campioni che hanno una classifica tutta loro, nera
“Il Centogiro”, e la favola di Belloni
Il libro sui 100 anni della corsa ciclistica in rosa - pubblicato da Ediciclo (256 pagine, 14,50 euro) - comprende anche cinque storie scritte dal nostro “Senator", Marco Pastonesi. Ecco il ritratto del trionfo del Pizzighettone, al Giro d'Italia del 1920