La Sisal, poi divenuta Totocalcio (acronimo di Totalizzatore calcistico), pubblica la prima schedina della storia. L’elenco comprende 12 incontri e 2 partite di riserva: 4 incontri del girone finale della Divisione Nazionale, 2 incontri del girone finale della Serie B-C Alta Italia e 6 incontri della coppa Alta Italia. La giocata di una colonna costa 30 lire e il primo vincitore che indovina i 12 risultati è Emilio Biasotti che si aggiudica 426.826 lire.
L’invenzione si deve a Massimo Della Pergola, giornalista sportivo che fonda la Sisal, poi passata sotto il controllo dei Monopoli di Stato. La schedina del concorso numero 1 ha una sola colonna e questa è la combinazione vincente: Inter-Juventus 1, Torino-Milan 1, Bari-Napoli X, Livorno-Roma X, Padova-Vigevano X, Cremonese-Alessandria X, Como-Genoa X, Sampierdarenese-Sestrese X, Legnano-Novara 2, Bologna-Piacenza 1, Cesena-Modena 1 e Venezia-Mantova 1. Le due gare di riserva Trento-Verona e Seregno-Biellese.
Il montepremi più alto nella storia dal Totocalcio viene registrato nel concorso n°17 del 5 dicembre 1993 (34.470.967.370 lire), mentre la vincita più alta si ha il 7 novembre 1993 quando, in una ricevitoria di Crema, viene giocato un sistema che paga 5.549.756.235 lire.
A seguito del grande boom di quegli anni (il totale giocato dagli italiani settimana dopo settimana superava spesso i 100 miliardi di lire), al Totocalcio – che ora ha 14 partite in schedina invece di 13 – si sono affiancati altri concorsi a pronostico legati sempre al calcio, il più famoso dei quali il Totogol. Lo scommettitore deve indicare, su una lista di 14 incontri, i 7 che registreranno il maggior numero di gol segnati, in esatto ordine decrescente.
Poi con la successiva liberalizzazione delle giocate sportive, il Totocalcio ha perso pubblico e oggi, nell’ultima schedina del campionato 2013-2014, il montepremi è stato di poco superiore ai 110 mila euro, cioè appena 220 milioni delle vecchie lire.