La carta d’identità recita diciassette anni, eppure Sarina Joos ha dimostrato di poter già competere con chi è decisamente più grande di lei.
Entrata a far parte della squadra italiana di pattinaggio di figura lo scorso autunno, l’atleta di Zurigo ha scelto il tricolore per “una questione di cuore” centrando al primo colpo il titolo nazionale e conducendo la compagine azzurra al sesto posto, un risultato che a queste latitudini mancava dai tempi di Carolina Kostner.
Nonostante sia alle prime esperienze con la nuova bandiera, la portacolori dell’Ice Skating Bolzano ha le idee ben chiare e nelle prossime settimane vorrebbe rappresentare l’Italia ai Mondiali in programma in Canada il prossimo marzo.
Sarina, ci racconta com’è stato il suo esordio agli Europei?
E’ stata un’esperienza incredibile che è arrivata quasi dal nulla. La competizione era organizzata molto bene e sono stata molto felice di rappresentare l’Italia. L’atmosfera era meravigliosa, lo stadio decisamente pieno e per questo mi sono divertita nel poter pattinare lì.
Si aspettava di chiudere nella top ten continentale nella prova dominata dalla belga Loena Hendrickx?
Ho sempre pensato che ci fosse una possibilità di entrare nelle prime dieci anche se il mio obiettivo primario era quello di dimostrare il mio valore, essendomi allenata tutti i giorni duramente. Puntavo a completare nel migliore dei modi i salti e riuscire a esser soddisfatta di quanto avevo fatto. Sparvo che la top ten era alla portata e riuscire a centrare questo traguardo mi ha reso felice così come credo sia valso anche per l’Italia.
Questo cambio della guardia a livello europeo lascia spazio all’ingresso di nuovi talenti come lei?
Penso che se sia lavora duro, si può far vedere quanto si valga e consentire così anche a noi giovani di raggiungere una delle top posizioni. Il tutto concentrandosi sempre gli aspetti da migliorare.
Come è arrivata la decisione di lasciare la Svizzera e trasferirsi con l’Italia?
Avendo la doppia cittadinanza svizzera-italiana e essendo mia madre italiana, mi sono sempre sentita italiana. Per questo motivo ho ascoltato il mio cuore e ho deciso di entrar a far parte della Nazionale azzurra.
Come si trova con le nuove compagne di nazionale. Qual è il rapporto con il nuovo staff tecnico?
Decisamente bene perché gli atleti sono molto gentili con me e si sostengono sempre l’un l’altro. Lo stesso vale anche per lo staff che mi ha fatto sentire a mio agio all’interno della squadra.
La contesa emersa ai Campionati Italiani tra lei, Lara Naki Gutmann e Anna Pezzetta potrebbe vi permette di migliorarvi l’una con l’altra?
In realtà no perché quando gareggio penso tendenzialmente a fare bene per me stessa e così non guardo quanto fanno le mie avversarie. Devo pensare a esser performante e a non farmi deconcentrare da quanto accade fuori.
Siccome lei sta studiando ancora al liceo, come riesce a far coabitare l’attività scolastica con quella agonistica?
Non posso nascondermi, spesso è molto difficile e stressante perché dormo tendenzialmente circa sei ore. Il mattino vado a scuola e il pomeriggio vado ad allenarmi mentre la sera sono costretta a studiare fino a tardi. Ciò non aiuta, considerato che abbiamo almeno un esame a settimana, ma a volte possono diventare anche quattro. Per fortuna adesso avremo due settimane di vacanze che mi consentiranno di rilassarmi un po’.
Nel corso di questa stagione ha toccato per due volte quota 180 punti vincendo sia a Zagabria nell’ISU Challenger Series che ai Campionati Europei. Queste prestazioni possono bastare per vederla ai prossimi Mondiali?
Io mi auguro di poter andare ai Mondiali, poterlo fare con l’Italia sarebbe incredibile. Vedremo se ci sarà l’occasione.
Guardando alla prossima stagione, c’è l’opportunità di vederla prendere parte ad alcune prove dell’ISU Grand Prix?
Dobbiamo comprendere un attimo quali siano i criteri per esser selezionati per il Grand Prix. Una volta superato questo ostacolo, penso con il mio team che lavoreremo per poter affrontare queste prove e rappresentare il mio paese.
Cosa si aspetta infine dalle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 che si terranno nella città lombarda?
Naturalmente sarebbe meraviglioso poter partecipare ai Giochi Olimpici e con il mio team lavoriamo duro ogni giorno affinché questo traguardo si possa compiere.